OnePlus non è OnePlus: addio slider notifiche, addio identità
OnePlus dice addio all'interruttore per silenziare
L'ormai imminente OnePlus 10T non avrà l'ormai classico interruttore per silenziare il telefono. Un dettaglio che aveva introdotto Apple, facendone un segno identificativo degli iPhone, e che per anni è stato un "marchio di fabbrica" degli smartphone OnePlus.
A quanto pare però questo piccolo particolare deve cedere spazio ad alcune tecnologie: siccome lo spazio all'interno di un telefono non è infinito, e siccome nessuno vuole uno smartphone enorme e brutto, bisogna togliere qualcosa.
Comprensibile, ma è un peccato. In molti amano quell'interruttore, e sono sicuro che esistono almeno alcune persone che hanno preferito questi smartphone proprio perché c'era lo slider. O almeno anche per quello.
E infatti il forum di OnePlus si è subito riempito di risposte seccate da parte dei fan, alcuni dei quali accusano l'azienda di voler eliminare l'unicità dei dispositivi. Altri fanno dell'ironia sullo slogan di OnePlus, quel "Never Settle" che significa non accontentarsi, non adattarsi, e invece qui si scende a compromessi.
Sicuramente quegli stessi fan potrebbero poi amare lo smartphone, quando lo vedranno, ma è senz'altro vero che l'unicità di OnePlus è in discussione da parecchio. La fusione con Oppo doveva preservare l'indipendenza del marchio, ma in verità ogni giorno che passa gli smartphone OnePlus sembrano degli Oppo rimarchiati.
Per ora OxygenOS ha ancora una sua identità, ma appunto è un "per ora". Prima o poi, probabilmente, gli smartphone OnePlus "capitoleranno" e avranno Color OS, la UI Android di Oppo. È più una questione di "quando" che di "se".
Già, peccato che per un progetto come OnePlus avere un'identità unica e riconoscibile è l'unico valore. I telefoni, ammettiamolo, sono telefoni ordinari: carini, funzionano bene, ma non è che ci siano ragioni per preferirli rispetto ad altri. Anzi, a ben vedere, negli ultimi anni hanno alzato i prezzi diventando sempre meno appetibili.
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Sono nati come prodotti come ottime specifiche e prezzo basso, con quel sistema a inviti che ti faceva sentire parte di qualcosa. E c'era un sistema operativo sviluppato "dal basso", e un team che sembrava davvero ascoltare la community.
E hanno sviluppato una comunità di fan meravigliosa, che sostiene l'azienda e ne compra i prodotti. Sono persone che li difendono, nei commenti sotto agli articoli in giro per il web, e aiutano a costruire qualcosa di intangibile ma di prezioso.
Ed è qui che OnePlus/Oppo potrebbe scontrarsi con un problema irrisolvibile. Non è tanto togliere lo slider per il volume, e "tradire" la comunità che ti sostiene. Puoi farlo in ogni momento e uscirne bene, ma nel caso di OnePlus si ha l'impressione che senza fan non ci sia proprio nulla di cui parlare.
Così, OnePlus 10T potrebbe senz'altro avere tutte le carte in regole per entrare nella lista dei migliori smartphone. Ma se il prezzo da pagare è perdere tutto ciò che rende OnePlus quello che è, siamo sicuri che ne valga la pena?
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.
- Tom BedfordContributor