Android 13, beta pubblica disponibile per Pixel 6 e altri smartphone
Vale la pena scaricarla?
Da oggi la prima beta pubblica di Android 13 è disponibile per gli smartphone più recenti della serie Pixel di Google e altri telefoni Android di recente produzione.
Di norma Google attende l'evento Google I/O per condividere la prima beta pubblica del suo aggiornamento annuale, ma questa volta le cose sono andate diversamente e la prima versione si può scaricare con due settimane d'anticipo.
Come spiega la documentazione fornita da Google, la beta di Android 13 è disponibile anche su dispositivi Android, dato che il produttore ha reso disponibile le GSI (Generic System Image) della beta pubblica di Android 13 fornendo quattro build diverse che supportano le architetture x86_64 e ARM64.
Se volete potete scaricarle a questo indirizzo, ma tenete presente che la prima beta pubblica, di norma, è tutt'altro che stabile e presenta ancora parecchi bug. Inoltre, sappiate che avete bisogno di uno smartphone con Android 9 installato che sia compatibile con Treblee e di un bootloader sbloccato per installare la beta.
In sostanza, se non siete pratici vi consigliamo di rimanere con la vostra attuale versione di Android.
Novità e problemi
Tra i problemi più comuni che affliggono la beta di Android 13 ci sono alcuni bug che possono compromettere l'esperienza degli utenti in modo significativo. Tra questi ce n'è uno legato all'audio delle chiamate, che sembra interrompersi di colpo quando si effettua una telefonata tramite l'app predefinita, oltre a un grave problema di rebooting che porta al cancellamento improvviso dei dati presenti in memoria.
Infine, le dimensioni dei file GSI e GMS (Google Mobile Services) necessari per avviare la beta sono eccessive per le partizioni di memoria dinamiche di alcuni smartphone.
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Tra le novità principali che troveremo nella beta pubblica ci sono diverse funzioni dedicate alla personalizzazione, un nuovo design del media player con interfaccia migliorata, una funzione dedicata al controllo dei dispositivi IoT e alcune opzioni che fanno pensare alla possibile introduzione di un sistema di sblocco facciale simile al Face ID di Apple. Per ora, quest'ultime sono visibili nel codice, ma non implementate nella prima beta pubblica.
Come indicato da Google, dovremo aspettare l'estate per una versione stabile di Android 13, quindi vi consigliamo di attendere ancora qualche mese per provare il nuovo OS del robottino.
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.