TechRadar Verdetto
Gli INZONE Buds di Sony sono un paio di auricolari gaming dal suono fantastico, compatibili con PS5, dispositivi mobili e PC. I punti di forza sono un profilo audio dettagliato, una durata della batteria stellare e una cancellazione del rumore attiva tra le migliori che abbiamo mai sentito in un paio di cuffie da gioco. Tuttavia, alcune carenze e un prezzo alto li rendono meno desiderabili.
Pro
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Ottima cancellazione attiva del rumore
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Eccellente qualità audio complessiva
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Batteria di lunga durata
Contro
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La connettività Bluetooth può essere inaffidabile
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La riproduzione dei bassi non è delle migliori
Perché puoi fidarti di TechRadar
Gli INZONE Buds di Sony per PlayStation 5, dispositivi mobili e PC sono un auricolari gaming davvero impressionanti che superano la concorrenza sotto diversi aspetti. È chiaro che Sony voleva che i suoi nuovi auricolari gaming fossero i migliori della categoria, e in molti ambiti ci è riuscita. Un successo che era almeno in parte prevedibile, visto che questo modello è basato sui Sony WF-1000XM3, che qualche anno fa erano i migliori auricolari sul mercato.
Il design degli auricolari è assolutamente perfetto, con una qualità costruttiva eccellente e controlli touch intuitivi. Ma le cose migliorano ulteriormente quando si tratta delle prestazioni audio complessive degli INZONE Buds. Presentando un audio ricco di dettagli, potenziato da un'ampia gamma dinamica e dal supporto per l'audio spaziale (Sony 360 Reality Audio) sono eccellenti per ascoltare musica, e hanno anche un “tocco in più” che li rende ottimi per il gaming su PC e PS5.
Proprio con i giochi, però, abbiamo notato suoni bassi un po’ confusi, sporchi in un certo senso. Inoltre il microfono è meno che perfetto, e qualche volta ha ostacolato la chat vocale nei giochi.
Prezzo e disponibilità
Gli auricolari INZONE di Sony costano di listino €149 ma al momento non sono disponibili.
Tra i possibili concorrenti, vale la pena citare i Razer Hammerhead Hyperspeed e gli EPOS GTW 270 Hybrid, che costano €150 e €100, rispettivamente.
Design e caratteristiche
Fuori dalla confezione, i Sony INZONE Buds sono contenuti in una custodia di ricarica robusta ma piuttosto essenziale. Questa presenta un pulsante di accoppiamento, una porta USB-C sul retro per la ricarica e un unico LED sulla parte anteriore che segnala la presenza di batteria e accoppiamento. Aprendo la custodia con chiusura magnetica, si scoprono gli INZONE Buds e il dongle USB-C da 2,4 GHz incluso, incastrato tra di esse in uno spazio dedicato. La confezione comprende anche sei punte aggiuntive di varie dimensioni e un cavo USB-C per la ricarica.
La base piatta della custodia consente di appoggiarla facilmente su qualsiasi superficie piana; ma è una custodia relativamente grande, non la più comoda e tascabile che abbiamo provato.
Gli INZONE Buds sono realizzati con maestria: sia che si opti per il colore bianco che per quello nero, il design è semplice ma di classe, elegante e discreto allo stesso tempo.
I lati degli INZONE Buds rivolti verso l'orecchio sono contrassegnati con le indicazioni per l'orecchio destro e sinistro. Sollevandoli dalla custodia e inserendoli nelle orecchie, si sentirà un breve ma udibile tintinnio che ci farà capire che sono accesi. Una voce vi comunicherà anche la modalità in cui si trovano le cuffie: Bluetooth o Wi-Fi. La seconda modalità è quella da preferire per il gaming su PC o console, perché elimina eventuali latenze dovute al Bluetooth.
Uno degli aspetti migliori degli auricolari INZONE di Sony è l'elevato livello di comfort e il design antiscivolo. Durante le sessioni di ascolto più lunghe, non ho mai avuto la sensazione di dover regolare gli auricolari, né che si scaldassero o iniziassero a irritare le orecchie. Questo ha permesso un'eccellente esperienza di ascolto. Comodi e non invasivi, i Sony INZONE potrebbero essere interessanti anche per quelle persone che sentono fastidio usando gli auricolari. Ma se è il vostro caso il consiglio è sempre quello di fare qualche prova.
