Non c'è prodotto tecnologico la cui produzione non ha sofferto della carenza globale di chip: smartphone, tablet, automobili, TV, computer e anche i nuovi iPhone 13 stanno subendo la pressione di non riuscire a soddisfare l'altissima domanda.
Secondo le ultime notizie condivise da Digitimes (Si apre in una nuova scheda), nonostante la produzione di semiconduttori stia gradualmente aumentando e riesca a rispondere meglio alle esigenze dei fornitori, le scorte dei nuovi iPhone 13 potrebbero rimanere limitate fino a febbraio.
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La domanda di iPhone 13 è schizzata alle stelle fin dalla presentazione, anche grazie all'avvicinarsi delle festività natalizie e al calo di prezzo della serie iPhone 12.
Secondo le ultime notizie, Apple ha venduto 50 milioni di iPhone nel terzo trimestre tagliando la produzione degli iPad per soddisfare l'altissima richiesta dei nuovi iPhone.
Per quanto riguarda le vendite, pare che Apple sia complessivamente riuscita a posizionarsi leggermente meglio rispetto alla competizione. Secondo alcune indiscrezioni Apple si sarebbe accordata con TSMC per una linea di produzione esclusiva, in modo da avere delle garanzie sui chipset destinati a iPhone 13.
Nonostante il buon risultato e la continua crescita della domanda, a causa della crisi Apple potrebbe soffrire di un calo delle vendite, con una diminuzione del fatturato prevista di 6 miliardi di dollari.
A differenza di altri produttori, Apple ogni anno presenta un numero di varianti limitato dei nuovi iPhone, la cui domanda rimane costante fino al lancio successivo. Idealmente, questo significa che ci sono buone possibilità per Apple di recuperare le perdite nel 2022, quando le forniture verranno normalizzate.