Licenziamenti anche per Halo: Microsoft punta su studi esterni e IA

Master Chief on the cover of Halo Infinite
(Immagine:: 343 Industries)

Microsoft ha avviato un’ondata di licenziamenti che ha colpito anche Halo Studios (ex 343 Industries), segnalando una svolta nella strategia aziendale verso una maggiore dipendenza da studi esterni in appalto. Secondo un report pubblicato il 2 luglio, circa 9.000 dipendenti a livello globale (il 4% della forza lavoro) sono stati coinvolti, con 2.000 posti a rischio solo nella divisione gaming.

Almeno cinque sviluppatori di Halo sarebbero già stati licenziati, secondo fonti interne riportate da Engadget. Le tensioni erano già palpabili da tempo, con il passaggio graduale – dal 2023 – a un modello di sviluppo ibrido tra personale interno e contratti a progetto, simile a quello di Call of Duty, anch'esso colpito da tagli (Raven Software, Sledgehammer Games).

Il morale interno sarebbe basso, con preoccupazioni sulla qualità dei contenuti e sul futuro del franchise. In arrivo c’è un annuncio previsto per ottobre, forse legato a Halo 7 o a un remake di Halo: Combat Evolved, ma i recenti eventi potrebbero influenzarne lo sviluppo.

Infine, cresce l’attenzione sul crescente utilizzo dell’IA generativa da parte di Microsoft, una direzione indicata dallo stesso CEO Satya Nadella. Non è ancora chiaro quanto questa scelta stia incidendo sui licenziamenti, ma è evidente che il settore sta attraversando un periodo estremamente instabile.

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