Come scegliere un purificatore d'aria

Purificatore d'aria
(Immagine:: Levolt)

La scelta del purificatore d’aria da mettere in casa o in ufficio può essere complessa per via della moltitudine di dispositivi presenti sul mercato. Sebbene molti de migliori purificatori d'aria siano convenienti in termini di rapporto qualità/prezzo, ogni tipologia presenta le proprie peculiarità e ed è stata progettata per far fronte a diversi tipi di sostanze.

Allo stesso modo, un purificatore d’aria appartenente ad una delle categorie che vedremo in seguito può essere sfruttato in maniere diverse, come mostrano efficacemente i purificatori meccanici che operano a seconda del filtro utilizzato. In questo caso, nella scelta rientra anche il costo di mantenimento comportato dal ricambio del filtro.

Diventa dunque importante conoscere lo scopo di ogni tipologia di purificatore.

Quali tipologie di purificatore d’aria esistono?

Per elencare le varie tipologie di purificatori d’aria, sfrutteremo come punto di partenza le sostanze di cui si dovranno liberare. Primo tra tutti, il particolato che designa le sostanze solide (per esempio i metalli) presenti nell’aria e può essere altamente cancerogeno. Trattandosi di sostanze solide, per quanto microscopiche, un purificatore d’aria a filtraggio meccanico che aspira l’aria tramite ventole, per passarla a setaccio dal filtro, può rivelarsi la scelta migliore.

Poi c’è l’inquinamento, il fumo e tutte le manifestazioni gassose dei vari agenti che vogliamo depurare. Qui entrano in gioco i purificatori d’aria ad ossidazione catalitica che, sempre partendo dall’aspirazione dell’aria ambientale, aggrediscono gli agenti con una combinazione di raggi ultravioletti e biossido di titanio. L’aria che fuoriesce dal purificatore conterrà solo molecole d’acqua poiché le cellule contaminate sono state distrutte.

Se, invece, vogliano sfruttare un purificatore meccanico per questo scopo, sarà necessario dotarsi di un filtro ai carboni attivi che ha il preciso scopo di depurare l’aria dagli odori, fumo e sostanze gassose in generale.

Quanto è utile un purificatore d'aria?

Dopo aver descritto tipologie e scopi, la scelta diventa più facile, ma deve comunque essere completata da alcune considerazioni. Per quanto possano essere dei dispositivi performanti e, in alcuni casi, economici, non è detto che sia necessario averne uno in casa.

Una delle principali utilità è quella di depurare l’aria da potenziali pollini e polveri, consentendo di abitare anche a chi soffre di allergia in un ambiente esposto a questo rischio. Inoltre, l’efficacia dei purificatori d’aria per quanto riguarda questo utilizzo si attesta intorno al 99% garantendone l’affidabilità e l’utilità anche in un luogo di lavoro.

Gli usi sono vari e ricoprono anche i casi più ordinari, come una finestra che sporge su una via trafficata. Appunto per questa serie di motivi, non sempre potrebbe servire un purificatore e la scelta può essere facile se dipende solo dalla necessità di purificare o meno l’aria, invece che dagli agenti che si vogliono eliminare.

Dove posizionare un purificatore d'aria?

Ultima ma non meno importante è la posizione del purificatore d’aria nello spazio a cui è destinato. Indipendentemente dalla posizione scelta, è bene assicurarsi innanzitutto che lo spazio intorno al dispositivo sia libero e che non sia schiacciato contro pareti o in posizioni dove rischia di prendere troppa polvere.

Gli altri due criteri importanti, l’altezza e l’effettiva posizione rispetto all’ambiente, possono talvolta essere contrastanti. In termini di altezza l’opzione migliore sarebbe quella di posizionarlo in alto in modo che si trovi al posto giusto quando si tratta di sostanze come il fumo, mentre la posizione rispetto alla stanza dovrebbe essere il più centrale possibile. Non sarà sempre facile accomodare questi due suggerimenti, a meno che non lo si voglia mettere sul lampadario, ma la scelta, dipendendo dalla praticità, sarà abbastanza immediata. 

Per concludere, due consigli su dove non posizionarlo: vicino alle fonti di calore e nelle stanze particolarmente umide (cantina) perché si rischia di accelerare l’usura dei filtri.