Gigabyte WindForce RTX 4060: la rivincita delle GPU a doppia ventola
Parola di Gigabyte
Dopo la recente presentazione della Nvidia GeForce RTX 4060, i produttori di terze parti hanno iniziato a svelare le loro versioni custom. La sola Gigabyte ha annunciato ben 33 modelli, tra i quali spicca una versione a doppia ventola.
Si chiama GeForce RTX 4060 WindForce OC 8GB ed è senza dubbio una GPU impressionante, in quanto riesce ad offrire un compromesso ottimo tra potenza, dimensioni e prestazioni grazie a un sistema di raffreddamento a doppia ventola ben congeniato. Secondo PCGamesN, la GPU assorbe molta meno energia rispetto alla media delle RTX 3060, anche se esistono delle RTX 3060 a doppia ventola che consumano meno (ma hanno anche prestazioni decisamente inferiori).
Come è riportato sul sito ufficiale Gigabyte, le ventole WindForce sono caratterizzate da pale che girano alternativamente per ridurre la turbolenza e aumentare la pressione del flusso d'aria. Tra le soluzioni che caratterizzano la GPU troviamo la funzione 3D Active Fan, che raffredda in modo semi-passivo delle ventole con bordo triangolare per separare il flusso d'aria.
La maggiore lunghezza del dissipatore facilita il passaggio dell'aria e consente una "dissipazione del calore ad alta efficienza", mentre l'heatsink in rame entra in contatto diretto con la GPU per facilitare il trasferimento del calore.
Resta da verificare se le soluzioni adottate da Gigabyte siano realmente efficaci o meno, ma si tratta comunque di una tecnologia impressionante che potrebbe riscattare il tanto bistrattato schema a doppia ventola. Questo, se reso efficiente, consentirebbe di ridurre notevolmente lo spazio occupato dalla GPU riducendo consentendo un maggior ricircolo d'aria.
Le schede a doppia ventola sono la soluzione migliore
Con l'aumento esponenziale delle prestazioni e delle specifiche delle schede video, la creazione di sistemi di raffreddamento più efficienti diventerà un punto centrale per le GPU del futuro.
Di norma, con le schede video molto energivore si punta ad aumentare il numero di ventole presenti nel case o si adottano soluzioni come il raffreddamento a liquido. Tali soluzioni presentano dei limiti, poiché i case tendono a riempirsi e, inserendo troppe ventole al loro interno, si rischia di compromettere il flusso d'aria ottenendo un effetto opposto a quello desiderato.
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Tuttavia, riprogettando il sistema di raffreddamento da zero, è possibile aumentare l'efficienza delle ventole riducendone il numero, come nel caso della RTX 4060 WindForce, ottenendo una GPU più piccola ma altrettanto potente.
Se questa soluzione funzionasse bene come afferma Gigabyte, altri produttori potrebbero prendere ispirazione da questa configurazione e sviluppare altre GPU con una struttura simile. Così facendo non solo si risolverebbero gli attuali problemi di surriscaldamento delle GPU della serie 4000 e delle CPU Intel di 13a generazione, ma si potrebbero gettare le basi per i sistemi di raffreddamento destinati alle prossime generazioni di schede video.
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.
- Allisa JamesComputing Staff Writer