Google Stadia sarà presto disponibile anche per gli smartphone non-Google

Borderlands 3 Google Pixel 3
(Immagine:: Future)

Se si vuole utilizzare Google Stadia in versione mobile, attualmente è necessario possedere uno smartphone dell'azienda come il Pixel 3 o il Pixel 4; a quanto pare,  Google sarebbe in procinto di espandere il supporto alla sua piattaforma per il cloud gaming a molti altri dispositivi mobile.

La notizia arriva da 9to5Mac, che ha raccolto le segnalazioni di vari abbonati al servizio Stadia che non utilizzano dispositivi Pixel. Questi, tentando di aprire l'app sul loro smartphone (in quanto è necessario utilizzare l'app del telefono per lo streaming dei giochi su diverse schermate), hanno scoperto di essere comunque in grado di giocare. 

A meno che non si stia utilizzando un telefono Pixel, lo smartphone non è tipicamente un'opzione per il game streaming, ma questi utenti avrebbero utilizzato dispositivi come OnePlus 6T, Samsung Galaxy S10e e Samsung Galaxy Note 9.

Sembra, quindi, che Google stia effettuando dei test per gli abbonati che non possiedono dispositivi Pixel, per vedere quanto i rispettivi smartphone siano in grado di trasmettere in streaming e quanto siano validi a livello di giocabilità.

Sfortunatamente per questi utenti, il test su Google Stadia è durato solo una sessione di gioco e, una volta terminata, il servizio è tornato al suo normale funzionamento. Sembra che i tester siano stati scelti a caso, quindi, se siete dei fan di Stadia frenate l'entusiasmo (ma non demordete, i prossimi potreste essere voi).

Non sono stati segnalati problemi con il gameplay, quindi sembra che i dispositivi abbiano funzionato a dovere sulla piattaforma Stadia - in base a ciò che Google scoprirà dai suoi test, potremmo vedere presto smartphone non-Pixel accedere alla piattaforma di gioco in streaming.

Tom Bedford
Contributor

Tom Bedford was deputy phones editor on TechRadar until late 2022, having worked his way up from staff writer. Though he specialized in phones and tablets, he also took on other tech like electric scooters, smartwatches, fitness, mobile gaming and more. He is based in London, UK and now works for the entertainment site What To Watch.

He graduated in American Literature and Creative Writing from the University of East Anglia. Prior to working on TechRadar, he freelanced in tech, gaming and entertainment, and also spent many years working as a mixologist.