Agli italiani bisogna dare roba che costi poco

Italia anime
(Immagine:: Valerio Porcu)

Quando si tratta di un’azienda come Xiaomi, è praticamente impossibile riuscire a capire qualcosa delle loro decisioni interne - anche perché molto spesso loro stessi non hanno una vera e propria pianificazione. 

Ci è però capitata l’occasione di fare qualche domanda a Ou Wen, che è capo di Xiaomi per l’Europa Occidentale. L’intervista è avvenuta via email: io ho spedito le domande e Ou Wen ha scritto le risposte. Risposte che ho cercato di interpretare, per estrarre un significato che non era evidente alla prima lettura. 

Leggendo tra le righe, si intuisce qualcosa riguardo in particolare al nostro Paese. A quanto è dato capire, i dati di mercato dicono che non siamo molto inclini a comprare costosi top di gamma come Xiaomi 13 Pro o Galaxy S23 Ultra. Ma cerchiamo più che altro di spendere poco, e possibilmente di trovare la massima convenienza possibile in uno smartphone economico.  

Bisogna un po’ ricamarci sopra, ma c'è qualcosa su sui speculare in questo passaggio: 

“ … è altrettanto importante considerare che un numero di consumatori decisamente consistente continua a cercare un buon prodotto, ma dal prezzo competitivo. È un punto che accomuna molti mercati dell’Europa Occidentale, ma anche e soprattutto per l’Italia, paese da sempre molto attento al pricing e rivolto all’ottenimento di uno smartphone comunque versatile e pronto a tutto … “

Sicuramente ci si può vedere una descrizione lusinghiera, qualcosa che possa suonare come hey, gli italiani non li freghi mica, devi fargli un buon prezzo altrimenti non comprano. Ma possiamo anche vederci qualcosa di molto meno edificante, qualcosa come mah sai, gli italiani sono tendenzialmente poveri, e quelli che hanno un po’ più di soldi sono spesso spilorci. Tanto vale dargli roba da poco. 

A ognuno la scelta su come leggere l’intervista a Ou Wen, ma è indiscutibile il fatto che nel nostro Paese più che altrove è con i prodotti di fascia media che si fanno i soldi, ed è vero anche per Samsung, Sony, LG e altri. Xiaomi lo sa più che bene, e forse per questo punta su Redmi Note 12 Pro 5G, forse anche più di quanto punti sulla linea Xiaomi 13.  

I prodotti top di gamma li comprano in pochi, e servono più che altro come “oggetti da vetrina”. Un tema che, anche se in modo diverso, avevamo già affrontato con Paolo Vecera di Philips, a proposito di televisori

Vi lascio di seguito l’intervista, in versione originale.  

Ou Wen Xiaomi Europe

(Image credit: Xiaomi)

Come si vede Xiaomi in Europa occidentale, da qui a cinque anni?

Dal nostro ingresso sul mercato, abbiamo fatto molta strada: come dimostrano gli ultimi dati Canalys siamo il primo player in Spagna, il secondo in Italia in Francia, ma non vogliamo fermarci qui. La nostra visione e la nostra promessa è quella di portare l’innovazione a tutti. Lavoriamo costantemente per offrire prodotti di alta qualità al miglior prezzo, coprendo tutte le gamme, in modo che i nostri utenti possano sempre scegliere il prodotto migliore per le loro esigenze e disponibilità. La serie Redmi Note 12 va in questa direzione combinando la migliore innovazione a un prezzo competitivo. 

C'è qualcosa di specifico per l'Europa occidentale, qualcosa che guida le vostre decisioni di marketing?

Sicuramente stiamo lavorando per elevare la percezione del nostro brand nella fascia premium e la nostra partnership con Leica ci ha condotto a rendere disponibile anche sul mercato europeo una gamma di prodotti altamente innovativa, che non ha nulla da invidiare alla concorrenza. Allo stesso tempo stiamo lavorando per migliorare l’offerta dei nostri prodotti medio-gamma, che da sempre sono il nostro punto di forza. Anche qui come nel resto del mondo, dunque, il nostro approccio innovativo coinvolgerà sempre più diversi utenti in modo trasversale, continuando ad intercettare e soddisfare esigenze e richieste diversificate sia in termini di prezzo che di requisiti tecnici. In un momento economico così complesso, è un compito che sentiamo più necessario che mai assolvere.

Con Redmi 12 ci offrite 4 portatili da 250 a 500 euro. È questa la fascia di prezzo più venduta a livello globale? E in Europa?

Se è vero che lo smartphone è sempre di più uno strumento centrale nelle vite di molti, che tanti sono quindi disposti a spendere di più per avere un prodotto completo e duraturo, e che il potere d'acquisto di una certa fascia di utenza è rimasto più o meno invariato, è altrettanto importante considerare che un numero di consumatori decisamente consistente continua a cercare un buon prodotto, ma dal prezzo competitivo. È un punto che accomuna molti mercati dell’Europa Occidentale, ma anche e soprattutto per l’Italia, paese da sempre molto attento al pricing e rivolto all’ottenimento di uno smartphone comunque versatile e pronto a tutto. Non a caso, per stare vicini ai nostri utenti, sia quelli più fedeli che quelli potenzialmente nuovi, abbiamo deciso quindi non solo di portare sul mercato gamma mid-range particolarmente composita, ma di puntare su alcune promozioni di lancio che prevedono prezzi early bird molto interessanti.

Parlando di mid-rangers, quali sono le caratteristiche più importanti in un telefono? Cosa guida le decisioni dei clienti?

Tradizionalmente parlare di “mid-range” significava scendere a compromessi, soprattutto nell’ambito della qualità fotografica, ma oggi le cose stanno cambiando. Gli standard sono molto più elevati, come del resto le modalità di fruizione, più intense e rivolte ad esiti creativi e di condivisione social. In quest’ottica lo slogan della Redmi Note 12 Series, “Vividicolori”, è un bel manifesto di ciò che promettiamo ai nostri clienti: un’esperienza visiva sempre vivida ed immersiva. 

In Europa, qual è il prossimo settore in cui Xiaomi sta cercando di crescere? TV, salute personale, wearable, audio, pulizia della casa?

Il nostro obiettivo è di ampliare la nostra offerta il più possibile, sia che si tratti di smartphone che di prodotti dell’ecosistema Smart Life, per soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti perseguendo la nostra strategia “smartphone x AIoT”. Per citarne alcuni, a parte gli smartphone, puntiamo molto sui prodotti per la pulizia della casa e l’intrattenimento, come i robot aspirapolvere e i TV, ma anche sugli Scooter Elettrici e i tantissimi prodotti wearable. 

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.