La dogana USA di recente ha affermato di aver intercettato e sequestrato all'incirca 2.000 esemplari di AirPods contraffatti diretti in Nevada all’aeroporto JFK di New York. E fin qui tutto bene, il problema è che si trattava di auricolari OnePlus Buds originali!
Un portavoce dell’agenzia US Customs and Border Protection non ha riconosciuto l'errore, anzi, ha riferito a the Verge (Si apre in una nuova scheda) che, dopo aver esaminato la merce in spedizione, un esperto ha determinato che gli auricolari in questione violavano il brevetto registrato da Apple, decidendo di sequestrarli.
La CBP aveva anche annunciato il sequestro su Twitter:
THAT'S NOT AN 🍎 —CBP officers at JFK Airport recently seized 2,000 counterfeit Apple AirPods from Hong Kong, valued at $398K had they been genuine.Details via @CBPNewYorkCity: https://t.co/XMgjkfT56i pic.twitter.com/Ofn9REJ9ZBSeptember 14, 2020
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OnePlus Bud si è decisamente ispirata agli auricolari di Apple, questo è innegabile. C'è da dire però che naturalmente i prodotti arrivati alla dogana statunitense non costituivano in alcun modo un inganno per i futuri clienti: la confezione è rossa e vi è riportato chiaramente che si tratta degli auricolari OnePlus Buds.
OnePlus insomma non avrebbe violato in alcun modo il brevetto registrato da Apple per i suoi AirPods. I funzionari doganali statunitensi addetti al controllo hanno chiaramente sbagliato, scambiando degli auricolari autentici e legittimi per un altro prodotto. Resta da vedere quali misure verranno adottate in futuro dalla CBP, soprattutto alla luce del fatto che ormai gli auricolari sono in vendita da parecchi mesi negli Stati Uniti.
OnePlus ha reagito con una risposta ironica, chiedendo gentilmente su Twitter la restituzione della merce.
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