Amazon entra nel settore PC hardware: la risposta sbagliata a un problema serio
Questo dissipatore mi pare di averlo già visto...
Non c'è dubbio, oggi assemblare un buon PC gaming ha un costo elevato.
Un tempo, costruire il proprio PC con l'aiuto di siti specializzati permetteva di risparmiare parecchio rispetto ai pre assemblati, soprattutto negli ultimi anni con i prezzi delle schede video alle stelle.
Per quanto ci riguarda, in sede di recensione abbiamo sempre sostenuto la necessità di componenti per PC più economici; tuttavia l'ingresso di Amazon nel settore hardware non promette niente di buono.
Con il suo dissipatore CPU targato Amazon Basics, la piattaforma e-commerce offre un'alternativa economica ai più costosi dissipatori brandizzati di marchi come Cooler Master, Noctua, Arctic e via dicendo.
Pensare di spendere solo 25€ per un dissipatore è sicuramente un'idea allettante, tuttavia il fatto che Amazon stia dilagando in tutti i settori con dei prodotti brandizzati preoccupa parecchio, soprattutto se si tratta di componenti per PC.
Cerchiamo di capire quali sono i rischi di questa deriva.
Come fa a costare così poco?
Come sottolineato da Tom's Hardware, il dissipatore Amazon Basic è quasi identico al Cooler Master Hyper H410R RGB, che però costa di più.
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I due modelli hanno specifiche simili e guardandoli sembra quasi che Amazon abbia ripreso il design del dissipatore Cooler Master e montato una ventola RGB più lenta del 20% saltando a piè pari la fase di progettazione.
Cooler Master (come altri brand che producono componenti gaming) ha un interesse personale nel fornire componenti di qualità ai sui clienti e mantenere una buona reputazione nel settore, mentre Amazon vuole fare soldi facili su prodotti che vendono bene e non è interessata al settore gaming al di là del denaro che può ricavarne.
Mentre Cooler Master ha svolto il lavoro di progettazione della ventola che Amazon ha poi replicato e, presumibilmente, ha investito denaro per assicurarsi che svolga il lavoro che dichiara di fare, Amazon non ha fatto nulla di simile, si è limitata a ribrandizzare il prodotto.
La piattaforma di Bezos non ha fatto altro che osservare i propri dati di vendita interni rilevando che il prodotto sta vendendo bene sul suo sito e ne ha realizzato una versione più economica, che ora vende a fianco del prodotto originale a un prezzo ridotto. Non è la prima volta che Amazon si comporta così e non sarà nemmeno l'ultima.
Se questo modo di fare dovesse diventare una consuetudine, Amazon potrebbe allargare il campo entrando nel settore dei componenti per PC, come ha fatto con i prodotti per la casa e in altri settori, a danno dei produttori che investono in ricerca e sviluppo per offrire prodotti validi e innovativi.
Perché è meglio tenersi alla larga dalle imitazioni
Chi replica, non sviluppa un'idea o un prodotto originale, ma sta solo riproponendo ciò che qualcun altro ha progettato investendo tempo e denaro.
Tuttavia, più persone acquistano prodotti a marchio Amazon, più i profitti dei produttori originali ne risentono. Sia chiaro, non sto qui a piangere per i mancati guadagni di Cooler Master, ma mi interessa che l'azienda continui a produrre prodotti di qualità, e che piaccia o no, questo costa denaro. Il denaro che Amazon non investirà mai nello sviluppo di un dissipatore per CPU di qualità.
Se tutti comprassero il dissipatore "tarocco" marchiato Amazon, Cooler Master perderebbe una grossa parte dei suoi introiti e sarebbe meno incentivata a produrre un dissipatore migliore.
In questo modo, nel tempo, la qualità dei dissipatori CPU si abbasserebbe in quanto vi sarebbero meno incentivi a investire in una progettazione adeguata, e ci ritroveremo con prodotti mediamente peggiori.
Del resto, chi potrebbe mai incolpare un utente per aver acquistato un prodotto con specifiche simili a un terzo del prezzo?
Serve una risposta netta al problema
Amazon sta facendo quello che sta facendo perché il mercato dei componenti economici per PC va alla grande. I dissipatori per CPU possono essere piuttosto costosi, quindi è logico che Amazon cerchi di trarre profitto da questo mercato inserendosi nel segmento entry level.
La soluzione, in ultima analisi, è che i produttori di componenti colmino queste lacune con offerte economiche di qualità. I prezzi dei componenti aumentano di anno in anno e iniziano a diventare inaccessibili per molti utenti abituati ad assemblare build di fascia medio bassa. Era inevitabile che qualcuno provasse a colmare questa lacuna, ed è davvero un peccato che si tratti di Amazon.
A meno che i produttori di componenti non vogliano subire la concorrenza sleale di Amazon, devono offrire ai clienti un'alternativa valida a un prezzo concorrenziale.
Speriamo che ascoltino questo campanello d'allarme per il bene del settore e, soprattutto, della community.
John (He/Him) is the Components Editor here at TechRadar and he is also a programmer, gamer, activist, and Brooklyn College alum currently living in Brooklyn, NY.
Named by the CTA as a CES 2020 Media Trailblazer for his science and technology reporting, John specializes in all areas of computer science, including industry news, hardware reviews, PC gaming, as well as general science writing and the social impact of the tech industry.
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- Marco SilvestriSenior Editor