Recensione Redmi Note 9 Pro

Redmi Note 9 Pro è uno dei migliori telefoni in circolazione

Redmi Note 9 Pro
Redmi Note 9 Pro
(Image: © Future)

Perché puoi fidarti di TechRadar I nostri esperti revisori trascorrono ore a testare e confrontare prodotti e servizi in modo che tu possa scegliere il meglio per te. Scopri di più su come testiamo.

Prestazioni

(Image credit: Future)

Le prestazioni non sono mai state un problema per i telefoni di fascia media, e il Redmi Note 9 Pro non fa eccezione. A bordo troviamo il nuovo processore di Qualcomm, lo Snapdragon 720G, ed è uno dei primi smartphone al mondo a esserne dotato. Il processore dell’azienda statunitense è composto da due core Kryo Gold ad alte prestazioni e sei core Kryo Silver ad alta efficienza. Ad occuparsi della parte grafica ci pensa poi l'Adreno 618.

Questo telefono segna il ritorno da parte di Xiaomi all’adozione di processori Qualcomm per la sua serie Redmi Note. Infatti, l’anno scorso, l’azienda aveva optato per l'Helio G90T di MediaTek, che è risultato molto performante nei giochi, ma ha sofferto di problemi legati al surriscaldamento e al drenaggio della batteria.

Lo Snapdragon 720G da 8nm, riesce a garantire un ottimo equilibrio tra prestazioni e durata della batteria.

Certo, rimane indietro lato prestazioni in applicativi che richiedono un massiccio uso della GPU, come possono essere i giochi, ma per tutto il resto riesce a gestire al meglio i carichi di lavoro.

Durante l’uso quotidiano, costituito anche da un uso sostenuto del multitasking, non abbiamo riscontrato alcun problema di lag o tempi di caricamento insolitamente lunghi. La variante da noi provata era dotata di 6GB di RAM e, nel complesso, abbiamo notato una buona gestione della memoria anche grazie all’ottimizzazione della MIUI effettuata da Xiaomi.

Giochi

(Image credit: Future)

Le prestazioni offerte in gioco dal Redmi Note 9 sono abbastanza soddisfacenti, il gameplay risulta fluido e privo di lag. Su giochi che richiedono un discreto uso della GPU, come PUBG Mobile, siamo sempre stati intorno ai 40-45 fps senza notare alcun tipo di surriscaldamento. Va però notato che, come evidenziato poc’anzi, l’Helio G90T di MediaTek ha ancora un certo vantaggio in questo ambito, infatti, grazie alla sua GPU più performante, è stato in grado di raggiungere i 60 fps.

Il grande display dello smartphone riesce ad offrire un’esperienza sicuramente più immersiva e coinvolgente con ampio spazio per il posizionamento dei controlli virtuali.

Purtroppo, il telefono è dotato di un singolo speaker mono sulla parte inferiore che, dunque, mentre si gioca viene coperto dalle mani le quali ne attutiscono il suono. Fortunatamente, però, il Redmi Note 9 è dotato di un jack per cuffie da 3,5 mm con cui si riesce ad ovviare facilmente all’inconveniente. 

Software

(Image credit: Future)

L’interfaccia grafica del Redmi Note 9 Pro è basata su Android 10, ma è stata personalizzata da Xiaomi con la MIUI 11. Dato che probabilmente questo potrebbe essere il primo telefono dell’azienda cinese per molti consumatori, se rientrate in questa categoria, ecco quello che dovete sapere: visivamente, è molto diversa da Android. Funzionalmente, può fare praticamente tutto, se non di più. 

Esistono moltissime opzioni di personalizzazione e, inoltre, è presente un’app, chiamata Temi, con vari contenuti, sia gratuiti che a pagamento, che consentono di modificare il look dell’interfaccia. Non è presente il menù delle applicazioni, dunque vi ritroverete tutte le app sulla schermata principale, in maniera simile a quanto avviene su iOS. Tuttavia, sembra che questa funzionalità sia destinata ad arrivare con il futuro aggiornamento della MIUI. Si può anche impostare la modalità scura, anche se questa non apporta alcun beneficio in termini di batteria come per esempio avviene per i display OLED. 

(Image credit: Future)

Ci sono un sacco di app preinstallate, alcune utili, altre discutibili. In ogni caso, non abbiamo mai notato rallentamenti del sistema, né ci è sembrato che facesse fatica a tenere il passo. Purtroppo, però, abbiamo constatato la presenza di moltissimi bug, anche se, a dire la verità, stavamo testando un'unità di pre-produzione con un software ancora acerbo. Quelli che seguono sono i più importanti che ci sono capitati. L'app fotocamera spesso non funzionava e appariva il messaggio di errore "impossibile connettersi alla fotocamera" (risolto dopo aver cancellato i dati dell'app). Qualche volta l’app Galleria richiedeva più tempo per il caricamento, con cartelle come Recenti che a volte non venivano aggiornate. Stessa cosa ci è capitata per le statistiche di utilizzo della batteria che non si caricavano neanche dopo minuti di attesa. Cliccando sulle notifiche di Twitter, l'app si apriva normalmente e non al tweet che cercavamo di raggiungere.

Tutti questi problemi saranno sicuramente risolti tramite piccole modifiche o futuri aggiornamenti del software e non rappresentano un vero punto a sfavore per il dispositivo. Tuttavia, sono stati abbastanza importanti da non poter non essere menzionati. A parte tutto, abbiamo contattato altri colleghi e non tutti hanno riscontrato i nostri stessi problemi, dunque è molto probabile che le unità che saranno commercializzate ne siano immuni.

Comparto biometrico 

(Image credit: Future)

Il pulsante di accensione che si trova sul lato dello smartphone, in una posizione facile da raggiungere, funge anche da scanner di impronte digitali. È uno scanner attivo e può anche svegliare il dispositivo. All’inizio bisogna un po’ farci l’abitudine in quanto si verificheranno casi in cui si sblocca il display quando si vuole bloccarlo e viceversa.

Audio

(Image credit: Future)

Come vi avevamo già anticipato, l’altoparlante a bordo di questo smartphone non è molto potente e qualche volta abbiamo avuto difficoltà a sentire i suoni anche al chiuso. Un pregio del Redmi Note 9 Pro, però, è quello di essere ancora dotato del jack audio per cuffie da 3,5 mm, una caratteristica ormai assente su molti degli ultimi smartphone. Inoltre è supportata l’uscita audio anche tramite USB Type-C. 

Luigi Famiglietti

Luigi Famiglietti è Editor presso Techradar Italia dal 2020. Da sempre appassionato di scienza e tecnologia, ha deciso di raccontare la continua evoluzione di questo mondo e le sue diverse sfaccettature.

Ha anche lavorato in un progetto applicativo mirato all’individuazione e valutazione di tecniche in grado di migliorare la somministrazione, l’assorbimento e il potenziale immunogenico di vaccini genetici a base di DNA.

Ama viaggiare, suonare il pianoforte e la fotografia. Inoltre, gli piace trascorrere parte del suo tempo libero a giocare con gli amici al pc.