Recensione Canon EOS 90D

Canon dimostra che le reflex digitali possono ancora trovare spazio, in un’era dominata dalle mirrorless

(Image: © Future)

Verdetto

Se preferite ancora le reflex digitali alle fotocamere mirrorless, la EOS 90D ha molti motivi per farsi apprezzare: è ricca di funzionalità, con un sensore ad alta risoluzione e dalle prestazioni adeguate al suo rango. L’impugnatura più grande offre un netto vantaggio rispetto alle concorrenti mirrorless, rendendola comoda nell’utilizzo anche per lunghi periodi, per non parlare della durata della batteria assolutamente degna di nota. Per quelli che hanno già obiettivi canon EF e non desiderano passare alla mirrorless, questo modello è un’ottima opzione a tutto tondo.

Pro

  • +

    Sensore di immagine ad alta risoluzione

  • +

    Video 4K / 30p non ritagliato

  • +

    Impugnatura ergonomica

  • +

    Joystick di controllo

Contro

  • -

    Nessuno stabilizzatore d'immagine

  • -

    Livello di riduzione del rumore JPEG predefinito insufficiente

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Qualche anno fa, si parlava della Canon EOS 80D come di una delle migliori fotocamere disponibili per chiunque avesse bisogno di un modello di fascia media, con velleità che se escludiamo il formato APS-C del sensore, potevano raggiungere anche il settore professionale. Ancora oggi rimane una reflex perfettamente adatta all’uso, tuttavia, con l’entrata prepotente nell’era delle fotocamere mirrorless, Canon ha deciso di aggiornarla per renderla ancora più competitiva. Nasce così la EOS 90D che, si vocifera, potrebbe anche essere l'ultima reflex digitale di livello “enthusiast” che Canon produrrà.

Lanciata insieme alla “cugina” Canon EOS M6 Mark II, EOS 90D possiede i tradizionali punti di forza delle reflex digitali: una buona maneggevolezza, una durata della batteria particolarmente lunga e un mirino ottico, al quale però hanno aggiunto alcune specifiche piuttosto all'avanguardia. Ha un nuovo sensore, dotato di più megapixel rispetto alla versione precedente EOS 80D, che sale da 24,2MP a 32,5 MP, utili per poter ritagliare le immagini in post produzione. Inoltre introduce il DIGIC 8, l'ultimo motore di imaging Canon, fautore di un incremento di performance non indifferente, come vedremo, tanto più che con una risoluzione aumentata di ben 33%, rispetto al modello uscente, rappresenta un notevole miglioramento..

La EOS 90D si trova sul mercato italiano a partire da 1100€ per il solo corpo macchina (+ €250 se si vuole il kit con l’obiettivo tuttofare EF-S 18-135 f3.5-5.6 IS USM) ed è un modello a dir poco interessante, adatto sia ai principianti ambiziosi che agli appassionati esperti in cerca di una fotocamera in grado di gestire diverse situazioni di ripresa, anche se non eccelle in nessuna area specifica. 

Funzionalità

  • Nuovo sensore APS-C da 32,5 MP
  • Face Detection quando si utilizza il mirino
  • Video 4K non ritagliato

A prima vista, non c'è molta differenza estetica tra la EOS 90D e la precedente EOS 80D; la serie x0D introdotta con la D30 (all’inizio la D si trovava anteriormente ai numeri) nell’anno 2000, ha portato piccoli ma costanti rinnovamenti durante una epocale (per le fotocamere digitali) evoluzione, durata quasi 20 anni. Nei vari modelli che sono stati introdotti a cadenza di circa un anno e mezzo l’uno dall’altro e che includono ben 11 varianti (D30, D60 e via dalla 10D alla 90D), si è visto un aumento della risoluzione da 3MP a 32,5MP, della sensibilità nativa da 1600 a 25600 e più in generale un incremento davvero notevole del numero delle funzioni disponibili, in particolar modo la parte video ha raggiunto livelli di qualità professionali. 

Tuttavia, non ci sono mai stati grandi stravolgimenti tra una generazione e l’altra, piuttosto si è cercato di mantenere la filosofia iniziale, cercando di offrire un prodotto completo ad un prezzo relativamente concorrenziale, a scapito di alcune funzionalità aggiuntive destinate prevalentemente ai modelli di fascia professionale.  

Come detto sopra, la EOS 90D porta in dote dei sistemi elettronici nuovi di zecca, con il sensore CMOS APS-C da 32,5 MP quale aggiornamento principale. Al momento, dopo anni di crescita, la risoluzione dei sensori della maggior parte delle fotocamere APS-C  si trova plafonata a circa 24 MP, perciò la EOS 90D (insieme alla EOS M6 Mark II, che offre lo stesso sensore) possiede la risoluzione più elevata disponibile nella sua categoria.

Con questa risoluzione si ha il vantaggio di poter catturare un numero di dettagli maggiore (a patto che l’ottica sia in grado di risolvere tale livello di dettaglio) ottenendo la flessibilità necessaria per ritagliare parte di un'immagine in fase di elaborazione e ingrandire il soggetto maggiormente, senza compromettere la qualità dell'immagine. 

La risoluzione più elevata, rispetto alle fotocamere della stessa classe, può causare una eccessiva quantità di rumore nelle immagini scattate con sensibilità ISO più elevate. Ciò accade perché i singoli pixel devono essere ridotti, per riuscire ad adattarne un numero maggiore in uno spazio limitato, con effetti deleteri sulle interferenze elettriche tra foto ricettori, ammassati più densamente all’interno del sensore.

