NASA Artemis, lancio rinviato a causa di un problema tecnico

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(Immagine:: ahundt / Pixabay)

Il lancio del razzo Artemis 1 previsto per oggi è stato rinviato a causa di un problema tenico.

Erano le ore 8:34AM ET, ossia le 14:30 ora locale, quando un problema al terzo motore RS-25 ne ha impedito l’avvio; a nulla sono valsi gli sforzi dei tecnici che hanno tentato di porre rimedio al problema ed effettuare il lancio all’interno della finestra delle due ore disponibili.

Durante il tentativo di lancio, i controllori avrebbero dovuto versare propellente criogenico nel motore per mantenere la temperatura del medesimo in un determinato range, ma a quanto pare questo non è avvenuto, e adesso ingegneri e scienziati starebbero analizzando i dati per tentare di capire quale sia stata la causa del problema.

L’agenzia spaziale americana avrà altre due possibilità per tentare di effettuare il lancio e mandare in orbita il razzo. La prossima sarà venerdì 2 settembre alle ore 18:48, mentre l’ultima opportunità sarà il prossimo Lunedì 5 settembre.

In caso di insuccesso le cose si metteranno piuttosto male, con il rischio di dover trasportare il razzo al Vehicle Assembly Building (edificio assemblaggio veicoli) del Kennedy Space Center della NASA, per testare nuovamente il sistema di disintegrazione del missile.

Il sistema si renderebbe necessario se qualcosa dovesse andare storto dopo il lancio, e la verifica al VAB deve essere eseguita nuovamente dopo un determinato tempo che il razzo è stato spostato dal centro. Ciò significa che esiste una tempistica piuttosto ristretta per eseguire il lancio, appena 20 giorni, dopodiché sarà necessario tornare al VAB e rifare tutti i controlli. Questo potrebbe far slittare tutta la missione verso la fine di ottobre, procurando un notevole ritardo su tutto il calendario dell’agenzia.

L’ultima missione lunare della NASA risale al 1972 con Apollo 17, e da allora l’uomo non ha più messo piede sulla luna. Nel 2025 Orion condurrà, tra gli altri, anche la prima astronauta donna sulla Luna. Onestamente siamo ansiosi di vedere di nuovo l’uomo camminare sul nostro satellite, insieme a tutte le nuove opportunità di raccogliere dati e campioni, messe a disposizione dai moderni mezzi tecnologici che nel 1972 non esistevano neppure.

Fonte: The Verge