Acqua sulla luna: la notizia è confermata!
Non è molta e non sappiamo come possa essere li, ma rimane una scoperta degna di rilievo
L'Osservatorio stratosferico della NASA per l'astronomia a infrarossi (SOFIA) ha confermato che per la prima volta nella storia dell’umanità è stata trovata acqua sulla superficie illuminata della Luna. SOFIA è un Boeing 747SP che trasporta un telescopio gigante, dotato di uno specchio da 100 pollici (2,5 m) ed è frutto di una collaborazione tra la NASA e il Centro Aerospaziale Tedesco (DLR).
Viaggiando ad alta quota permette di eliminare il disturbo dovuto al vapore acqueo ed è capace di fornire una visione molto chiara dello spazio sfruttando la visione a raggi infrarossi. In precedenza si riteneva che la presenza di acqua fosse possibile sul nostro satellite solamente in luoghi freddi e oscuri, infatti erano in precedenza state trovate tracce di idrogeno, ma non era stato possibile capire se questo fosse legato in molecole H2O.
La concentrazione dell’acqua rilevata è appena un centesimo di quella presente nel deserto del Sahara, ciononostante apre nuovi e interessanti quesiti per gli scienziati, che devono ancora giustificarne la presenza in mancanza di atmosfera.
L’acqua nello spazio è un elemento prezioso, essendo un ingrediente chiave della vita e capire le sue interazioni in un contesto così delicato potrebbe aiutare lo sviluppo del programma Artemis della Nasa, che prevede una nuova missione umana per il 2024 e il raggiungimento della sostenibilità per il 2030.
Dopo il primo allunaggio del 1969 si era creduto che sulla Luna l’acqua fosse completamente assente, ma negli ultimi 20 anni il Lunar Crater Observation e il Sensing Satellite della NASA, hanno confermato la presenza di ghiaccio permanentemente nei crateri in ombra attorno ai poli della Luna. Ulteriori missioni erano riuscite a fornire maggiori dettagli, ma senza riuscire a confermare, non potendo distinguere con i mezzi a disposizione tra acqua (H2O) e idrossile (OH).
L’acqua molecolare rilevata da SOFIA è stata trovata nel cratere gigante chiamato Clavius, nell’emisfero meridionale del satellite. Sono state fatte perciò alcune ipotesi che potrebbero spiegare come sia arrivata l’acqua sulla Luna: la più semplice parlerebbe di micro meteoriti contenenti H20 che impattando la superficie rilascerebbero l’elemento, una più complessa prevede che siano i fenomeni fisici provocati dal vento solare e dai i micro meteoriti, i responsabili della sua creazione.
Anche la permanenza stessa dell’acqua è un vero dilemma, dato che in assenza di atmosfera dovrebbe evaporare piuttosto velocemente, e al momento si teorizza la presenza di micro goccioline nascoste tra i granelli del terreno lunare. La NASA e gli enti che hanno collaborato a questa scoperta, in ogni caso continueranno ad effettuare maggiori ricerche in questo ambito per riuscire a svelare tutti i misteri che questa recente scoperta ha è riuscita a portare alla luce.
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Fonte: NASA