HP sfida il futuro: l’intelligenza artificiale può davvero migliorare la tua vita?
Le affermazioni colpiscono nel segno?
HP ha organizzato l'evento HP Imagine 2024, durante il quale sono state presentate le nuove tecnologie e i dispositivi basati sull'intelligenza artificiale che saranno lanciati nel 2024 e nel 2025. Sebbene vi sia stata un'ampia sovrapposizione di argomenti tra questo evento e quello organizzato da HP nel luglio 2024, sono emerse anche alcune nuove sorprese.
Due di queste includono l'annuncio dell'OmniBook Ultra Flip - un portatile AI 2-in-1 dall'aspetto imponente e leggero, costruito per essere flessibile - e dell'EliteBook X, che viene definito il PC AI "più potente" e dotato delle "migliori prestazioni AI", come dichiarato da HP nella sua presentazione.
Altri strumenti menzionati sono, ad esempio, l'HP Print AI, che si abbinerà alle stampanti HP di prossima uscita, Perfect Output (che aiuta nella formattazione della stampa), Cyberlink, HP Gen AI Lab, HP Wolf Security e una nuova app HP che collega tutti i dispositivi dell'azienda.
L'evento è stato caratterizzato da un tema comune: i lavoratori non hanno un rapporto sano con le proprie mansioni. Per dimostrarlo, HP ha condotto una ricerca su queste affermazioni che ha presentato tramite infografiche. Secondo la ricerca di HP, solo il 27% dei lavoratori è soddisfatto del proprio spazio di lavoro.
Il nesso è che l'IA è la chiave per sbloccare un rapporto migliore con il lavoro; ad esempio, il numero di persone che utilizzeranno l'IA è salito al 66% nel 2024, rispetto al 38% dello scorso anno, e coloro che hanno effettuato il passaggio vedono un massiccio aumento della soddisfazione lavorativa, mentre coloro che evitano di utilizzarla sono meno soddisfatti e più timorosi della tecnologia.
Le persone, infatti, svolgono meglio il proprio lavoro con l'IA, come dimostra il punteggio del Work Relationship Index per la conoscenza. I lavoratori che utilizzano l'IA hanno ottenuto 11 punti in più rispetto a quelli che non la utilizzano. Questi punti sono stati messi in evidenza da HP, che quindi può sfruttare al meglio questo aspetto.
Sembra che HP stia lavorando per dissipare molte di queste preoccupazioni, concentrandosi maggiormente su come l'IA sia uno strumento di collaborazione e di aiuto piuttosto che un sostituto delle persone. La scelta di poter utilizzare l'IA a livello locale è enorme, in quanto significa che HP e le aziende di chatbot IA non sono in grado di addestrare i loro modelli sui dati dell'utente. Anche la sicurezza, la privacy e la protezione sembrano essere le principali preoccupazioni di HP, che le affronta con la sua difesa contro il malware nell'ambito del già citato Wolf Security, messo a disposizione dei consumatori con gli ultimi laptop.
C'è anche HP Gen AI Lab, una funzione che impedisce le "allucinazioni" nei set di dati di IA. Le allucinazioni sono informazioni errate o fuorvianti generate da un sistema di IA, che si verificano quando i modelli di IA commettono errori basati su dati di formazione insufficienti, ipotesi errate o dati distorti.
Un'altra grande preoccupazione è la sostenibilità, ovvero la quantità di energia che l'IA consuma ogni volta che elabora una query. Questo argomento non è stato affrontato più di tanto, ma è stato toccato durante un incontro con i media con diversi rappresentanti di HP. In sostanza, l'azienda ritiene che, poiché la NPU gestisce la maggior parte del carico di lavoro nell'uso dell'intelligenza artificiale, il consumo di energia della GPU e della CPU diminuisce, rendendo i portatili più efficienti e sostenibili dal punto di vista energetico.
È stato anche detto che molte di queste aziende con postazioni di lavoro hanno già in vigore standard di consumo energetico molto severi, soprattutto a causa dei limiti di energia che un magazzino può utilizzare. Questo naturalmente non affronta la realtà molto concreta che, nonostante queste restrizioni, l'IA sta ancora prosciugando le risorse naturali a un ritmo allarmante.
HP ha inoltre affermato che entro il 2025 dovrebbe essere al 100% priva di plastica monouso nelle confezioni dei suoi prodotti e che finora ha utilizzato almeno un miliardo di tonnellate di plastica recuperata dagli oceani, reti da pesca recuperate e olio da cucina usato per fabbricare i suoi prodotti. Interrogata, HP ha dichiarato che anche i suoi partner sono sottoposti a un processo di onboarding in cui devono soddisfare requisiti rigorosi per poter collaborare con l'azienda.
L'aspetto più affascinante è che l'IA, come al solito, viene usata in modo intercambiabile tra strumenti utili nella vita quotidiana ed evoluzioni e la più recente IA generativa, che ha raggiunto una popolarità vertiginosa ed è molto più controversa.
Tuttavia, sembra che HP si stia impegnando e abbia fatto progressi significativi nei vari punti controversi dell'IA, tra cui la sostenibilità, la sicurezza, le allucinazioni dei dati, l'integrità e l'uso nella vita quotidiana. Rispetto ad altre aziende, c'è uno sforzo reale e misurato per garantire che le sue politiche e pratiche di IA siano il più possibile etiche (nel quadro del capitalismo) e tali sforzi hanno avuto risultati tangibili.
Come mi è stato detto da HP, "Il nostro meglio non è abbastanza" quando si tratta di apportare cambiamenti reali che hanno un impatto sul futuro del nostro mondo. Detto questo, speriamo che i migliori sforzi di HP siano sufficienti anni dopo. Qualsiasi cosa che non sia sufficiente potrebbe avere conseguenze terribili per tutti noi.
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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.