Windows 11 è sempre più popolare tra i videogiocatori, ma non tra gli utenti comuni
Perchè tanta differenza?
I PC gamer continuano a preferire Windows 11 rispetto agli utenti comuni che, ancora oggi, usano in gran parte Windows 10.
A confermarlo sono due fonti: la prima è il consueto sondaggio sull'hardware di Steam relativo al mese di giugno, un report mensile compilato da Valve che raccoglie le specifiche dei PC utilizzati sulla piattaforma. A questo si aggiungono i dati di giugno di Statcounter che rappresentano gli utenti comuni, o più in generale un pubblico non videoludico.
Diamo uno sguardo ai dati:
Secondo i numeri forniti da Steam, a giugno il 35,75% dei giocatori utilizzava Windows 11, un aumento dell'1,76% rispetto al mese precedente. In effetti, a maggio Windows 11 ha guadagnato lo 0,6%, mentre ad aprile ha fatto un balzo dell'11% (anche se questa cifra rappresenta un'anomalia dovuta a un importante modifica nel target del sondaggio).
Tuttavia, si può notare che la tendenza è quella di una crescita costante e, togliendo dall'equazione il già citato problema dell'11%, si può notare che marzo e aprile gli utenti Windows 11 sono aumentati di poco più di un punto percentuale (combinati, entrambi i mesi hanno registrato un guadagno simile a quello di maggio).
Passando ai dati degli utenti comuni analizzati da Statcounter , Windows 11 si trova al 23,91% con un aumento di circa un punto percentuale rispetto al mese di maggio. Come abbiamo riportato, il mese scorso Windows 11 era sceso dal 23,11% al 22,95%. Quindi, in realtà, negli ultimi tre mesi l'aumento è stato di uno striminzito 0,82% (rispetto al 2,36% registrato da Steam).
Analisi: Microsoft punta tutto su Copilot per far breccia tra gli utenti comuni?
È chiaro che negli ultimi mesi la situazione di Windows 11 è stata piuttosto incerta in termini di crescita generale rispetto alla sua diffusione in ambito gaming, dove il sistema operativo continua a diffondersi esponenzialmente.
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A conti fatti la differenza in termini di adozione dell'OS tra utenti comuni e videogiocatori si attesta sul 50%, il che fa ben capire quanto il sistema operativo Microsoft piaccia ai gamer ma non riesca ancora a convincere molti utenti Windows 10.
Microsoft non sarà certo contenta del fatto che poco meno di un quarto del pubblico informatico è passato a Windows 11. Ricordiamo che il sistema operativo non ha ancora compiuto due anni e, nello stesso periodo, Windows 10 aveva conquistato una quota di mercato del 36% (secondo Statcounter) tra gli utenti comuni. (Che, curiosamente, corrisponde al livello raggiunto ora dai giocatori per Windows 11).
Cosa può fare Microsoft al riguardo? Innanzitutto concentrarsi sulla correzione dei bug, poiché le segnalazioni di problemi come la scarsa velocità dell'unità SSD, che da marzo colpisce alcuni utenti di Windows 11, stanno scoraggiando molti potenziali utenti. L'altro punto che salta subito all'occhio è l'implementazione di alcune funzionalità che sono state eliminate in Windows 11 (funzionalità utili come il "non combinare mai" della barra delle applicazioni, che tuttavia dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno).
Riteniamo che Microsoft abbia in mente altre funzionalità più sontuose per attirare l'utente medio a fare il salto a Windows 11: la principale è Windows Copilot, l'assistente AI che verrà integrato direttamente sul desktop. Copilot è già in fase di test (build di anteprima del canale Dev), anche se per ora si tratta di una versione embrionale dell'assistente.
Naturalmente, l'altro punto dolente di Windows 11 è che ha requisiti hardware più severi rispetto a Windows 10 e non tutti i PC sono in grado di soddisfarli, quindi alcuni utenti dovranno investire in un nuovo PC prima di potervi accedere. Del resto gran parte dei nuovi PC e portatili vengono venduti con Windows 11, quindi è solo questione di tempo prima che l'ultimo OS Microsoft si diffonda maggiormente tra gli utenti comuni. Per ora, vuoi per il fatto che il gamer medio ha un PC più performante, vuoi per le funzioni dedicate, Windows 11 sembra essere il sistema operativo preferito dai videogiocatori, più che dall'utente medio.
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.