Apple Car, Tim Cook svela nuovi dettagli sul Project Titan

Tim Cook Apple
(Immagine:: Apple)

Il boss di Apple Tim Cook ha parlato pubblicamente dei piani dell'azienda per il progetto Apple Car.

Nel corso dell'intervista con il New York Times, Cook ha cercato di eludere le domande sul veicolo autonomo Apple, ma ha dovuto confermarne l'esistenza rivelando alcuni dettagli che aiutarci a comprendere lo stato dei lavori e il possibile futuro del progetto.

“Per quanto riguarda il lavoro che stiamo svolgendo [in questo campo], ovviamente, sarò abbastanza evasivo,” ha detto Cook, per poi aggiungere: “L'autonomia è una tecnologia di base… se fai un passo indietro, l'auto, per molti versi, è un robot.  Un auto autonoma è un robot. Ci sono molte cose che puoi fare con l'automazione. E vedremo cosa farà Apple.”

Cook ha poi dovuto rispondere a una domanda sulla Apple Car – conosciuta ufficialmente come Project Titan – e sulla direzione che prenderà il progetto.

“Amiamo integrare hardware, software e servizi, e trovare i punti di intersezione che li collegano perché crediamo che sia proprio li che si verifica la magia. Questo è ciò che amiamo fare. E amiamo possedere la tecnologia primaria che rende possibile tutto questo."

Cook, nonostante fosse evidentemente riluttante a rivelare dettagli sui piani per la tecnologia autonoma di Apple, non è riuscito a negare che il progetto sarà incentrato sulla guida autonoma, il che ci porta a pensare che l'azienda sia intenzionata a realizzare un veicolo da mettere su strada, piuttosto che un sistema operativo da cedere ad altri produttori. 

Il boss di Apple ha cercato di confondere le acque con questa affermazione: “Facciamo molti progetti internamente. Molti di essi non vedono mai la luce del sole. Non sto dicendo che questo in particolare non la vedrà.” Come è chiaro dalle parole di Cook, qualcosa sta succedendo in casa Apple, ma non sappiamo di preciso cosa.

Un matrimonio sfortunato

Ironicamente, il fatto che Cook abbia affermato che Apple "ama possedere le proprie tecnologie primarie" si ricollega al problema che l'azienda ha dovuto affrontare con maggior frequenza nella fase di ricerca di un produttore con il quale sviluppare una partnership per il progetto. 

Nonostante sia considerata una delle aziende più solide al mondo, l'expertise di Apple è principalmente fondato sullo sviluppo tecnologico, non sulla produzione auto. Questo vuol dire che Apple avrà bisogno di un attore che opera nel settore automotive per costruire un veicolo da mettere su strada, ma sembra che i principali produttori siano reticenti a diventare dei semplici fornitori di "hardware" (un po' come fa Foxconn con Tesla), dato che l'auto verrebbe comunque prodotta a marchio Apple. 

Questo sembra essere il motivo principale per il quale le contrattazioni con Hyundai, Kia e Nissan non sono andate a buon fine. Per quanto riguarda Nissan, un recente report del Financial Times riporta quanto segue: "i contatti sono stati brevi e la discussione non è andata a buon fine a causa di discrepanze riguardanti il branding" il che la dice lunga sull'esito dell'accordo tra Apple e il produttore giapponese. 

Gli ultimi commenti di Cook, pur rompendo il silenzio sul progetto, non danno alcuna certezza sul fatto che il progetto sarà realizzato in tempi brevi. 

Il noto analista Ming-Chi Kuo ha recentemente affermato che, date le problematiche scaturite dalle contrattazioni con i produttori, la Apple Car potrebbe arrivare nel 2028 o persino oltre, quindi dovremo aspettare ancora un bel po' prima di vederne una su strada.

Fonte: Digital Trends 

Axel Metz
Senior Staff Writer

Axel is a London-based Senior Staff Writer at TechRadar, reporting on everything from the latest Apple developments to newest movies as part of the site's daily news output. Having previously written for publications including Esquire and FourFourTwo, Axel is well-versed in the applications of technology beyond the desktop, and his coverage extends from general reporting and analysis to in-depth interviews and opinion. 


Axel studied for a degree in English Literature at the University of Warwick before joining TechRadar in 2020, where he then earned an NCTJ qualification as part of the company’s inaugural digital training scheme.