Il tuo prossimo TV potrebbe essere un Philips? Perché no
Philips TV & Sound è un marchio con una posizione solida in Italia
Se si chiede a una persona qualsiasi quali siano i marchi di televisori più famosi, probabilmente tutti cominceranno l’elenco con LG e Samsung. E al terzo posto? Qui le cose forse si fanno un po’ meno ovvie, per alcuni di noi, ma in Italia il terzo posto è saldamente occupato da Philips.
Il colosso olandese è sul mercato da oltre un secolo ormai, e nonostante la concorrenza durissima dei marchi asiatici riesce non solo a conservare una posizione solida in molti settori, ma ad essere spesso un punto di riferimento per tutti gli altri. Un esempio sono i televisori con tecnologia Ambilight, ma si potrebbe parlare anche di cuffie (il marchio Fidelio è eccellente), di soundbar e di molto altro ancora.
Abbiamo voluto approfondire un po’ l’argomento TV con Paolo Vecera, Business & Marketing Manager di TP Vision Italia (società che si concentra nello sviluppo, produzione e marketing di Philips TV & Sound).
2020, il lockdown e il mercato online
Tanto per cominciare, Vecera ci ha detto che il settore del tv è “una via di mezzo” tra quello degli smartphone e dei grandi elettrodomestici. Nel senso che lo smartphone è ad alta rotazione, cioè lo cambiamo molto di frequente, mentre gli elettrodomestici sono a bassa rotazione, cioè li sostituiamo raramente. Il televisore, si piazza più o meno a metà strada. Ciò suggerirebbe che ci si possa muovere con una certa tranquillità, ma poi “bisogna fare un controllo (del mercato, NdR) tutti i giorni”, ci conferma il dirigente di TP Vision.
“Il 2020 è stato per noi un anno difficile. Da sempre, attuiamo scelte strategiche ma nel 2020 siamo stati ancora più restrittivi. La chiusura dei negozi ci ha penalizzati maggiormente rispetto ai nostri concorrenti, anche perché non siamo stati in grado di sopperire con il canale online”.
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Durante i duri mesi di lockdown, infatti, alcuni (Hisense e TCL soprattutto, ma anche Samsung ed LG) sono riusciti ad incrementare le vendite proprio grazie al canale online, dove Philips TV & Sound ha invece sofferto.
“Ci siamo ripresi a giugno, quando i negozi hanno riaperto”, continua Vecera, ma si sono poi aggiunti i problemi di approvvigionamento”, una questione di cui tutti, purtroppo, siamo consapevoli.
In compenso “il 2021 sta andando alla grande”, continua Vecera. In parte perché i consumatori sono tornati a comprare nei negozi, in parte perché abbiamo intensificato il focus nel canale online.
Fermo restando, ovviamente, che l’e-commerce continua a essere la cenerentola dei mercati italiani, con percentuali che raramente superano il 15%. Rispetto agli altri grandi paesi europei, da noi il mercato online sembra fare molta più fatica.
Per i televisori la questione è ancora più difficile: di solito un consumatore vuole vederlo da vicino. E tanti altri poi non sono pronti a spendere cifre molto alte con la carta di credito online: un telefono da 300 euro è una cosa, un televisore che ne costa 700 o più, una cosa completamente diversa.
Philips e i mini Led
Abbiamo chiesto a Paolo Vecera che cosa pensi dei pannelli mini LED, arrivati sul mercato tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. Philips di recente ha introdotto 4 modelli mini LED, due da 65” e altri due da 75”. Due sono dei televisori standard, altri due hanno una soundbar Bowers&Wilkins integrata.
“Per il mercato italiano penso che costino ancora tanto ed è ancora una piccola nicchia”, ci ha confidato Vecera. E per questa ragione ne stanno portando pochi in Italia.
In effetti, se un mini LED costa quanto un OLED, è difficile spiegare a un consumatore perché non dovrebbe semplicemente prendere l’OLED. Non stiamo dicendo che gli OLED siano meglio a priori, ma è così che la pensano moltissimi consumatori. Di fronte alla scelta, la maggior parte delle persone non avrebbe dubbi nel preferire un OLED - a dirla tutta anche noi, nella maggior parte dei casi.
Un dubbio riguardo agli OLED potrebbe essere il cosiddetto “rischio burn-in”, un problema che può verificarsi se una stessa immagine resta a schermo molto a lungo, per diverse ore. Qui potrebbe accadere che l’immagine stessa si “stampi” sullo schermo, in un certo modo rovinandolo. La si potrebbe vedere quando lo schermo è nero, e qualche volta potrebbe essere visibile come “fondo fantasma”. Una cosa piuttosto fastidiosa, ma si tratta di una cosa che in verità non capita quasi mai.
