Tineco FLOOR ONE S9 Artist Vs Dreame H15 Pro Heat
Due top di gamma si confrontano tra innovazione, potenza e praticità d’uso. Scopriamo le differenze reali per trovare il modello più adatto alle vostre esigenze.
Se state cercando un nuovo aspirapolvere-lavapavimenti senza fili, i modelli Tineco Floor One S9 Artist e Dreame H15 Pro Heat rappresentano due soluzioni top di gamma.
Entrambi promettono prestazioni elevate e diverse funzionalità smart, ma differiscono in design, accessori e approccio alla pulizia. In questo confronto esamineremo in dettaglio caratteristiche come design e struttura, prestazioni di pulizia quotidiana, autonomia e ricarica, manutenzione, uso sui tappeti, rumorosità e connettività intelligente, per aiutarvi a capire quale modello si adatta meglio alle vostre esigenze.
Design e struttura
Il Tineco Floor One S9 Artist si presenta con un profilo snello ed elegante, caratterizzato da un frontale pulito in cui i serbatoi non sono visibili. Il serbatoio dell’acqua pulita è infatti collocato direttamente sopra la spazzola (quello dello sporco dietro), e il display di controllo è integrato nel manico. Questo design consente di mantenere il corpo macchina compatto e ben bilanciato. Con un peso di circa 5,3 kg (7 kg a pieno carico), il S9 Artist risulta agile negli spostamenti. Inoltre la testina pivotante a 180° (Lay-Flat) permette di raggiungere facilmente le zone sotto mobili bassi, e le ruote SmoothDrive offrono movimenti fluidi a 360°. Nel complesso il Tineco punta su ergonomia e compattezza per facilitare le pulizie domestiche.
Dreame H15 Pro Heat ha un aspetto più tradizionale: il serbatoio dell’acqua pulita è posizionato frontalmente e il display è collocato sulla parte superiore del corpo macchina. Queste scelte costruttive ne aumentano l’ingombro complessivo e, insieme al peso maggiore (circa 6,3 kg), rendono il Dreame meno maneggevole in spazi ristretti. In compenso dispone di funzionalità esclusive: un braccio robotico estendibile (GapFree) raggiunge automaticamente i bordi più difficili, mentre le ruote GlideWheel garantiscono una scorrevolezza ottimale sui pavimenti. I serbatoi del Dreame hanno capacità leggermente inferiori (circa 0,8 litri per l’acqua pulita e 0,65 litri per quella sporca), il che significa che, durante la pulizia, potrebbero essere necessarie interruzioni più frequenti per il rabbocco rispetto al Tineco. In sintesi, il Dreame punta su tecnologie avanzate (riscaldamento dell’acqua, braccio estensibile) ma paga questo con dimensioni e peso maggiori.


Prestazioni quotidiane
Entrambi i modelli condividono un’elevata potenza di aspirazione (22.000 Pa), ma adottano strategie diverse per la pulizia. Il Tineco Floor One S9 Artist si comporta molto bene sui pavimenti duri (ceramica, parquet, ecc.): grazie al sistema DualBlock Anti-Tangle e alla regolazione automatica del flusso d’acqua, previene la formazione di aloni lasciati dalle ruote. Su sporco di entità media è di solito sufficiente un solo passaggio per ottenere superfici pulite, mentre macchie più ostinate richiedono più ripassi. Il Dreame H15 Pro Heat sfrutta invece l’acqua calda per sciogliere residui grassi o appiccicosi (come oli o colle), caratteristica utile quando lo sporco è molto incrostato. Tale riscaldamento può però essere usato con cautela su pavimenti delicati (per esempio parquet trattati), poiché l’alta temperatura potrebbe danneggiarli. Il Dreame è inoltre dotato di sensori RGB Smart Sensing che adattano l’aspirazione in tempo reale, anche se in alcuni test questo sistema ha mostrato lievi aloni su superfici lucide.
In presenza di animali domestici entrambi i modelli gestiscono efficacemente peli e polvere. Il Tineco offre in più il vantaggio del ciclo FlashDry, che asciuga rapidamente il rullo dopo l’uso e riduce la proliferazione di odori e batteri. In sintesi, sia il Tineco sia il Dreame garantiscono un’ottima pulizia su pavimenti normali. Tuttavia, il Dreame risulta leggermente più adatto quando bisogna affrontare sporco ostinato o incrostato (ad esempio all’esterno, su terrazzi o verande) grazie all’effetto dell’acqua calda. Il Tineco, invece, è più maneggevole negli ambienti interni, offrendo risultati eccellenti sulla maggior parte delle superfici domestiche.
Autonomia e ricarica
L’autonomia è un altro aspetto che distingue i due modelli. Il Dreame H15 Pro Heat è dotato di una batteria da 5.000 mAh che gli permette di operare fino a circa 70 minuti, valore ottimo per appartamenti di grandi dimensioni. Va però considerato che l’utilizzo del riscaldamento riduce la durata effettiva a circa 50-60 minuti in modalità Turbo. Il Tineco Floor One S9 Artist, con una batteria da 2.500 mAh, arriva a circa 50 minuti di funzionamento, un’autonomia comunque adeguata per la maggior parte delle abitazioni di medie o grandi dimensioni; la ricarica completa richiede circa 4–5 ore.
