5G, la commissione Colao propone di alzare il limite massimo di emissioni dei ripetitori
Il governo accoglierà la proposta?
C'è anche un capitolo dedicato alle nuove tecnologie nel documento redatto dalla commissione incaricata dal governo nazionale di elaborare le linee guide per il rilancio dell'economia italian dopo l'emergenza legata a Covid-19.
Gli esperti guidati dall'ex amministratore delegato di Vodafone, Vittorio Colao, hanno dedicato una parte del progetto Italia 2020-22, anche al 5G con una proposta che sicuramente va in controtendenza con il cauto approccio italiano.
5G al massimo
Come riporta la testata Wired Italia, la commissione Colao propone al governo di alzare il limite massimo di emissione elettromagnetica dei ripetitori 5G. In Italia la sperimentazione al momento ha un tetto massimo di 20 volt/metro contro quello di 61 V/m suggerito dalle linee guida della Commissione internazionale per la protezione delle radiazioni non ionizzanti (Icnirp).
Questo valore si può ritrovare nella sperimentazione di Paesi come Regno Unito, Francia, Spagna e Germania. Anche quegli stati che però hanno deciso di restare ben al di sotto della soglia raccomandata come Belgio e Grecia lo hanno fatto senza avere l'approccio iper-cauto dell'Italia mantenendosi sui 31 e 47 V/m rispettivamente.
Tra le altre proposte in termini di tecnologia ci sono anche quelle che riguardano il piano per la banda ultralarga con la commissione che raccomanda “un fornitore unico” che si occupi delle infrastrutture affidandole alle compagnie telefoniche. Inoltre si invita il governo a valutare l'introduzione di un voucher per le famiglie con redditi bassi per attivare abbonamenti in fibra.
Cosa deciderà il governo nazionale?
Come suggeriscono i vari retroscena riportati dai quotidiani nazionali, dopo l'investitura il governo nazionale non sarebbe più così convinto di voler condurre in porto il piano Colao.
In particolare sul tema del 5G, il principale partito di governo, ovvero il Movimento 5 Stelle è diviso al proprio interno su quale posizione tenere in merito dato che una parte (anche della compagine governativa) si è espressa a favore di questa tecnologia, mentre altri esponenti politici hanno costantemente invitato alla cautela. Un argomento sicuramente spinoso per i 5 Stelle, soprattutto dal punto di vista elettorale.
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Fonte: Wired Italia