Immuni, disponibile parte del codice su GitHub

(Immagine:: Bending Spoons)

Immuni, l’app italiana per la notifica dell’esposizione al contagio da coronavirus, sarà presto disponibile e ieri una parte del codice delle versioni Android e iOS è diventata consultabile su GitHub, una piattaforma online per la distribuzione di progetti software open source. 

Nella cartella dell'app erano già disponibili documenti e immagini della sua interfaccia, inoltre ne è stato svelato anche il logo: un omino bianco al centro di un cerchio blu.

Lo scopo di questa applicazione è quello di rilevare l'eventuale contatto tra persone tramite il Bluetooth degli smartphone, inoltre non è prevista alcuna raccolta di dati che possano identificare i soggetti coinvolti. Le informazioni rilevate saranno salvate solo sulla memoria interna dello smartphone dell'utente, mentre sui server centrali gestiti da Sogei, finiranno solo i dati con gli ID anonimi dei positivi. 

Come se non bastasse, le comunicazioni tra i dispositivi e i server saranno criptate e i dati raccolti saranno eliminati entro il 31 dicembre. Immuni non identificherà in alcun modo la posizione del soggetto tramite GPS, sia perché Apple e Google non accettano app che raccolgono dati di localizzazione sui propri store, sia perché ciò va contro la privacy, un diritto fondamentale del cittadino.

Una volta che l'applicazione sarà pronta, dovrà esser approvata da Apple e Google per la distribuzione su App Store e Play store, rispettivamente. Dopo una prima fase di test sul campo, dovrà passare al vaglio del Governo. 

Nel frattempo su GitHub sono già state avviate le prime “issue”, ossia le discussioni pubbliche atte a migliorare lo sviluppo e le funzionalità di Immuni. Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sullo scopo dell'app:

È l'utente che decide

Il download di Immuni non è obbligatorio, spetterà ai singoli decidere se usarla o meno. Detto questo, sebbene si è soliti descrivere questo software come app di tracciamento dei contatti, è più corretto definirla un'applicazione per la notifica all'esposizione: la posizione degli smartphone sui quali è installata l'app non è monitorata, così come l'identità degli utenti.

Immuni non porrà fine alla pandemia da coronavirus, ma potrebbe aiutarci a contenerla e a salvare vite. A fronte di queste informazioni, il download dell'app è caldamente consigliato.

Fonte La Stampa