Death Stranding versione PC, requisiti hardware alla prova
La nostra prova mostra che Death Stranding per PC è un degli adattamenti migliori mai visti
Death Stranding ha cambiato per sempre le regole delle esperienze single player a mondo aperto. La nuova proprietà intellettuale di Hideo Kojima, uscita in esclusiva PlayStation 4, è finalmente arrivata anche su PC in una versione costruita ad hoc per trarre massimo vantaggio dagli hardware moderni, sfruttando le peculiari caratteristiche esclusive delle schede grafiche di architettura Turing.
Per l’occasione abbiamo analizzato il gioco su diverse configurazioni, testando anche il nuovo e rivoluzionario DLSS 2.0. Prima di procedere con il nostro approfondimento, vi anticipiamo che Death Stranding su PC è una delle migliori conversioni di sempre, nonché il miglior modo per vivere l’avventura di Sam Porter Bridges.
Il gioco è ambientato in un futuro post-apocalittico. La Terra è ormai al collasso: un fenomeno chiamato Death Stranding ha infatti sterminato la popolazione mondiale, lasciando solo lande desolate e città nascoste sotto la superficie. In un’epoca dove spostarsi all’aria aperta significa quasi sicuramente morire o peggio ancora subire i tremendi effetti della cronopioggia, sono i corrieri la vera speranza di sopravvivenza.
Sono persone normali, decise più che mai a mettere in gioco la propria vita pur di portare medicinali, cibo e qualsiasi altro bene di prima necessità nelle varie città sotterranee.
Noi impersoniamo Sam Porter Bridges (Normal Reedus), un corriere leggendario che ha ormai reso la sua vita un pellegrinaggio continuo alla ricerca di una pace interiore mai davvero raggiunta. Il destino, tuttavia, lo porta ad affrontare uno dei viaggi più complicati della sua vita, che lo costringe sin da subito a percorrere gli Stati Uniti per provare a riunire tutte le città attraverso una nuova tecnologia capace di “fabbricare” e “trasferire” oggetti di prima necessità.
Il suo viaggio è però cosparso di pericoli, ostacoli. Il suo passato viene messo in dubbio, così come tutto ciò che pensava del Death Stranding assume tutto un altro sapore con il proseguo della storia, la quale nasconde più di qualche colpo di scena, regalando un emozionante viaggio alla ricerca della verità e della consapevolezza interiore.
Death Stranding PC, analisi tecnica
Header Cell - Column 0 | 720p 30 FPS | 720p 60 FPS | 1080p 30 FPS | 1080p 60 FPS |
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Processore | Intel Core i5-3470 / AMD Ryzen 3 1200 | Intel Core i5-4460 / AMD Ryzen 5 1400 | Intel Core i5-4460 o AMD Ryzen 5 1400 | Intel Core i7-3770 o AMD Ryzen 5 1600 |
Scheda video | GTX 1050 3GB / Radeon RX 560 4GB | GTX 1050 Ti 4GB / Radeon RX 570 4GB | GeForce GTX 1050 Ti 4 GB o Radeon RX 570 4 GB | GeForce GTX 1060 6 GB o AMD Radeon RX 590 |
Death Stranding è uno dei giochi PS4 graficamente più impressionanti. La realizzazione dei volti e del mondo di gioco ha lasciato senza fiato milioni di giocatori, di conseguenza non sorprende che l’arrivo su PC abbia fatto salire l’interesse alle stelle.
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Su PC, il gioco distribuito da 505 Games sfrutta una risoluzione fino in 4K, framerate sbloccato e supporto ai monitor Ultrawide, oltre a una serie di ulteriori caratteristiche come il DLSS 2.0 che permette di migliorare le performance pur mantenendo una qualità grafica di alto livello.
Ma che cos’è il DLSS? Da Nvidia possiamo leggere: “DLSS ‘Deep Learning Super Sampling’ si affida a una rete neurale profonda per estrarre caratteristiche multidimensionali di una scena renderizzata e combinare in modo intelligente i dettagli da più immagini (frame) per costruire un’immagine finale di alta qualità. Questo permette alle GPU Turing di usare metà dei campioni (sample) per il rendering e di usare l’intelligenza artificiale per colmare l’informazione e creare l’immagine finale” Possiamo quindi dire che si tratta di una tecnologia che si impegna nell’abbassare la risoluzione per migliorare le prestazioni generali senza peggiorare la qualità grafica.
Il gioco di Kojima Productions offre due opzioni per il DLSS 2.0: qualità e prestazioni, per l’occasione li abbiamo testati entrambi, ottenendo ottimi risultati con qualunque tipo di impostazione.
In Full HD basta una Radeon RX5500 XT per poter giocare a 60 FPS, sfiorando i 150 FPS con una Nvidia RTX 2080 Ti. Il tutto migliora ancora di più con il DLSS 2.0, che porta il gioco a 160 FPS con una 2080 Ti.
Anche in Quad HD e in Ultra HD possiamo notare risultati notevoli, soprattutto in 4K. Con il DLSS OFF basta una RX 5600 XT per giocare a 30 FPS al gioco con la massima definizione, per i 60 è invece necessaria una 2080 Ti, a meno che non si cominci ad attivare il DLSS 2.0, che porta il gioco a 60 FPS già con una RTX 2060.
A livello di prestazioni, quindi, il gioco si dimostra ben ottimizzato, in generale è possibile poter giocare a 60 FPS anche solo con una GTX 1060. Qua di seguito potete trovare i requisiti di sistema fino al Full HD.
Conclusioni
Death Stranding mostra le potenzialità del DECIMA Engine su PC. Il motore di Guerrilla Games si dimostra versatile e capace di regalare un impatto visivo impressionante anche su PC. Il team di Kojima ha realizzato un porting davvero eccelso e ottimizzato in maniera elogiabile, tenendo al minimo i requisiti grafici per il gioco e dando bene o male a tutti di poter giocare la fatica del director giapponese.
Il DLSS 2.0 supera la prima grande prova, sottolineando di essere una tecnologia incredibile e di poter ambire a rivoluzionare le performance dei giochi futuri, magari a partire già da Horizon Zero Dawn in arrivo il prossimo 7 agosto su PC.
Se non avete mai giocato Death Stranding la versione PC è il modo migliore per affrontare il viaggio di speranza di Sam Porter Bridges. Ma è anche un modo, per chi lo avesse già giocato, di ritornare in quelle lande desolate, pronti per un’altra consegna.
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.