Auto elettrica: la Germania vuole una colonnina di ricarica in ogni stazione di servizio
Berlino vuole più colonnine
In Germania ci saranno colonnine di ricarica per le auto elettriche in tutte le stazioni di servizio. O almeno questa è l'intenzione del governo, che parrebbe voler favorire lo sviluppo dell'elettrico rendendo più semplice la ricarica. L'idea, sembra, è ridurre la preoccupazione dei consumatori per quanto riguarda l'autonomia delle auto stesse.
Se ci fosse una colonnina a ogni distributore, in effetti, si potrebbe eliminare una delle obiezioni più comuni quando si prende in considerazione l'acquisto di un'auto elettrica. Il fatto di poterla caricare in molti posti e la certezza di averne molti disponibili vicino a casa e lungo il tragitto, sarebbe una novità tanto rilevante quanto gradita.
Il governo di Berlino ha inoltre approvato 2,5 milioni di euro in investimenti per lo sviluppo di batterie e tecnologie relative, nonché per la creazione di un'infrastruttura di ricarica più capillare.
Al momento in Germania si contano poco più di 27.000 colonnine di ricarica, ma si ritiene di dover arrivare ad almeno 70.000 per compensare ed eliminare le preoccupazioni.
"Internazionalmente, questa scelta pone la Germania nel gruppo di testa, per quanto riguarda il supporto alle auto elettriche", ha commentato un investitore specializzato ai microfoni di Reuters.
"Sappiamo che il 97% delle ragioni per cui un consumatore non sceglie un'auto elettrica è la ansietà da autonomia. La mossa della Germania è un modo di affrontare il problema, perché il guidatore saprà sempre di poter trovare una stazione di servizio aperta", ha detto Diego Biasi (Quercus Real Assets).
L'altro contributo arriva dalla direzione opposta, con auto elettriche che, una generazione dopo l'altra, possono fare sempre più chilometri con una ricarica. Questo miglioramento renderà meno necessarie le colonnine di ricarica, così come è successo ai distributori di benzina, che in poco meno di 60 anni si sono ridotti (sempre in Germania) da 40.640 a 14.118, proprio perché le auto consumano meno e fanno più chilometri per litro.
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Non è solo questione di autonomia
L'autonomia di un'auto elettrica ci dice quanti chilometri può fare con una ricarica. Avere più colonnine disponibili e auto migliori rendono quindi le elettriche più interessanti. È necessario ma non è sufficiente.
Ad oggi le uniche auto elettriche davvero di successo sono quelle di lusso. Chi si può permettere una Tesla probabilmente la prende più per capriccio che per usarla davvero, e senza dubbio è anche in grado di usare un'auto con motore termico quando ne ha bisogno. Per persone che devono usare l'auto tutti i giorni e non possono averne più di una, invece, le opzioni elettriche sono limitate o nulle.
Certo, esistono alcune utilitarie elettriche, ed è abbastanza comune trovarle nelle flotte di car sharing, ma hanno appunto un'autonomia molto limitata. Inoltre il prezzo di acquisto è relativamente alto, il che le rende poco interessanti per famiglie e consumatori con un budget limitato.
E c'è poi l'importante questione del tempo di carica. Nell'ipotesi che ci siano molte colonnine e che un'auto elettrica non costi troppo, resta il fatto che per caricare la batteria ci vogliono alcune ore, rispetto ai 10 minuti per fare un pieno di benzina. Significa rivedere completamente la mentalità con cui usiamo l'auto, e non è un tipo di cambiamento che si può fare dall'oggi al domani. Perché si tratta di cambiare la nostra mentalità, il nostro modo di pensare; poche cose sono più difficili di questa.
E infatti la mobilità moderna si sta lentamente spostando verso il vero concetto rivoluzionario: mettere fine all'auto di proprietà. Idealmente, un giorno, non avremo più bisogno di possedere una nostra automobile privata.
Ci saranno auto pubbliche e accessibili a basso costo a ogni ora del giorno e della notte, che potremo usare per qualche minuto o per qualche settimana, a fronte di un abbonamento "alla Netflix". Liberi dai costi di acquisto e manutenzione, allora, useremo più volentieri anche le auto elettriche, sopratutto se ci saranno abbastanza colonnine di ricarica e le soste per collegare il cavo non saranno troppo lunghe.
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Fonte: Reuters
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.