Meta userà i dati pubblici degli europei per addestrare l’IA, ma potete impedirglielo
Post e interazioni degli utenti adulti saranno usati per Meta AI: ecco come rifiutare il consenso.

Meta ha annunciato il 14 aprile 2025 di aver ripreso il suo piano per utilizzare i dati degli utenti europei nell’addestramento dei suoi modelli di intelligenza artificiale. A breve, tutti i post e i commenti pubblici condivisi dagli utenti adulti sulle piattaforme social del gruppo verranno inclusi nel processo di training di Meta AI, insieme alle interazioni dirette con il chatbot.
La decisione segue il lancio ufficiale di Meta AI anche nell’Unione Europea, avvenuto a marzo, dopo che l’implementazione era stata temporaneamente sospesa a causa delle preoccupazioni sollevate dai garanti della privacy dei Paesi membri.
Cos'è l'addestramento Meta AI e come abbandonarlo
Nel comunicato ufficiale, Meta ha dichiarato: “Riteniamo di avere la responsabilità di sviluppare un’IA non solo accessibile agli europei, ma pensata per loro. Per questo è fondamentale che i nostri modelli generativi vengano addestrati su una varietà di dati in grado di riflettere le incredibili sfumature e complessità che caratterizzano le comunità europee”.
Secondo l’azienda, questo tipo di addestramento non è una pratica esclusiva né di Meta né dell’Europa: lo stesso approccio viene infatti adottato in tutte le aree in cui Meta AI è attiva. Come già spiegato, il sistema utilizzerà per l’addestramento tutti i post pubblici e i dati relativi alle interazioni degli utenti adulti. I contenuti pubblici degli utenti europei di età inferiore ai 18 anni non verranno inclusi.
Meta assicura inoltre che i messaggi privati scambiati tramite WhatsApp o iMessage non saranno in alcun modo impiegati per scopi di addestramento dell’intelligenza artificiale.
A partire da questa settimana, tutti gli utenti europei delle piattaforme Meta inizieranno a ricevere notifiche, via app o email, riguardo ai nuovi termini relativi all’uso dei propri dati per l’addestramento dell’intelligenza artificiale. Queste comunicazioni includeranno un link diretto a un modulo tramite il quale sarà possibile negare il consenso al trattamento dei dati per finalità di training di Meta AI.
“Abbiamo reso questo modulo di opposizione facile da trovare, leggere e compilare, e daremo seguito a tutte le richieste già ricevute così come a quelle che arriveranno”, ha dichiarato l’azienda. Tuttavia, è importante comprendere che, una volta che le informazioni entrano nel database di un modello linguistico di grandi dimensioni, diventa estremamente difficile – se non impossibile – esercitare il diritto all’oblio previsto dal GDPR.
È proprio per questo motivo che esperti in tutela della privacy, come Proton (noto provider di soluzioni come VPN e email criptate), stanno invitando gli utenti europei più attenti alla propria riservatezza a rifiutare l’uso dei propri dati per l’addestramento di Meta AI. “Raccomandiamo a tutti di compilare il modulo quando lo riceveranno, per tutelare la propria privacy. È difficile prevedere come questi dati verranno usati in futuro – meglio essere prudenti,” si legge in un post pubblicato da Proton su LinkedIn.
L’annuncio di Meta coincide con l’apertura, da parte del garante irlandese, di un’indagine su Grok AI, la piattaforma di intelligenza artificiale gestita da X. L’obiettivo è verificare se i contenuti pubblicamente accessibili su X vengano usati per addestrare l’IA in modo conforme alle normative del GDPR.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.