TechRadar Verdetto
Alienware 55 OLED: AW5520QF è un enorme monitor da gioco con display OLED da 55 pollici, che può esaltare qualsiasi gioco grazie alle notevoli dimensioni, alla risoluzione 4K e alla frequenza di aggiornamento di 120 Hz. Tuttavia, è molto costoso e non siamo certi che valga la pena acquistarlo.
Pro
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Enorme
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La risoluzione 4K è eccezionale
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Design
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Supporto a Freesync
Contro
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Estremamente costoso
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Luminosità
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Rischio burn-in
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Nessun ingresso HDMI 2.1
Perché puoi fidarti di TechRadar
Durante la revisione dell'Alienware AW5520QF, l'enorme monitor da gioco OLED da 55 pollici di Dell, siamo rimasti colpiti dal pensiero: quando un monitor diventa un televisore?
Dell commercializza l'Alienware 55 OLED: AW5520QF come monitor da gaming, ma ha più in comune con i televisori che con la maggior parte dei monitor sulle nostre scrivanie.
Partiamo dalle dimensioni: uno schermo da 55 pollici è più adatto a un soggiorno che a un ufficio. Inoltre, presenta numerose porte (come un TV) per collegare sia la console che il PC; nella confezione è incluso anche un telecomando.
Detto ciò, alcuni aspetti rendono l'Alienware AW5520QF un monitor e non un televisore. Per prima cosa, non ha un ricevitore TV integrato, quindi, a differenza di un televisore, non è possibile collegare un'antenna e ricevere canali TV.
Ha anche una serie di funzionalità che di solito si trovano solo nei monitor da gaming piuttosto che in un TV, come l'elevata frequenza di aggiornamento da 120 Hz, il supporto ad AMD FreeSync e il basso input lag. Queste caratteristiche lo rendono un'ottima scelta per i giocatori, ma non siamo certi che giustificano l’acquisto dell'Alienware 55 OLED: AW5520QF rispetto a un TV 4K da 55 pollici.
Disponibilità e prezzo
I monitor da gioco, in particolare quelli con risoluzioni 4K e frequenze di aggiornamento elevate, sono dispositivi molto costosi e uno da 55 pollici, beh, non può che costare uno sproposito.
Circa 3540 euro (Amazon) per la precisione, che dire, bisogna staccare l’assegno per portarselo a casa. A meno che non abbiate una piattaforma di gioco incredibilmente performante, è probabile che il monitor costi più dell'intero PC: è un investimento enorme.
Senza contare che, negli ultimi anni, il prezzo dei televisori 4K, anche quelli OLED, sta diminuendo. Ad esempio, è possibile acquistare un TV Philips 754 Ambilight HDR 4K da 55 pollici a soli 1200 euro.
E se volete optare per un modello del 2020, è da poco disponibile l'LG BX da 55 pollici a circa 1100 euro.
Ciò significa che l'Alienware AW5520QF deve offrire funzionalità esclusive per giustificare un tale prezzo.
Design
Il design dell'Alienware AW5520QF è più o meno quello che ci aspettiamo da un monitor Alienware da 55 pollici… e funziona. Optare per uno stile aggressivo e l’illuminazione RGB non sarebbe stata la scelta ideale per un modello così ampio, per cui riteniamo che Dell abbia fatto la scelta giusta.
Lo schermo è molto sottile, tuttavia la metà inferiore che contiene la maggior parte dell'hardware e dei connettori è alquanto spessa. Frontalmente, lo si scambierebbe facilmente per un TV, il che è sia un bene che un male: da un lato lo si può posizionare ovunque, dall’altro induce la domanda: “è valsa la pena acquistare un monitor da gaming al posto del TV?”.
Sul retro, è presenta una striscia LED e il logo Alienware, entrambi configurabili tramite il software AlienFX e sincronizzabili con qualsiasi altro prodotto della gamma. È uno dei pochi cenni all'anima gaming del dispositivo e farà felici i giocatori.
Il pannello posteriore è di plastica argentata ed è fissato tramite magneti; rimuovendolo si accede a varie porte: una DisplayPort 1.4b (essenziale per eseguire 4K a frequenze di aggiornamento superiori a 60Hz), tre porte HDMI 2.0 e quattro USB 3.1. C'è anche un jack per le cuffie. Le porte sono ben nascoste e i cavi possono essere inseriti nelle incisioni del monitor e del supporto, facilitando la gestione degli stessi.
Purtroppo, manca una porta HDMI 2.1. Certo, pochi dispositivi ne integrano una, ma ciò significa che l'Alienware AW5520QF non è future-proof e, considerato il prezzo del dispositivo, ciò non è giustificabile.
Vi basti pensare che anche i TV QLED Samsung di fascia bassa, il Q60T e il Q70T, presentano tale porta.
Lo standard HDMI 2.0 supporta video 4K a un refresh rate massimo di 60 Hz, quindi, se giocherete in 4K a 120 FPS, dovrete usare la DisplayPort. Se PS5 e Xbox Series X non dovessero presentare tale ingresso, dovrete acquistare un adattatore.
Nel complesso, l'Alienware AW5520QF ha un design fantastico che catturerà lo sguardo dei gamer e degli utenti più “conservatori”. Non sembra fuori luogo in soggiorno a differenza di altri monitor da gioco e, molto probabilmente, chi lo acquisterà lo posizionerà proprio lì.
Prestazioni
Un monitor da gaming da 55 pollici è… folle. Porre il prodotto sulla scrivania è già abbastanza difficile: servono due persone per il montaggio, poiché il monitor è grande e delicato.
