Recensione Nikon Z7

La nuova serie Z di Nikon inizia alla grande

Nikon Z7
Editor's Choice
Image credit: Nikon

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Recensione Nikon Z7: Verdetto finale 

Nikon ha chiarito l’importanza dell'introduzione della Z7 sul mercato e l’ha definita una fotocamera che tra qualche anno potrebbe essere vista come il modello che ha dato il via ad una nuova era.

Riducendo le grosse perdite della serie 1 e concentrandosi sulla costruzione di un nuovo sistema partendo da zero, Nikon ha fatto esattamente ciò che molte persone speravano.Sono finiti i tempi dei piccoli sensori da 1 pollice, i corpi scivolosi e l’eccessiva dipendenza dal touchscreen. 

Dove il sistema 1 ha deluso, il sistema Z, almeno fino ad ora, ha trionfato.

E che trionfo! 

Da una fotocamera di prima generazione potremmo aspettarci dei grossi problemi, ma la Z7 è stata realizzata con attenzione e si comporta molto meglio di quanto previsto. Un sensore solido, con un’ottima stabilizzazione, insieme a un bellissimo EVF, una maneggevolezza eccellente, un autofocus prestante e un'ottima risposta durante l’utilizzo; tutti questi fattori la rendono una macchina piacevole da utilizzare. Non è la fotocamera dal design più elegante del suo genere, ma utilizzandola noterete che è stata costruita molto bene per un pubblico che deve utilizzarla costantemente e deve essere produttivo.

La Z7 è stata costruita con molta attenzione e si comporta meglio di quanto il pubblico si potesse aspettare

Dato il buffer molto basso, non è la scelta migliore per i fotografi sportivi, nonostante la destrezza del monitoraggio predittivo e del sistema di autofocus continuo. La batteria da 330 scatti è un po’ sottotono rispetto alla concorrenza, ma vale la pena ricordare che durante i test la durata della batteria è aumentata (come è successo anche per la Z6).Tuttavia i valori rimangono ancora decisamente inferiori alle dirette concorrenti, infatti la Sony Alpha A7R III e A7 III hanno una durata di 650 e 710 scatti.  Questo problema può essere ovviato dalla possibilità di ricaricare la camera tramite porta USB, ma consigliamo vivamente l’acquisto di una o più batterie sostitutive.

Anche se offre caratteristiche di tutto rispetto e si comporta molto bene, il prezzo rimane comunque alto. Pur trascurando le alternative più di nicchia come Hasselblad e Leica, la Nikon Z7 è la seconda fotocamera più costosa del mercato, dopo la Sony a9 che però è destinata ad un pubblico completamente diverso. Ovviamente, è logico che una camera di questo livello abbia un prezzo simile. D'altra parte, è considerevolmente più costosa della Z6 e anche della EOS R di Canon, che non ha le stesse caratteristiche, ma è una buona rivale.

La scelta di utilizzare le schede XQD è stata ottima se si pensa al futuro, ma non è ancora sostenibile per il mercato. Infatti, se volete comprare una scheda XQD nel taglio più piccolo da 32 GB, dovrete prepararvi a spendere minino 100€; ovviamente i fotografi professionisti non utilizzano solo una scheda di piccole dimensioni, quindi questo investimento farà lievitare decisamente il prezzo d’acquisto.

Si è vero, le XQD sono il futuro, ma un futuro molto costoso.

Anche davanti a questi aspetti negativi, è difficile non rimanere colpiti dopo aver provato la Nikon Z7. Questa non è una fotocamera rivolta ai fotografi sportivi, né al mercato di massa, ma probabilmente non passerà molto tempo prima che la gamma si estenda per includere modelli adatti a più utenti. Qualunque direzione Nikon scelga per il sistema Z, l'azienda dovrebbe sentirsi incredibilmente orgogliosa di ciò che è riuscita ad ottenere con la Z7. 

LE RIVALI