CANON EOS 90D: SPECIFICHE CHIAVE

Sensore:  CMOS APS-C da 32,5 MP

Processore di immagini: Digic 8

Punti AF: 45 punti di tipo incrociato

Intervallo ISO: da 100 a 25.600 (espandibile a 51.200)

Video: 4K fino a 30 fps / 1080p fino a 120 fps

Raffica massima: fino a 11 fps (con Live View)

Connettività: Wi-Fi, Bluetooth, USB 2.0

Batteria: valutazione CIPA di 1.300 scatti

Peso: 701 g (con batteria e scheda)

In ogni caso l'ultimo processore di immagini Digic 8 di Canon presente sulla EOS 90D offre un notevole aumento delle prestazioni rispetto alla EOS 80D e al suo processore DIGIC6, ormai vecchio di due generazioni. Il nuovo Digic 8 consente di girare video in 4K, mentre l'80D limitava le possibilità di ripresa alla risoluzione massima di soli 1080p (Full HD). 

Inoltre, a differenza di tutte le altre fotocamere Canon, EOS R ed EOS RP incluse, per l'acquisizione video la EOS 90D utilizza l'intera larghezza del sensore, una novità tanto attesa dai fan dell'azienda. I video vengono acquisiti in formato file MP4 in qualità 4K UHD (3840 x 2160), fino a un massimo di 30 fps, in Full HD (1920 x 1080) fino a 120 fps (30fps in HDR) o HD standard (1280 x 720) a 60 fps  con una durata massima di 30 minuti.

Digic 8, oltre ad aumentare la massima velocità di raffica, amplia anche la gamma ISO nativa. La prima fa un balzo dai 7 fps della EOS 80D a ben 10 fps con autofocus continuo (11 fps quando si utilizza il Live View), mentre la EOS 90D ha ora una gamma ISO nativa che va da 100 a 25.600, espandibile a 51.200 (a differenza di quella della 80D di ISO 16.000 nativi con valore di espansione massimo fino a ISO 25.600).

(Image credit: Future)

Riguardo ai punti AF, la nuova fotocamera condivide il sistema AF a croce a 45 punti con la 80D. Tuttavia, il nuovo sensore di misurazione IR + RGB da 220.000 pixel (quello della EOS 80D era da soli 7.560 pixel) aggiunge il rilevamento del volto quando si utilizza il mirino della fotocamera e può essere utilizzato sia per immagini fisse, che per i filmati video. Face Detect è disponibile automaticamente quando si utilizza la funzione di messa a fuoco automatica di rilevamento e riconoscimento intelligente (iTR AF) della EOS 90D.

L'eccezionale Canon Dual Pixel CMOS AF è disponibile durante l’utilizzo del Live View e copre circa il 100% della cornice in verticale e l'88% in orizzontale, con il sorprendente valore di 5.481 punti AF tra cui si può scegliere manualmente. Ma quello che rende questo sistema davvero piacevole da usare, è il joystick che si trova sulla destra del display e che offre grande  precisione nella scelta di un singolo punto AF. Con una gamma di funzionamento da -3 EV a 18, la fotocamera non fornisce le prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione rinomate nei modelli full frame Canon, ma funziona comunque piuttosto bene in tutte le condizioni di illuminazione, tranne quelle più estreme.

(Image credit: Future)

La EOS 90D condivide il rilevamento degli occhi con la “cugina” Canon EOS RP mirrorless full frame quando utilizza Live View, che può essere attivato o disattivato se si utilizza Face + Tracking in modalità AF.

Come nella maggior parte delle fotocamere moderne, sono presenti anche le connettività Wi-Fi e Bluetooth, per poter collegare la fotocamera ad uno smartphone ed effettuare il download rapido delle immagini direttamente sul dispositivo, favorendo la condivisione sui social media o eventualmente,l'utilizzo del telefono come dispositivo per lo scatto remoto. 

Per il trasferimento dei dati via cavo verso un computer, la EOS 90D utilizza un connettore USB di tipo C, ma nel precedente standard 2.0. Altre fotocamere come le mirrorless EOS R, Nikon Z7 o X-T3 di Fujifilm, offrono maggiori prestazioni tramite il più recente protocollo USB 3.1.

La EOS 90D utilizza batterie di tipo LP-E6N, presenti anche in alcune delle altre reflex digitali Canon. Questo modello viene fornito con una certificazione CIPA (standard industriale) di 1.300 scatti, nel caso esclusivo di utilizzo del mirino ottico. La durata della batteria passa a meno di 450 scatti quando si utilizza il Live View (o più in generale, il display posteriore), rimanendo comunque più longeva della maggior parte delle fotocamere mirrorless della concorrenza.

Per coloro che hanno necessità di una maggiore durata della batteria, Canon offre l'impugnatura “grip” BG-E14 da utilizzare con la EOS 90D, che può contenere al suo interno 2 batterie di tipo LP-E6N o, alla meno peggio, 6 batterie stilo di tipo AA.

Sharmishta Sarkar
Managing Editor (APAC)

Sharmishta is TechRadar's APAC Managing Editor and loves all things photography, something she discovered while chasing monkeys in the wilds of India (she studied to be a primatologist but has since left monkey business behind). While she's happiest with a camera in her hand, she's also an avid reader and has become a passionate proponent of ereaders, having appeared on Singaporean radio to talk about the convenience of these underrated devices. When she's not testing camera kits or the latest in e-paper tablets, she's discovering the joys and foibles of smart home gizmos. She's also the Australian Managing Editor of Digital Camera World and, if that wasn't enough, she contributes to T3 and Tom's Guide, while also working on two of Future's photography print magazines Down Under.