Un dirigente di Apple Health passa a Oura: i ring smart sono davvero il futuro?
L’ex capo della divisione di Apple si unisce a Oura, alimentando i dubbi su un possibile Apple Ring e il destino dei dispositivi indossabili.

Uno dei massimi dirigenti di Apple nel settore della salute ha lasciato l'azienda per entrare in Oura, produttore di alcuni dei migliori smart ring per il monitoraggio della salute e del fitness. Un cambiamento che potrebbe segnare un punto di svolta nel settore e indicare la direzione futura dei dispositivi indossabili per la salute.
Oura ha annunciato che Ricky Bloomfield, MD, ex responsabile della Clinical and Health Informatics di Apple Health, entrerà a far parte della società come Chief Medical Officer.
Secondo Oura, Bloomfield avrà il compito di definire la visione per i programmi sanitari globali dell'azienda, garantire la conformità alle normative in continua evoluzione, collaborare con i vari team per orientare lo sviluppo di nuove funzionalità hardware e software e guidare l'espansione delle soluzioni sanitarie di Oura. Durante il suo periodo in Apple, Bloomfield ha contribuito al lancio di Health Records per iPhone e iPad.
Dorothy Kilroy, Chief Commercial Officer di Oura, ha dichiarato che l'azienda è entusiasta della nuova assunzione, ma cosa significa realmente questo passaggio per il futuro della tecnologia legata alla salute e al fitness?
L’anello smart è il futuro?
I migliori smartwatch sono da tempo il punto di riferimento per il monitoraggio della salute e del fitness, con sensori dedicati alla frequenza cardiaca, all’attività fisica e persino al sonno. Tuttavia, alternative come l’Oura Ring 4 offrono un’esperienza più discreta e meno invasiva, con un ingombro minimo nella vita quotidiana rispetto a uno smartwatch.
Gli anelli smart non interrompono la routine con notifiche continue o promemoria insistenti per alzarsi in piedi. Invece, monitorano i parametri di salute in background, fornendo dati utili e trend consultabili nel momento più comodo per l’utente.
Il fatto che il dottor Ricky Bloomfield abbia lasciato Apple, leader indiscusso del settore dei dispositivi indossabili per la salute, per unirsi a una realtà più piccola focalizzata sugli anelli smart, potrebbe essere un segnale importante sul futuro del settore.
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Si vociferava che Apple fosse al lavoro su un proprio anello smart, ma l’ultimo aggiornamento indicava che il progetto era stato accantonato. L’uscita di Bloomfield potrebbe confermare la chiusura definitiva di questa iniziativa o suggerire che la sua visione fosse più ambiziosa rispetto alle strategie già delineate da Apple.
Kilroy ha dichiarato che Oura ha obiettivi ambiziosi per quest’anno e che l’esperienza di Bloomfield aiuterà l’azienda a superare le sfide del settore sanitario. La sua conoscenza dell’interoperabilità dei dati e degli standard di settore potrebbe aprire nuove prospettive per il marchio.
Oura sta forse anticipando aggiornamenti futuri o nuovi modelli più integrati con altri dispositivi smart, wearable, servizi sanitari o persino sistemi di intelligenza artificiale? Solo il tempo lo dirà, ma l’ingresso di Bloomfield è una mossa che potrebbe mettere sotto pressione concorrenti come Samsung.
Gli anelli smart sono ancora una tecnologia emergente, ma rappresentano una sfida concreta per il predominio degli smartwatch.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.