Recensione Canon EOS 90D

Canon dimostra che le reflex digitali possono ancora trovare spazio, in un’era dominata dalle mirrorless

(Image: © Future)

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Prestazioni

  • Capacità di buffer per 58 immagini JPEG o 25 immagini RAW
  • Batteria dalla durata notevole

 La caratteristica più impressionante della EOS 90D è il nuovo sistema di misurazione a 216 zone che raccoglie i dati da un sensore duale (RGB e infrarossi) da ben 220.000 pixel. Ciascuna delle 216 sezioni viene valutata per l'esposizione, facendo un ottimo lavoro di regolazione della luminosità dell'intero fotogramma. Per impostazione predefinita, la modalità di misurazione è Valutativa, ma è possibile scegliere anche tra le opzioni di misurazione Parziale, Ponderata centrale e Spot. Il sistema di valutazione è eccellente per la maggior parte delle situazioni, ma gli altri sono più adatti ai soggetti che si trovano in situazioni in controluce.

Il nuovo sensore di misurazione fa un lavoro straordinario sia alla luce del sole che all’ ombra | EOS 90 con EF 70-200mm f / 2.8L IS II USM, 1/160 sec af / 32.8, ISO 160 (Image credit: Future)

La combinazione del sensore ad alta risoluzione della EOS 90D e l'ultimo processore di immagini garantiscono alla EOS 90D un notevole aumento di velocità rispetto al modello precedente, anche se non riesce ad eguagliare la capacità del buffer della Canon EOS 7D Mark II, modello meno generalista e focalizzato maggiormente sulle performance. Quest’ultima, sul mercato da ormai cinque anni,  è in grado di salvare consecutivamente, prima di entrare in stallo, 31 file RAW o 1.030 JPEG sulla scheda di memoria.

La EOS 90D, d'altra parte, ha una capacità di buffer di soli 58 JPEG e 25 file RAW; sono comunque valori buoni e a meno che si utilizzi la fotocamera solamente per fotografia sportiva di un certo livello, difficilmente questo limite sarà un problema per qualcuno.

La velocità di scatto a 11 fps consente a Canon di commercializzare la EOS 90D come un'ottima opzione a tutto tondo. Anche se non è in grado di eguagliare la nuova EOS M6 Mark II da 14 fps, la EOS 90D si comporta molto bene sia nella fotografia sportiva che in quella naturalistica. 

EOS 90D con EF 70-200mm f / 2.8L IS II USM, 1 / 1.000 sec af / 5.6, ISO 5000 (Image credit: Future)

Quando si scatta con gli ISO di base, la capacità di contenimento del rumore della EOS 90D è eccellente. La granulosità incomincia a diventare un problema solo dopo ISO 6400. 

Salendo oltre gli 8000 ISO il rumore diventa molto più evidente e si nota un netto calo del dettaglio, ma entro il campo degli iso nativi, come accadeva anche per i passati modelli, la qualità rimane utilizzabile anche se non ottimale. La maggior parte del rumore può essere rimosso in post-produzione, tuttavia esagerando con la riduzione del rumore, si elimineranno contemporaneamente i dettagli più fini, finendo per avere una foto “spalmata” e con ben poco appeal. 

Canon ha migliorato la gamma dinamica della EOS 90D rispetto alla EOS 80D, soprattutto ad ISO più elevati. Mentre ciò consente alla EOS 90D di acquisire più dettagli in luci e ombre, la sottoesposizione risulta dar luogo a immagini sbiadite e piuttosto piatte.

Sulla durata della batteria possiamo invece affermare che, mentre la valutazione CIPA è di 1.300 immagini, è probabile che si riesca ad ottenerne di più dalla batteria pienamente carica. Durante i nostri test, scattando RAW che JPEG ed usando sia mirino che il Live View, abbiamo ottenuto circa 1.500 scatti. Utilizzando solo il mirino invece, ci siamo avvicinati parecchio a 1.900 scatti.

Qualità dell'immagine

  • Riprese dettagliate in 4K
  • Risultati generalmente eccellenti per foto 
  • Il nuovo aggiornamento del firmware ha aggiunto l'opzione del video 24p

Ci aspettavamo che la EOS 90D, grazie al suo nuovo sensore, producesse risultati eccellenti, ed effettivamente ci è riuscita. Ci sono molti dettagli nelle foto che abbiamo scattato, sia nelle luci che nelle ombre. Tuttavia, l'aumento della risoluzione del sensore necessita di maggiore attenzione nella gestione della fotocamera, poiché anche piccoli movimenti potrebbero apparire evidenti nelle immagini, quindi è indispensabile utilizzare velocità dell'otturatore più elevate per ottenere la migliore nitidezza possibile. 

L’otturatore elettronico raggiunge la velocità di 1/16000 di secondo, consentendo ampie aperture quando si riprendono soggetti in movimento. Purtroppo manca ancora un sistema di stabilizzazione in-camera che altri produttori hanno sviluppato nel frattempo ed al momento l’opzione di Canon consiste nell’utilizzo di obiettivi stabilizzati che l’azienda produce ormai da 25 anni; tuttavia, dovendo acquistare di volta in volta la stabilizzazione per ogni singolo obiettivo, la scelta risulta abbastanza discutibile.

A differenza della 80D e della 7D Mark II, nelle quali cui il rumore era ridotto al minimo sull'intera gamma ISO nativa, la EOS 90D ha qualche problemino di rumorosità. Mentre il rumore è ben controllato con valori ISO inferiori, diventa molto evidente con sensibilità superiori a 8000. Da qui in poi, il rumore di luminanza è visibile alla maggior parte delle dimensioni di visualizzazione.

Durante i nostri test, abbiamo catturato molte immagini utilizzando lo stile di immagine “standard”, sufficiente per dimostrare che la EOS 90D ha conservato l'eccezionale riproduzione di colori tanto amata dagli utenti Canon, producendo immagini con una discreta saturazione, ma senza esagerare. 

Anche le opzioni Vivido e Paesaggio sono abbastanza buone, con la prima che offre colori più intensi e la seconda che fa un lavoro straordinario nel non saturare eccessivamente l'azzurro del cielo o il verde del paesaggio, come fanno altre fotocamere.

Se non si desidera armeggiare troppo con le impostazioni della fotocamera quando si fotografano soggetti umani, lo stile Ritratto è una buona opzione, in quanto evita di snaturare i toni della pelle con tinte irrealistiche. Il bracketing della messa a fuoco, insieme al classico bracketing dell’esposizione, è disponibile anche sulla EOS 90D, consentendo agli utenti di acquisire una serie di immagini con cambiamenti incrementali nei punti AF, che possono essere successivamente impilati in post-produzione per migliorare la profondità di campo.

Infine, lo stile Monocromatico produce immagini molto piatte, ma che possono essere modificate aggiungendo più contrasto o regolando l'esposizione.

La EOS 90D funziona molto bene anche durante le riprese video. Mentre colori e dettagli sono presenti in quantità ad ogni risoluzione, non possiamo far meno di notare come, in particolare, le riprese in 4K siano meravigliosamente nitide. Tuttavia, bisognerà prestare attenzione alla tendina della fotocamera poiché in alcune situazioni abbiamo riscontrato evidenti distorsioni, in particolare se ci si sposta molto durante le riprese.