Gaming su PC a gonfie vele, Ubisoft ci guadagna più che dalla PS4
I giocatori preferiscono il PC per via dei DLC?
Gli ultimi risultati finanziari di Ubisoft rivelato che i giochi per PC hanno generato più denaro che le altre piattaforme.
Nel primo trimestre fiscale del 2019/2020, infatti, il 34% dei profitti Ubisoft è arrivato dai giochi per PC, superando la PlayStation 4, che ha rappresentato il 31% del totale. Xbox One era abbastanza indietro, con il 18%, seguita dagli smartphone (7%) e dalla Nintendo Switch (5%).
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Si tratta di una svolta importante rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando la PS4 era al primo posto con il 38% dei profitti, e il PC al secondo con il 24%.
È inoltre il secondo trimestre di seguito in cui le vendite per PC hanno superato le altre piattaforme. Nel trimestre precedente il PC era al 36%, rispetto al 34% della PS4.
Ubisoft ha spiegato che Anno 1800 ha rappresentato il successo più importante. L'amministratore delegato Yves Guillemot ha affermato che "il 24% è stato possibile grazie ad Anno, che è un gioco solo per PC. Ma anche senza di lui avremmo avuto una buona prestazione generale".
La relazione finanziaria di Ubisoft chiarisce che i risultati, migliori delle aspettatevi, sono dovuti anche a Assassin’s Creed Odyssey, Rainbow Six Siege, e alla voce Player Recurring Investment, vale a dire alle microtransazioni in-game.
Significa che i giocatori PC sono più disponibili a spendere denaro all'interno di un gioco, rispetto a chi gioca su console? Forse, ma a giocare un ruolo importante c'è anche il fatto che Ubisoft ha il proprio negozio online, vale a dire Uplay. Un negozio con un servizio in abbonamento, e che garantisce alla stessa Ubisoft il 100% delle entrate - cioè senza pagare una commissione a Valve/Steam, Epic o qualcun altro.
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Ubisoft se l'è giocata bene
Anno 1800 è presente anche sull'Epic Games Store (ma non su Steam), e il CFO Frédérick Duguet nota che "siamo andati bene con Anno 1800 su Epic, ma l'elemento chiave è il buon momento che stiamo vedendo su Uplay".
L'AD Guillemot conferma che Uplay "sta andando davvero molto bene".
Tra i successi di Ubisoft c'è anche The Division 2, uno dei successi più importanti del 2019 finora.
In generale, sono buone notizie per chi gioca sul PC e per l'intero settore. Perché dove c'è il denaro ci sono gli sviluppatori, che lavoreranno per creare nuovi giochi a partire dal PC. In teoria, quindi, si potrebbe andare contro l'idea comune che i giochi sono fatti prima per console e poi adattati al PC. Questi numeri, sopratutto, dovrebbero zittire le speculazioni secondo cui il gioco per PC sta morendo.
Chi osserva il settore, d'altra parte, sa che è vero l'esatto contrario.
Ubisoft, poi, da settembre potrà contare anche sul servizio in abbonamento Uplay+, per generare altri profitti.
Sull'altro fronte troviamo chi, più cautamente, ritiene che le microtransazioni e il concetto di "game-as-a-service" potrebbe essere un fenomeno momentaneo, e non è quindi il caso di sperarci troppo. Difficile, però, fare vere previsioni.
Al momento sembra comunque che le cose vadano molto bene, tanto per Ubisoft quanto per tutto il mondo del gaming su PC. Tutto dipenderà da come saranno sfruttati i trend del momento, che sicuramente presuppongono qualche rischio. Staremo a vedere.
Via PC Gamer
Darren is a freelancer writing news and features for TechRadar (and occasionally T3) across a broad range of computing topics including CPUs, GPUs, various other hardware, VPNs, antivirus and more. He has written about tech for the best part of three decades, and writes books in his spare time (his debut novel - 'I Know What You Did Last Supper' - was published by Hachette UK in 2013).