Ebbene, “dal 2017 non mi è mai tornato indietro un OLED con burn-in, se parliamo di un end user,può capitare invece magari in negozio, con un'immagine statica”, ci dice Vecera, a conferma di quanto sapevamo già: il problema del burn-in con gli OLED è grandemente esagerato, da più voci. Detto questo, esiste un pubblico di nicchia che non ama gli OLED o non si fida, e il mini LED può essere la risposta.
Il catalogo Philips TV & Sound è già molto completo ma c’è qualcosa che manca, cioè degli OLED poco costosi. Se prendiamo LG come esempio di concorrenza, è facile verificare che LG C1 si trova a prezzi vicini ai 1.000 euro, e c’è la serie di TV OLED economici LG A.
“Sì, anche noi stiamo lavorando per avere differenti posizionamenti, mi piace chiamarli core, best e premium”, ci conferma Vecera ricordandoci però che “LG ha economie di scala difficili da replicare”. Sicuramente il colosso sudcoreano può contare su numeri molto diversi, rispetto a Philips “anche se siamo il terzo acquirente di pannelli OLED”. Detto questo, alcuni modelli competitivi, sul piano del prezzo, si trovano. “La nostra serie 7 (core), in particolare il modello 706, è quella che sta nel range dei 1000-1300 euro. Poi c'è la serie 8 (best) e la serie 9 (premium, con soundbar Bowers&Wilkins)”. Insomma, se volete un Philips OLED e non volete spendere cifre folli, si può fare, senza scendere a compromessi in termini di design e/o funzioni avanzate”.
Guardando ai prezzi in giro, in effetti, un Philips OLED 706 (modello del 2021) può competere tranquillamente con un LG C1, come prezzo. Di contro, un modello più o meno simile come il Sony A80J costa circa €1.500.
Philips tra Android TV e Google TV
Philips ha scelto di usare Android TV per la linea di televisori 2020-2021. Si tratta di una scelta non proprio prevedibile, visto che alla fine del 2020 Google ha introdotto Google TV come sistema operativo per smart TV, insieme al suo recente dispositivo per streaming Chromecast con Google TV.
Ciò non significa che Philips TV & Sound stia andando controcorrente. Anzi, l’unico produttore che è passato subito a Google TV è stata Sony, mentre tutti gli altri stanno mostrando un approccio più prudente, come Philips.
È meglio Android TV o Google TV? Naturalmente la risposta è sempre “dipende”, ma crediamo che alla lunga Google TV finirà per diventare il punto di riferimento, mandando in pensione Android TV. Si tratta solo di vedere quanto tempo ci vorrà.
Per Philips TV & Sound se ne riparlerà l’anno prossimo, forse, ma Vecera su questo aspetto non ha potuto dirci di più.
Siamo comunque abbastanza sicuri che se i Philips passeranno Google TV, i modelli 2021 si potranno aggiornare - almeno i top di gamma.
Philips Ambilight, il valore aggiunto
Scorrendo la lista dei migliori TV o dei migliori TV OLED, è chiaro che nelle recensioni e nei prendiamo in considerazione fattori come la qualità dell’immagine, ergonomia del software o la bontà dell’audio. Ma ci sono, in effetti, altri elementi che guidano la scelta quando compriamo un televisore. Uno di questi è il design del piedistallo.
A tal proposito, Philips ha introdotto alcuni modelli con una base a T orientabile, che permettono di girare il TV di +/-15 gradi a destra o a sinistra. Così lo si potrà posizionare al centro di un ambiente, e spostarlo secondo le necessità del momento.
Per raffinare il design, poi, quest’anno Philips ha introdotto alcuni modelli “borderless”, caratterizzati cioè da cornici molto sottili, quasi invisibili. Una novità impreziosita dal fatto che il design Philips è 100% europeo.
Chiaramente, però, il vero gioiello della corona in casa Philips è la tecnologia Ambilight. I migliori TV Philips oggi hanno led Ambilight su tre e quattro lati, ma l’azienda propone anche lampade Ambilight stand-alone, da posizionare dove si vuole in casa. E il sistema di illuminazione intelligente è compatibile anche con le lampade della famiglia Philips Hue. Insomma, il TV diventa il centro di intrattenimento domestico.
Ambilight è una di quelle cose a cui è difficile rinunciare, una volta che le hai provate. Ce lo conferma anche Paolo Vecera, spiegandoci che “ci sono consumatori che ci conoscono e conoscono la tecnologia Ambilight, più del 90% delle persone che lo provano non ne possono fare più a meno”. Al massimo può risultare un po’ più difficile spiegare il valore di Ambilight a chi non lo conosce e di certo gli spazi espositivi dei negozi non sono di aiuto in questo senso.
Ma noi di Techradar abbiamo provato moltissimi televisori, e possiamo dirvi che se tutti gli altri fattori sono più meno alla pari, Ambilight fa davvero la differenza nell’esperienza che si può avere guardando un film. E sicuramente vale un prezzo un po’ più alto; quanto, dipenderà da ognuno di noi, ma crediamo che un 10% sia ragionevole.
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.