Recensione Nikon D850

Il modello Pro ritorna dopo un sostanzioso aggiornamento

Editor's Choice

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Prestazioni 

  • Scatto a raffica 7 fps (9 fps con battery grip)
  • Buffer da 51 scatti in formato solo raw 
  • Durata della batteria di 1.840 scatti 

Nonostante l’aumento dei megapixel e quindi dei dati da trasferire e salvare, la D850 incrementa la velocità di scatto in raffica, che arriva a 7 fps rispetto ai 5 fps del modello precedente.

È possibile migliorare ulteriormente le prestazioni della D850 portando lo scatto in raffica fino a 9 fps acquistando separatamente il battery grip MB-D18 con una batteria EN-EL18B di grandi dimensioni (proprio come quella utilizzata nella D5). 

Confrontando i valori di scatto con le rivali, la D850 è nettamente in vantaggio; la Sony A7R II che la Canon Eos 5Ds arrivano ad una raffica massima di 5 fps. Il buffer a disposizione di questa Nikon permette di scattare 51 file raw a 7 fps in 14 bit con autofocus oppure 200 JPEG.

La batteria standard della D850 è la EN-EL15,la medesima che montava la D810, ma Nikon è riuscita a spremerla al massimo ottenendo una durata sbalorditiva di ben 1.840 scatti, un dato veramente impressionante se paragonato alla concorrenza.

Per eguagliare la durata di una batteria della Nikon D850 servirebbero sette batterie NP-FW50 della Sony Alpha A7R II ,oppure due batterie LP-E6N di una  Canon EOS 5D Mark IV.

Per tutti i fotografi di matrimoni ed eventi particolari, Nikon ha introdotto la possibilità di scattare in modo completamente silenzioso attraverso l’otturatore elettronico fino a 6 fps in live view. Se desiderate scattare con una raffica più veloce, è possibile arrivare fino a 30 fps con la modalità crop in formato APS-C che scatta foto con una risoluzione massima di 8,6 MP.

La misurazione di tipo Matrix della D850 si comporta molto bene in condizioni di luce particolari.

Per quanto riguarda la misurazione di tipo Matrix, la D850 utilizza un sensore RGB da 180 K pixel (lo stesso della D5) offrendo una misurazione fino a -3 EV.  La gamma dinamica di azione potrebbe non sembrare un grosso problema, ma se si utilizzano dei filtri specialmente di tipo ND con una densità molto alta, è possibile affidarsi al sistema di messa a fuoco automatica senza dover necessariamente svitare ogni volta il filtro dalla lente. Durante i nostri test, il sistema di misurazione Matrix multizona della D850 si è comportato molto bene in quasi tutte le situazioni con illuminazione più o meno controllata.

La D850 offre tre tipi di bilanciamento automatico del bianco in modo da poter coprire la maggior parte degli scenari comuni. La modalità “Auto 0” dovrebbe essere in grado di assicurare un bianco perfetto in qualsiasi situazione; Auto 1 mantiene un equilibrio ideale tra il colore del soggetto originale e l'illuminazione ambientale ed infine Auto 2 rende i colori più caldi, mantenendo il colore dell'illuminazione a incandescenza.

Il mirino ottico è davvero sorprendente, risulta molto luminoso e nitido e le sue dimensioni generose offrono un’ottima esperienza

Qualità dell'immagine 

  • Sensibilità ISO da 64 a 25.600 (espandibile da ISO 32 a 108.400) 
  • Dimensioni dei file raw con crop 25,6 MP e 11,4 MP 
  • Focus stacking presente in macchina 

Come ci si aspetterebbe da un sensore con 15,4 milioni di pixel, il livello di dettaglio che la Nikon D850 è in grado di raggiungere è davvero impressionante. Si ha la possibilità di stampare le foto in formati molto grandi preservando tutti i dettagli.

Per quanto riguarda la resistenza alle alte sensibilità ISO e la gestione del rumore la D850 non ci ha mai delusi. Fino a ISO 3200 non è presente rumore e i dettagli sono ben visibili senza perdita di informazione colore; se si sale oltre ISO 3200 è presente un po’ di rumore di luminanza (simile alla grana), mentre il rumore cromatico è ancora assente.

Salendo oltre ISO 6400 il rumore di luminanza è presente ma il file non risulta ancora compromesso e in post produzione è possibile ottenere ottimi risultati. Se ci si spinge oltre ISO 12.800 e 25.600 la quantità di rumore aumenta ulteriormente e, anche se controllato, provoca un peggioramento della qualità dell’immagine con conseguente perdita di dettaglio.

Con un po’ di postproduzione è possibile migliorare le foto scattate ad alte sensibilità, ma vi sconsigliamo di utilizzare la modalità estesa: anche se produce file recuperabili, crea alcuni artefatti e il rumore di luminanza e crominanza è notevole.

Proprio come i modelli precedenti, la Nikon D850 fà della gamma dinamica uno dei punti forti e, anche in seguito all’aumento dei megapixel, questa caratteristica rimane invariata. La D850 da la possibilità di scattare sottoesponendo drasticamente l’immagine senza la preoccupazione di rovinare lo scatto. L’ottima gamma dinamica permette al fotografo di recuperare facilmente tutti i dettagli delle ombre senza generare ulteriore rumore che rovinerebbe lo scatto.

La presenza del focus stacking della D850 permette di creare delle immagini perfettamente a fuoco. L’introduzione di questa nuova funzione direttamente in camera è un’aggiunta non da poco: si ha la possibilità di scattare una serie di foto, fino ad un massimo di 300 scatti, nelle quali viene automaticamente modificata la posizione del fuoco, partendo dalla distanza più vicina fino a infinito. L’intervallo di scatto può essere impostato da 0 a 30 secondi e la distanza tra i vari step di messa a fuoco può essere regolata su 10 diversi livelli.

Dopo lo scatto sarà essenziale modificare e unire tutti gli scatti in un unico file e l’utente avrà bisogno di un programma di fotoritocco come Photoshop, ma il risultato sarà spettacolare e permetterà a molti utenti di realizzare scatti macro molto dettagliati in meno tempo rispetto alle altre fotocamere dove questa tecnica è da eseguire manualmente.