Per quanto riguarda il costo delle batterie, quella del Tineco (2500 mAh) è sostituibile a circa 90 € (ricarica a 2500 mAh), mentre il Dreame utilizza una batteria da 4.000 mAh (compatibile anche con i modelli H12/H13) che si trova sul mercato aftermarket intorno ai 54–69 €. In ogni caso, l’autonomia complessiva di entrambi i dispositivi risulterà più che sufficiente per la maggior parte degli utenti. Solo in abitazioni veramente vaste o per pulire ampie superfici esterne può diventare un fattore determinante l’autonomia extra del Dreame.
Manutenzione
Sul versante manutenzione entrambi i modelli offrono cicli di autopulizia della testina, ma con approcci diversi. Il Tineco Floor One S9 Artist utilizza il sistema FlashDry: in circa 2 minuti il rullo viene risciacquato con acqua a 85 °C e quindi asciugato con aria calda, eliminando il 99% dei batteri. I serbatoi dell’acqua pulita e sporca possono essere facilmente rimossi e lavati anche in lavastoviglie, semplificando la pulizia ordinaria. Il Dreame H15 Pro Heat impiega invece il ciclo AI Dry: un risciacquo a caldo seguito da un’asciugatura a 90 °C, ma con un tempo totale di circa 5 minuti. Anche in questo caso i filtri HEPA sono lavabili, ma lo smontaggio della testina richiede qualche passaggio in più e può risultare più macchinoso. In generale l’efficacia dell’autopulizia è buona su entrambi i prodotti, sebbene il ciclo più lungo del Dreame possa essere fastidioso se l’unità rimane esposta dopo l’uso.
Uso su tappeti
Sebbene progettati principalmente per pavimenti duri, entrambi i modelli possono essere impiegati anche su tappeti, in particolare a pelo corto. Il Dreame H15 Pro Heat offre una modalità “aspirazione a secco” che disattiva la pompa dell’acqua, permettendo di aspirare i tappeti senza bagnare il tessuto. Il Tineco Floor One S9 Artist, invece, non ha questa funzione integrata: per pulire i tappeti occorre acquistare separatamente l’apposito rullo per pavimenti morbidi. Se la vostra casa è piena di moquette o tappeti, il Dreame risulta in generale la scelta migliore, grazie alla maggiore versatilità nell’uso senza acqua.
Rumorosità
Anche la rumorosità durante il funzionamento è simile tra i due modelli. Il Tineco Floor One S9 Artist raggiunge circa 75 dB in modalità Turbo, mentre il Dreame H15 Pro Heat si attesta sui 74 dB (modalità Turbo). Questa differenza minima è di fatto impercettibile nell’uso quotidiano. Anzi, poiché per la normale pulizia non è quasi mai necessario usare la massima potenza, entrambi possono lavorare mantenendo livelli di rumore comparabili a quelli di un aspirapolvere tradizionale.
Connettività smart
Dal punto di vista smart, entrambi i modelli si collegano a un’app dedicata per smartphone che permette il controllo remoto e il monitoraggio delle prestazioni. Tom’s Hardware segnala che l’app del Tineco risulta particolarmente intuitiva: consente di vedere in tempo reale lo stato del ciclo di pulizia e di aggiornare il firmware direttamente dal telefono. Anche il Dreame può essere gestito tramite app, ma l’interfaccia è meno immediata e ricca di funzioni rispetto a quella del Tineco.
Verdetto finale
In conclusione, Tineco Floor One S9 Artist e Dreame H15 Pro Heat sono entrambi dispositivi di fascia alta con ottime prestazioni, ma si prestano a usi diversi. Il Tineco Floor One S9 Artist è la scelta ideale per la maggior parte delle pulizie domestiche: il design ergonomico e il peso contenuto (circa 5,3 kg) ne facilitano l’uso in spazi ristretti. La testina che si abbassa a 180° consente di pulire efficacemente sotto divani e mobili bassi, mentre i serbatoi maggiorati e il ciclo di autopulizia di soli 2 minuti riducono le interruzioni durante le sessioni di pulizia. La manutenzione ordinaria risulta semplice grazie allo smontaggio agevole dei componenti. Grazie ai sensori intelligenti e alla tecnologia Anti-Tangle, il Tineco assicura risultati eccellenti adattando automaticamente potenza e flusso d’acqua alle diverse superfici.
Il Dreame H15 Pro Heat si rivolge invece a chi ha esigenze particolari: la lunga autonomia (circa 70 minuti) e il lavaggio con acqua calda lo rendono ottimo per ambienti molto sporchi o superfici esterne dove lo sporco è più ostinato. Il braccio robotico GapFree e le ruote GlideWheel aiutano a raggiungere i bordi e a muoversi sui pavimenti continui. Dal punto di vista economico, il Dreame costa mediamente meno (circa 700 €) rispetto al Tineco (circa 900 €), e questa differenza di prezzo può influenzare la scelta finale. In sintesi, se vi serve un aspirapavimenti wireless pratico e maneggevole per l’uso quotidiano in casa, il Tineco Floor One S9 Artist è il più indicato. Se invece avete una casa molto grande, molti tappeti o aree esterne molto sporche e necessitate di più autonomia e potenza di lavaggio, il Dreame H15 Pro Heat può rispondere meglio a queste esigenze.
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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.