Google Home, un aggiornamento straordinario causa problemi di privacy
Google Home resta in ascolto
Google Home potrebbe avere ascoltato altre parole pronunciate dagli utenti oltre al classico comando "Ok, Google" a seguito di un aggiornamento software attivato prima del previsto.
Su Reddit l'utente Brazedowl ha riportato la sua esperienza: mentre stava cucinando, il rilevatore di fumo si è attivato. Poco dopo, Google ha inviato una notifica al suo smartphone, indicando che lo smart speaker aveva identificato il suono del rilevatore di fumo. Brazedowl ha scritto su Reddit che "Google ha reso smart un semplice rilevatore di fumo. Incredibile".
Altri utenti dichiarano su Reddit di aver ricevuto delle notifiche a seguito di eventi come la rottura di un bicchiere o l'atto di scoppiare le bolle della carta per imballaggi, suoni che vengono identificati dallo smart speaker in modo scorretto come degli allarmi, a causa della loro alta frequenza.
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Ma com'è possibile? Beh, la nuova funzionalità è solo un indicatore di un aggiornamento di Google che arriva come conseguenza del suo investimento in ADT, azienda statunitense che offre servizi di sicurezza domestica.
ADT integrerà la tecnologia Google nei suoi dispositivi per la sicurezza domestica. Rishi Chandra, vicepresidente della sezione Google Nest, ha affermato che "l'obbiettivo è dare ai clienti un modo per sentirsi più sicuri, ricevendo le notifiche di sicurezza al momento giusto al fine di abbassare il rischio di potenziali incidenti domestici".
Che ne dite?
Il problema è che questo aggiornamento non era ancora stato finalizzato e potrebbe aver registrato più informazioni del dovuto, in momenti in cui non era richiesto. Un portavoce Google ha dichiarato che il nuovo aggiornamento software era stato abilitato per errore su alcuni dispositivi, ma l'operazione è già stata annullata.
Nuove funzioni sono sempre le benvenute, ma in questo caso l'aggiornamento ci lascia perplessi. A nessuno farebbe piacere sapere che il proprio dispositivo Google Home o Google Nest è rimasto in ascolto in momenti poco appropriati o quando non autorizzati.
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Come precisa Google, comunque, può capitare che i dispositivi smart fraintendano le parole degli utenti e si mettano ad ascoltare credendo di essere stati chiamati. Nel caso succeda, sarà sufficiente dire "Hey Google, non stavo parlando con te". L'assistente vocale smetterà subito di ascoltare, cancellando dalla memoria le ultime parole da voi pronunciate. Ottime notizie, insomma, per tutti coloro che si preoccupano (giustamente) di un mancato rispetto della propria privacy.
Adam was formerly TRG's Hardware Editor. A law graduate with an exceptional track record in content creation and online engagement, Adam has penned scintillating copy for various technology sites and also established his very own award-nominated video games website. He’s previously worked at Nintendo of Europe as a Content Marketing Editor and once played Halo 5: Guardians for over 51 hours for charity. He is now an editor at The Shortcut.