Su un TV OLED 4K, Windows 10 è stupendo, ma per comodità lo abbiamo usato con un ridimensionamento del testo del 300%; in ogni caso, al 100% l'immagine è molto nitida e c’è un'enorme quantità di spazio sul desktop. Se siete tentati di usarlo come monitor, apprezzerete certamente lo spazio extra e, poiché lo schermo è enorme, significa che anche in 4K, testo, finestre e immagini sono tutti abbastanza grandi. La frequenza di aggiornamento di 120 Hz rende Windows 10 incredibilmente fluido. Ciò che non è comodo, tuttavia, è sedersi vicino all'Alienware AW5520QF, utilizzarlo su una scrivania, come si fa con un normale monitor. L'AW5520QF torreggia sopra l’utente e obbliga ad allungare il collo verso l'alto per vedere l'intera finestra.
Per usare al meglio questo prodotto, consigliamo di porlo almeno a un metro di distanza, proprio come con un TV. Ciò significa giocare con un controller wireless o investire in un mouse e una tastiera senza fili.
Abbiamo giocato sia a Control che a Gears 5, e grazie al nostro potente PC (dotato di due schede grafiche Nvidia Titan), siamo stati in grado di riprodurre entrambi i giochi in 4K e con un frame rate ben superiore a 60 FPS. Per poter vivere un'esperienza simile avrete bisogno di un PC da gioco premium. I titoli avevano un aspetto straordinario e l'elevata frequenza di aggiornamento e il basso input lag hanno garantito un gameplay fantastico.
Tuttavia, abbiamo notato alcuni artefatti durante il passaggio da un gioco all'altro e durante la modifica delle impostazioni grafiche del gioco; scompaiono dopo pochi secondi, ma sono fastidiosi.
Inoltre, abbiamo recensito televisori OLED incredibilmente luminosi e vibranti, come l’LG OLED CX, mentre l'AW5520QF vanta una luminosità notevolmente inferiore (la luminosità massima è di 400 nit). Ciò significa che la qualità visiva non regge il confronto con i migliori TV OLED e la visione di contenuti HDR, che è valorizzata da un'elevata luminosità, non convince.
Sia chiaro, tale problema non si nota al primo sguardo, ma confrontando il monitor con i TV della concorrenza, emerge chiaramente tale differenza.
La tecnologia AMD FreeSync è una gradita aggiunta all'AW5520QF, poiché riduce gli artefatti visivi. Se il vostro PC presenta una GPU AMD, vale la pena attivare tale funzione. L'AW5520QF non supporta la tecnologia G-Sync di Nvidia, che è più diffusa su notebook e PC da gioco, poiché dispongono di schede grafiche della stessa azienda. Nell’ultimo periodo, sono stati introdotti diversi monitor a grande schermo con supporto per G-Sync, come i modelli Nvidia Big Format Gaming; anche LG introdurrà una gamma di TV OLED compatibile con tale tecnologia.
Questi prodotti daranno del filo da torcere all'Alienware AW5520QF, specie se costeranno meno.
Come monitor da gioco, l'Alienware AW5520QF svolge un ottimo lavoro, a volte sbalorditivo, ma non vale il prezzo richiesto. C’è anche (l’improbabile) rischio di burn-in da tenere a mente.
Durante i test, non abbiamo riscontrato problemi simili, ma è anche vero che non abbiamo avuto abbastanza tempo per verificare tale aspetto. Se vi divertite con lunghe sessioni di gioco nelle quali alcuni elementi sono fissi sullo schermo, per ore e ore, correte il rischio di burn-in. L'Alienware AW5520QF presenta alcuni strumenti per evitare tale rischio, ma ci saranno persone molto infastidite se il loro monitor da gioco super costoso comincerà a mostrare segni di burn-in.
Conclusioni
Dunque, vale la pena acquistare Alienware 55 OLED: AW5520QF? È complicato. Per molti versi, questo è un monitor da gioco mozzafiato. Le sue dimensioni, combinate con la risoluzione 4K e l’elevata frequenza di aggiornamento, possono trasformare anche il gioco più banale in un'esperienza emozionante. Avrete bisogno di un PC potente per sfruttare al meglio l'Alienware AW5520QF, ma se lo possedete, vi aspettano ore di puro divertimento.
Anche il design è stupendo e si adatta a qualsiasi salotto. Tuttavia, se cercate un monitor da mettere sulla scrivania o da usare in uno spazio compatto, questo non è il prodotto giusto.
Alienware 55 OLED: AW5520QF è un prodotto premium, ma, al contempo, presenta pecche piuttosto gravi. Il problema principale risiede nella bassa luminosità massima: ciò pregiudica la qualità dell’immagine durante la visione di contenuti HDR e, per uno schermo di queste dimensioni, è un vero peccato. Dell potrebbe aver ridotto tale valore per ridurre il rischio di burn-in, ma forse è stato un errore.
Un altro grave difetto è la mancanza di un ingresso HDMI 2.1 e del supporto alla tecnologia G-Sync, che rendono il monitor già “vecchio”. Considerato il prezzo del prodotto, tali mancanze non sono giustificabili.
Questo monitor è estremamente costoso, anche rispetto ai televisori OLED 4K, che offrono una qualità visiva simile. Certo, potrebbero non includere alcune delle funzionalità da gioco dell'Alienware AW5520QF, ma ciò giustifica davvero i soldi extra per questo investimento? Per la maggior parte dei giocatori, no.