Recensione Amazon Fire 7 (2019)

Un tablet basilare e ancora più economico

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Software

  • Alexa funziona bene ma la modalità vocale è limitata
  • Interfaccia lenta

La differenza maggiore tra Amazon Fire 7 (2019) e Amazon Fire 7 (2017) si chiama Alexa. Questo perché Amazon ha integrato una versione a comando vocale della sua assistente virtuale nel suo ultimo modello, rendendone possibile l’uso come una versione più completa di Amazon Eco Show.

Ma non è comunque Amazon Echo; i microfoni sono lontani dall’essere sensibili al punto di sfruttare il sistema a distanza, limitando il tutto al vivavoce. Se per voi è però sufficiente tenerlo in mano, o esserci molto vicini per sfruttare il vivavoce, allora Amazon Fire 7 (2019) a allo stesso livello di Eco Show da un punto di vista funzionale.

Gli si può chiedere di eseguire qualsiasi comando, incluso effettuare ricerche su internet, navigare tra i vari account per ottenere varie informazioni (come un evento, ad esempio) e acquistare prodotti via Amazon.

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Visto che Amazon Fire 7 (2019) non è un dispositivo Echo nativo, Alexa si prende una pausa appena entra in un ambiente dove siano presenti Amazon Echo, Amazon Echo Dot, Amazon Echo Plus, Amazon Echo Show e Amazon Echo Spot. Non appena entrerete in una stanza attrezzata con uno di questi dispositivi Alexa verrà gestita automaticamente da Echo invece di essere attivata dal tablet.

Dobbiamo ammettere che Alexa interagisca bene con Fire 7 (2019), ma non senza qualche limite riconducibile al software che è quantomeno da considerare lento. Le applicazioni si aprono in un tempo che sembra eterno, fanno fatica a restare fluide durante l’uso e abbiamo notato rallentamenti nello scroll anche in Amazon Silk o nell’app store di Amazon.

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In definitiva Fire 7 non è completamente inutilizzabile. Basta che regoliate le vostre aspettative al minimo e non ne sarete delusi. Non aspettatevi quindi di passare da un'applicazione all’altra mentre state guardando un film su Amazon Prime Video. Si deve fare una cosa alla volta, ma con un tablet da poco più di €50 è normale. Non stiamo parlando di un dispositivo high-end, fluido e votato al multi-tasking come  l’iPad.

Anche se è basato su Android, Fire OS è limitato ed è pensato per raccogliere e far funzionare i vari servizi offerti da Amazon, che sia Kindle Store, Prime Video o il lato e-commerce. Tutti sono raggiungibili dalle sezioni presenti nella home page.

Per mantenere un certo controllo anche Google Play Store è stato eliminato in favore del più limitato Amazon App Store.

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Prestazioni e benchmarks

  • Prestazioni in genere poco soddisfacenti
  • Non va bene per giocare
  • Video ed e-book si comportano mediamente bene

Equipaggiato con un chip quad-core MediaTek MT8163 da 1.32 GHz e con 1 GB di RAM, Amazon Fire 7 (2019) è deludente in quasi ogni campo e lo si vede bene dai risultati dei benchmark.

Dopo avergli fatto terminare Geekbench, il tablet ha raggiunto un risultato di 646 in single-core e 1.844 nel test multi-core. Questo è un risultato decisamente inferiore a quello di Amazon Fire HD 10 (2017) che aveva raggiunto rispettivamente quota 1.204 e 3.305 ma è un risultato migliore rispetto a quello del precedente Fire 7.

Tradotto nel mondo reale significa che la combinazione CPU e RAM non raggiunge gli standard degli attuali smartphone a cui potremmo essere abituati. iPhone XS, per esempio, raggiunge quasi il risultato massimo in Geekbench facendo registrare valori di 4.821 e 11.610 nelle prove single-core e multi-core. Quindi aspettatevi che iPhone sia molto più fluido e veloce.

Preso nota di tutto non ci sorprende che Fire 7 (2019) sia semplicemente… lento. Impiega circa quattro secondi per aprire un’applicazione, qualcosa che sembra già un’eternità confrontata a quanto impiegato da un telefono di fascia bassa, figuriamoci parlando di telefoni al top.

Scorrere una pagina nel browser Amazon Silk non è esente da sfide e il ritardo con cui questo avviene è notevole.

L’aspetto in cui Fire 7 (2019) eccelle, invece, è la lettura tramite Kindle. Il passaggio da una pagina all’altra è veloce con il tablet che impiega meno di un secondo a voltare pagina e mostrare il testo.

Lo stesso può dirsi dello streaming, a patto che non abbiate troppe applicazioni aperte. Se lasciate attive solo Prime Video, Netflix o YouTube la riproduzione è fluida e senza scatti.

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Il gioco potrebbe essere migliorato per due buone ragioni. La prima è che l’hardware non ha abbastanza potenza per titoli di ultima generazione come, per esempio, Asphalt 9: Legends dove il tablet si blocca regolarmente per qualche istante come per “riprendere fiato”. La seconda è rappresentata dall’app Amazon App Store che non ha minimamente lo stesso numero di giochi di Play Store, quindi la scelta è limitata.

Nel secondo caso la situazione è destinata a cambiare ogni volta che uno sviluppatore aggiunge un gioco allo store di Amazon. Tuttavia la mancanza di potenza di calcolo necessaria per eseguirli è qualcosa a cui non si potrà porre rimedio. Questo significa che se avete intenzione di passare il tempo giocando magari con Fortnite, è meglio che vi rivolgiate a qualcos’altro.