Ecco il dispositivo anti 5G! Ma invece non era vero

5GBioShield
(Immagine:: BioShield Distribution)

Le reti 5G rappresentano il prossimo passo evolutivo delle connessioni senza fili e rappresentano una grande occasione di sviluppo tecnologico. Se ne parla molto, e come sempre il discorso è inquinato da idee e concetti non proprio credibili, come l'idea che il 5G rappresenti una generica minaccia per la salute, o persino che sia il risultato di una qualche macchinazione. 

La faccenda si è fatta piuttosto seria, al punto che Google ha dovuto prendere delle contromisure, insieme a Twitter, Facebook e altre mezzi di comunicazione di massa. Tutto ciò non ha impedito a molti di continuare a credere che il 5G sia una pericolosa minaccia.

E quando la gente ha paura, se sei un farabutto, te ne puoi approfittare. Come succede con questo fantomatico 5GBioShild, un normale pendrive da 128 MB (dunque vecchio di anni), venduto come uno "scudo" antiradiazioni. Guardando alla descrizione, basterebbe collegarlo al PC per mettersi al riparo da ogni pericolo.  

Sul sito web, il "produttore" spiega che il segreto starebbe in un "catalizzatore olografico quantistico", andando così a incrociare un'altra nota tecnica truffaldina: scrivi "quantistico" e speri che qualcuno abbocchi al parolone. E ci hanno messo anche "olografico", casomai non bastasse. Il prodotto sarebbe il risultato di "decine di anni di ricerca in molti paesi". 

Il che è ovviamente una falsità, perché è in verità una nuova versione di un imbroglio che si ripete da secoli, altro che decine di anni. 

5GBioShield

Ken Munro e Phil Eveleigh di Pen Test Partners hanno comprato un 5GBioShield e lo hanno smontato, per capire che cosa ci fosse davvero al suo interno.

Hanno poi pubblicato ciò che hanno scoperto sul blog dell'azienda. E hanno scoperto l'ovvio: è un normalissimo pendrive come ce ne sono a milioni. O meglio c'erano, visto che quelli da 128 MB sono vecchi di parecchie generazioni. Il catalizzatore olografico si è rivelato un più che ordinario adesivo. 

Il che era abbastanza ovvio e prevedibile, ma nonostante il prezzo sostanzioso (quasi 300 euro) se ne sono venduti parecchi. Un altra storia che non avremmo voluto scrivere, come quella del braccialetto che dava un super equilibrio, qualche anno fa, i vari elisir miracolosi, le cure a base di cristalli e altre cose ben poco credibili. 

Via The Verge

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.