Google Play Store potrebbe presto sfidare Apple Arcade

Google Play Store
(Foto: Shutterstock)

I servizi ad abbonamento stanno diventando il metodo più comune di consumare contenuti multimediali. Netflix vi permette di guardare film e serie tv, Spotify vi fornisce tutta la musica di cui avete bisogno e Amazon Kindle Unlimited mette a vostra disposizione una biblioteca praticamente infinita. Ma ora stanno arrivando anche i servizi che vi permetteranno di giocare.

Per quanto riguarda il gaming mobile la battaglia è particolarmente agguerrita, con Hatch e presto Apple Arcade già pronti a contendersi i clienti, ma sembra che anche Google abbia qualcosa di simile in arrivo.

Alcuni utenti del Google Play Store hanno notato delle richieste da parte di Google che invitavano ad iscriversi a Google Play Pass, cioè quello che sembra essere un servizio ad abbonamento per app e giochi su Play Store. Queste sono le immagini che sono state condivise con gli sviluppatori XDA

Secondo gli screenshot, Play Pass richiede un abbonamento mensile di 4,99 $, ma questa cifra potrebbe cambiare prima del lancio, e garantirebbe un accesso gratuito e illimitato a un elenco curato di app Google. Inoltre non ci saranno annunci pubblicitari all'interno delle app e gli acquisti in-app saranno già sbloccati.

Oltre ai giochi, una descrizione in uno screenshot suggerisce che saranno inclusi anche musica e altre app, tuttavia gli screenshot hanno mostrato solamente Stardew Valley e Marvel Pinball, entrambi giochi a pagamento.

Al momento non sappiamo molto di Google Play Pass, poiché questi screenshot mostrano che Google sta ancora testando il servizio, il che implica che non è ancora pronto per il rilascio.

TechRadar ha contattato Google per commenti o qualsiasi informazione e aggiornerà questo articolo qual'ora dovessimo ricevere una risposta.

La sfida contro Apple 

All'inizio del 2019, Apple ha presentato Apple Arcade, un servizio ad abbonamento che porta il meglio dell'App Store di Apple a una tariffa mensile. Apple Arcade offrirà oltre 100 giochi esclusivi al momento del lancio, ma per ora non abbiamo una data di rilascio o un prezzo ufficiale per il servizio. 

Come qualsiasi altro servizio Apple, sarà disponibile solo su iPhone, iPad e altri prodotti Apple, quindi solo un numero relativamente piccolo di telefoni sarà effettivamente in grado di utilizzarlo. Pertanto Google Play Pass, che sembra destinato a essere un servizio piuttosto simile, ha una base di utenti potenziali molto più ampia.

A seconda dei giochi offerti, del prezzo e della data di uscita, Google Play Pass potrebbe dare filo da torcere ad Apple Arcade, e questo renderò la sfida molto interessante.

Cos'è Google Stadia lite? 

Google Stadia, un servizio di streaming di giochi basato su cloud ospitato da Google, arriverà alla fine del 2019. Sebbene sia principalmente progettato per computer e TV, è disponibile anche su smartphone, quindi potrete giocare dalla vostra libreria anche mentre sarete in viaggio.

Tuttavia, i giochi offerti sono principalmente per console e PC, non sono quindi progettati per i controlli touch e sembra che per giocare sarà necessario utilizzare il controller Google Stadia. In breve, il servizio probabilmente non sarà eccezionale per giocare mentre si è in giro.

Pertanto Google Play Pass si collocherebbe in un punto diverso del mercato, progettato per le persone che amano i loro giochi per smartphone e non desiderano un'esperienza simile a una console, quindi teoricamente i due servizi non saranno in competizione. Potrebbe esserci una certa sovrapposizione tra i due servizi? Ancora non è possibile saperlo.

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Tom Bedford
Contributor

Tom Bedford was deputy phones editor on TechRadar until late 2022, having worked his way up from staff writer. Though he specialized in phones and tablets, he also took on other tech like electric scooters, smartwatches, fitness, mobile gaming and more. He is based in London, UK and now works for the entertainment site What To Watch.

He graduated in American Literature and Creative Writing from the University of East Anglia. Prior to working on TechRadar, he freelanced in tech, gaming and entertainment, and also spent many years working as a mixologist.