S Pen Pro: quali sono le differenze tra la nuova stilo di Samsung e la classica S Pen? Scopriamolo insieme
La risposta di Samsung a Apple Pencil 2
Più grande non vuol dire necessariamente migliore, ma Samsung Galaxy S21 Ultra e la nuova S Pen Pro sono le classiche eccezioni che confermano la regola.
Di norma gli smartphone della gamma Galaxy Note includono una S Pen, come nel caso di Samsung Galaxy Note 20; lo stesso di scorso vale per i tablet (vedi Galaxy Tab S7). La stilo consente di prendere appunti su un documento, scrivere a mano le vostre note e controllare il dispositivo tramite un sistema di gesture dedicate.
Acquistando il nuovo Samsung Galaxy S21 Ultra potrete scegliere se utilizzare la classica S Pen o la nuova S Pen Pro, svelata da Samsung in occasione dell'evento Unpacked.
Quali sono le peculiarità di S Pen Pro? Scopriamole insieme!
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Più grande, più cara
Una delle differenze più prevedibili tra S Pen e S Pen Pro sta nel prezzo, che sarà sicuramente superiore ai 44€ richiesti da Samsung per la versione base. Forse avrete anche notato che curiosamente, poche ore dopo il lancio di Galaxy S21 Ultra, Samsung ha alzato i prezzi delle S Pen sul sito ufficiale. Per fortuna su Amazon si trovano ancora alle stesse cifre delle scorse settimane.
Samsung non ha ancora indicato un prezzo e una data di uscita per S Pen Pro, ma per ora se avete una vecchia S Pen ereditata da un Galaxy Note o Galaxy Tab sappiate che, di qualsiasi versione si tratti, potrete utilizzarla anche con Galaxy S21 Ultra.
A volte le dimensioni contano
S Pen Pro ha delle dimensioni maggiori rispetto a S Pen, come potete vedere dall'immagine di copertina dell'articolo.
Questo dovrebbe renderla più facile da impugnare rispetto alle precedenti S Pen che si riescono a usare al meglio solo se posizionate tra pollice e indice, a differenza della più comoda Apple Pencil caratterizzata da una lunghezza superiore e da una presa decisamente più comoda.
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In generale S Pen Pro somiglia molto più a Apple Pencil, e il suo nuovo design la rende più simile a una vera stilo di quanto non lo siano le altre S Pen.
Vale la pena sottolineare che, a differenza dei Note, Galaxy S21 non ha uno slot per ospitare S Pen o S Pen Pro, e se volete averle a portata di mano dovrete acquistare il case dedicato venduto da Samsung (anche se probabilmente a breve usciranno delle alternative di terze parti).
Funzioni dedicate
Ok, è più grande e più comoda, ma che altro ha S Pen Pro in più rispetto a S Pen per convincervi ad acquistarla insieme a Samsung Galaxy S21 Ultra? I dettagli sono ancora molto vaghi, ma conosciamo già alcune differenze.
S Pen su S21 Ultra non offre le stesse funzioni alle quali si accede abbinandola a Note 20 Ultra, come le scorciatoie per la fotocamera (su Note potete usare la S Pen come telecomando per scattare da remoto) e le "Air Gesture" che consentono di utilizzare lo smartphone senza toccare lo schermo.
Per citare la nostra recensione di Galaxy S21 Ultra 'A S21 Ultra mancano le scorciatoie Bluetooth per la fotocamera e le note a schermo spento disponibili su Galaxy Note 20 Ultra.'
Sembra però che S Pen Pro sia in grado di compensare la mancanze sopracitate rendendo S21 Ultra molto simile ai modelli della gamma Galaxy Note in termini di funzionalità. Probabilmente ci sono ancora molte cose che non sappiamo su S Pen Pro, ma Samsung sembrava piuttosto soddisfatta durante la presentazione della sua stilo premium, quindi le aspettative sono alte. Tuttavia dovremo attendere la data di lancio per approfondire le nuove funzionalità di S Pen Pro.
Per ora sappiamo che le "Air Gesture" arriveranno in un secondo momento e saranno introdotte da un aggiornamento software e che S Pen Pro dispone della connettività Bluetooth.
- La nostra anteprima di Samsung Galaxy S21 Ultra
Tom Bedford was deputy phones editor on TechRadar until late 2022, having worked his way up from staff writer. Though he specialized in phones and tablets, he also took on other tech like electric scooters, smartwatches, fitness, mobile gaming and more. He is based in London, UK and now works for the entertainment site What To Watch.
He graduated in American Literature and Creative Writing from the University of East Anglia. Prior to working on TechRadar, he freelanced in tech, gaming and entertainment, and also spent many years working as a mixologist.