L'UE ripropone la scansione di WhatsApp per fermare il CSAM
Il controverso piano di scansione CSAM continua a tornare in auge
La proposta dell'UE di scansionare tutte le comunicazioni private per fermare la diffusione di materiale pedopornografico (CSAM) è nuovamente al centro delle discussioni delle autorità di regolamentazione. Quello che è stato definito dai critici come il "Chat Control" ha avuto diversi colpi di scena da quando la Commissione europea ha presentato la prima versione del progetto di legge nel maggio 2022. L'ultimo sviluppo risale a ottobre 2024, quando la decisione dell'ultimo minuto dei Paesi Bassi di astenersi dal voto ha portato la Presidenza del Consiglio ungherese a rimuovere la questione dalla discussione prevista. Ora, a circa due mesi di distanza, la proposta controversa è tornata tra i temi che il Consiglio dell'UE discuterà oggi, 4 dicembre 2024.
Che cos'è la scansione CSAM dell'UE?
Come accennato, i legislatori hanno apportato alcune modifiche al disegno di legge CSAM dell'UE in risposta alle crescenti critiche da parte dei settori della privacy, della tecnologia e della politica. Inizialmente, il piano prevedeva l'obbligo per i servizi di messaggistica e i provider di e-mail di scansionare tutti i messaggi alla ricerca di materiale illegale, indipendentemente dal fatto che fossero criptati, come nel caso delle chat di WhatsApp o Signal, per garantire che le comunicazioni rimanessero private tra mittente e destinatario.
I legislatori avevano suggerito di utilizzare la cosiddetta scansione laterale del client, una tecnica contro la quale gli esperti, tra cui alcuni dei principali fornitori di VPN e app di messaggistica, hanno da tempo messo in guardia, poiché non può essere eseguita senza violare la protezione della crittografia. Anche il Regno Unito ha bloccato questo requisito nell'ambito del suo Online Safety Act fino a quando "non sarà tecnicamente possibile farlo".
Nel giugno 2024, la seconda versione della proposta dell'UE si è concentrata su foto, video e URL condivisi, anziché su messaggi di testo e audio, previa autorizzazione degli utenti. Tuttavia, c'è un'avvertenza: per continuare a utilizzare la funzionalità, gli utenti devono acconsentire alla scansione del materiale condiviso prima che venga crittografato. Questa formulazione ha suscitato la protesta degli esperti di privacy, tra cui Meredith Whittaker, presidente della Signal Foundation, che ha definito la cosiddetta "moderazione dell'upload" un "gioco retorico".
📣Official statement: the new EU chat controls proposal for mass scanning is the same old surveillance with new branding.Whether you call it a backdoor, a front door, or “upload moderation” it undermines encryption & creates significant vulnerabilitieshttps://t.co/g0xNNKqquA pic.twitter.com/3L1hqbBRgqJune 17, 2024
A settembre, una nuova versione della proposta è stata diffusa da Politico. I fornitori di comunicazioni sarebbero liberi di decidere se utilizzare o meno l'intelligenza artificiale per segnalare immagini e chat di testo sospette. Tuttavia, queste aziende sarebbero obbligate per legge a scansionare tutte le chat degli utenti e a segnalare la presenza di contenuti illegali.
Secondo gli ultimi dati del Partito Pirata Europeo, la maggior parte dei Paesi ha già espresso il proprio sostegno alla nuova proposta. Anche nazioni come la Francia, che in precedenza erano tra i governi contrari, si sono ora unite alla lista dei favorevoli.
Al momento in cui scriviamo, solo alcuni membri dell'UE rimangono indecisi (Italia, Portogallo e Finlandia) o contrari (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia e Slovenia). La situazione, tuttavia, potrebbe cambiare dopo la riunione del 4 dicembre.
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