Depuratore d’aria, come funziona, quanto costa, a cosa serve
La popolarità dei depuratori d'aria continua a crescere, come funzionano e quanto costano?
Ultimamente i depuratori d’aria stanno diventando di uso comune per svariate ragioni. Innanzitutto, potrebbero fare molto comodo a chi vive in una grande città, dove i tassi di inquinamento possono raggiungere livelli decisamente elevati oppure ricambiare l’aria in un piccolo ufficio un cui, magari durante una stagione come la primavera, dove ci sono molti pollini presenti nell’aria, non si possono aprire troppo le finestre per via delle reazioni allergiche.
In altre parole, il depuratore d'aria serve in tutte quelle situazioni dove si è al chiuso, e dove aprire le finestre per "cambiare aria" non è una buona idea.
Oltre agli utilizzi specifici appena menzionati, un depuratore d’aria può rivelarsi la scelta ottimale per rendere più abitabile qualsiasi ambiente. Per esempio, se si volesse creare uno spazio per lavorare o qualsiasi altra cosa in una stanza poco o per niente ventilata, il purificatore d’aria potrà renderla più salutare permettendo di trascorrerci molte ore senza ammalarsi.
Come funziona un depuratore d'aria?
Il funzionamento di un depuratore d’aria è semplice e si basa, come altri sistemi utilizzati per purificare, sul filtraggio. Nella forma di un normale elettrodomestico, il depuratore agisce aspirando l’aria circostante per immetterla successivamente nell’ambiente priva di pollini, polveri o altre sostanze.
Questa è la base, ma i depuratori differiscono in funzionamento a seconda del meccanismo che si occupa del filtraggio. Un depuratore d’aria a filtraggio meccanico utilizza delle normali ventole per aspirare l’aria che viene poi “passata a setaccio” dal filtro. Tra i filtri più comuni e conosciuti, c’è il modello noto come filtro HEPA, costituito da maglie di microfibre separate da alluminio.
Diversamente, i depuratori d’aria molecolari sono dispositivi più completi che non solo si occupano di smantellare i virus tramite agenti chimici, ma risultano eccellenti quando si tratta di eliminare i cattivi odori. In particolare, tra queste tipologie troviamo i depuratori ultravioletti che, tramite i raggi UV, effettuano la disinfestazione dell’aria.
Per riassumere, un sistema meccanico attira e trattiene le particelle dannose, mentre uno molecolare le aggredisce. Attualmente, il metodo per filtraggio risulta essere ancora quello più sicuro, ma la continua innovazione sta portando i sistemi alternativi alla stessa qualità ed efficacia.
Quanto costa un depuratore d'aria?
Un depuratore d’aria per la casa o un piccolo ufficio ha un prezzo piuttosto accessibile che può variare dai 100 ai circa 400/500 euro. Esistono anche modelli più costosi che superano tranquillamente i 1000 euro, ma si rivolgono ad un uso professionale o, per meglio dire, ad un uso mirato alla purificazione da determinate sostanze che difficilmente avrete in casa.
Un buon modello con un costo accessibile e discrete caratteristiche, con una più che sufficiente qualità nella purificazione dell’ambiente è l’Intense Pure Air XL Connect di Rowenta, un depuratore d’aria a filtraggio con interessanti modalità che lo rendono meno rumoroso e quindi utilizzabile anche di notte o se si hanno bambini piccoli.
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Per i purificatori molecolari occorre spendere leggermente di più, ma sono dispositivi decisamente più compatti. Con un investimento poco superiore a quello del modello precedente ci si può portare a casa il modello Pure Hot+Cool di Dyson che, oltra a fare da purificatore, può essere impostato come ventilatore e termoventilatore.
Quanto consuma un depuratore d'aria?
Il consumo energetico di un purificatore d’aria varia in base alle dimensioni, a quanto viene utilizzato e alla sua potenza in Watt. Il massimo tempo di utilizzo che se ne può fare è quello di tenerlo accesso 24 ore su 24 e sette giorni su sette in modo da avere un ricambio d’aria continuo, ma difficilmente avrete davvero bisogno di usarlo così intensamente.
Generalmente, si potrebbe sfruttare il depuratore quando ci si vuole liberare di odori insistenti, come quello del pesce, o si abita a ridosso di una via trafficata che in alcune ore del giorno potrebbe rendere l’aria più inquinata.
In questi ultimi scenari, il depuratore va accesso solo per un tempo sufficiente a liberarsi del problema e i suoi consumi sono bassi. Infine, anche nel caso lo si tenesse sempre attivo, un buon depuratore d’aria consuma quanto un frigorifero di medie dimensioni.