Scansione delle chat su WhatsApp: l’UE torna a discutere la controversa proposta
Il controverso piano di scansione CSAM continua a tornare in auge
Il 5 dicembre 2024, il Partito Pirata Europeo ha riportato una voce non confermata secondo cui un governo critico potrebbe unirsi ai sostenitori della proposta dell'UE di monitorare le comunicazioni private per contrastare la diffusione di materiale pedopornografico (CSAM). Questa proposta, conosciuta dai critici come "Chat Control", è stata oggetto di accesi dibattiti sin dalla sua presentazione iniziale nel maggio 2022.
L'attuale scenario vede il Consiglio dell'UE diviso sulla questione, con il voto decisivo previsto per il 6 dicembre 2024. La proposta è già stata modificata per mitigare le minacce alla crittografia end-to-end, con il Parlamento europeo che ha adottato emendamenti pro-privacy, sebbene il Consiglio non abbia ancora raggiunto un consenso definitivo. Il voto sarà cruciale per determinare il futuro della privacy digitale in Europa, dato che alcuni Stati membri chiave devono ancora dichiarare la propria posizione definitiva.
Che cos'è la fattura di scansione CSAM dell'UE?
Il disegno di legge dell'UE contro il materiale pedopornografico (CSAM) ha subito modifiche significative, ma continua a suscitare critiche, soprattutto per l'impiego della "scansione lato client" (client-side scanning). Questa tecnologia obbligherebbe le applicazioni di messaggistica a scansionare i contenuti degli utenti prima che siano crittografati, sollevando timori sulla violazione della crittografia end-to-end. Meredith Whittaker, presidente della Signal Foundation, ha definito la "moderazione dell'upload" un'operazione che compromette la sicurezza e la privacy, creando vulnerabilità sfruttabili da attori malevoli o governi autoritari. Inoltre, esperti di privacy e crittografi sottolineano il pericolo per i diritti democratici e la sicurezza digitale globale.
Una seconda versione della proposta, presentata nel giugno 2024, si concentra sulla scansione di foto, video e URL anziché dei messaggi testuali e vocali, ma richiede comunque il consenso preventivo dell'utente per la scansione. Questa formulazione continua a sollevare polemiche tra gli esperti, che la considerano una minaccia alla protezione crittografica e una potenziale vulnerabilità per l'intero ecosistema digitale europeo, simile alle preoccupazioni emerse nel Regno Unito con l'Online Safety Act, che ha sospeso l'implementazione di tali tecnologie fino a quando non saranno tecnicamente sicure.
📣Official statement: the new EU chat controls proposal for mass scanning is the same old surveillance with new branding.Whether you call it a backdoor, a front door, or “upload moderation” it undermines encryption & creates significant vulnerabilitieshttps://t.co/g0xNNKqquA pic.twitter.com/3L1hqbBRgqJune 17, 2024
A settembre 2024, Politico ha rivelato una versione trapelata della proposta di legge dell'UE sul "Chat Control", in cui si afferma che i fornitori di comunicazioni avranno facoltà di scegliere se utilizzare l'intelligenza artificiale per segnalare contenuti sospetti. Tuttavia, saranno comunque obbligati per legge a monitorare tutte le chat degli utenti e segnalare eventuali materiali illegali. Questa proposta è stata ampiamente criticata perché comprometterebbe la privacy degli utenti, introducendo una sorveglianza massiva senza precedenti.
Secondo il Partito Pirata Europeo, la maggioranza degli Stati membri sostiene ormai la proposta, inclusa la Francia, inizialmente contraria. Solo pochi paesi, tra cui Italia, Portogallo e Finlandia, rimangono indecisi, mentre Austria, Belgio, Germania e altri si oppongono fermamente. Patrick Breyer ha dichiarato che esistono "voci non confermate" secondo cui un Paese critico potrebbe cambiare posizione, modificando potenzialmente l'esito del voto previsto per il 6 dicembre.
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