Infine, il dongle USB-C in dotazione è dotato di un interruttore con due impostazioni che separano l'uso della PS5 e del cellulare da quello del PC. Un LED bianco sulla base indica che è acceso e c'è un pratico pulsante di reset per riportare le impostazioni all'opzione di ricetrasmissione USB predefinita.
Prestazioni e durata della batteria
I Sony INZONE Buds offrono un'esperienza di ascolto di ottimo livello, sicuramente adeguata al loro prezzo. La musica e le voci sono riprodotte con chiarezza e ricchezza di dettagli. Se la sono cavata alla grande con la musica elettronica, in particolare, o con performance vocali particolarmente potenti.
Abbiamo trovato particolarmente bello per i brani guidati da strumenti elettronici o da potenti performance vocali. I livelli EDM di Cyber Space di Sonic Frontiers hanno avuto un suono particolarmente incisivo, mentre in Final Fantasy 14 Online la voce di Amanda Achen ha contribuito a rendere particolarmente incisivi brani come Flow e Return to Oblivion. Grazie a questo forte registro vocale, gli auricolari sono eccellenti anche per i podcast e gli audiolibri.
Purtoppo con i bassi non non sono altrettanto valido: i suoni infatti risultano un po’ confusi e i dettagli scarseggiano. Non si tratta di una cosa atroce, ma giocando a Gran Turismo 7 gli effetti sonori, come il rumore dei motori e delle gomme sull’asfalto, risultano meno convincenti. Quando ci sono molti suoni in scena - come ci è capitato con Final Fantasy 14 Online - il risultato sonoro può essere parecchio caotico.
Su PS5, le cuffie INZONE sono aiutate dal supporto per l'audio 3D, sia esso il Tempest 3D di Sony o il Dolby Atmos, recentemente aggiunto alla console della casa giapponese. Sebbene queste modalità abbiano contribuito a elevare in qualche modo la scena sonora, non sono paragonabili all'effetto di trasformazione offerto da alcune delle migliori cuffie per PS5 o delle migliori cuffie da gioco wireless in circolazione, come le SteelSeries Arctis 9 o le Sony INZONE H9.
L'esperienza audio spaziale è leggermente migliorata su PC, dove è possibile scaricare l'app INZONE Hub per un maggior grado di personalizzazione. Tuttavia, il processo di configurazione è un po’ macchinoso, in quanto è necessario fotografare fisicamente il proprio orecchio per consentire al software di generare il profilo audio più adatto alle proprie esigenze. Purtroppo il gioco non vale la candela, perché una volta fatto tutto questo sforzo l'audio spaziale fornito non è ricco e dinamico come quello di una cuffia da gioco tradizionale con driver più grandi.
Non è che i Sony INZONE Buds abbiano un problema particolare da questo punto di vista; è che semplicemente delle cuffie over-hear suonano meglio, per un fatto di design fisica di base. Alcuni giocatori magari troveranno più comodi gli auricolari, e allora il prodotto Sony è eccellente, ma per tutti gli altri le “vecchie” cuffie sono ancora meglio.
Vale la pena sottolineare che abbiamo avuto qualche problema di Bluetooth, in particolare passando dal BT al Wi-Fi e viceversa. In più di un’occasione infatti è stato necessario resettare il dongle per ripristinare correttamente la connessione. Vale anche la pena di notare che gli auricolari utilizzano il Bluetooth LE (Low Energy), quindi la connettività non funziona con dispositivi come la Nintendo Switch o i vecchi dispositivi Android e iOS.
Gli auricolari sono dotati anche di un microfono integrato: va bene per le telefonate in generale, ma non sono l’ideale per quanto riguarda la chat vocale nei giochi. Gli altri giocatori sentivano la nostra voce troppo bassa, anche dopo aver usato le impostazioni disponibili per compensare. Funzionano, ma c’è il rischio che nei momenti più intensi vorrete usare un headset gaming tradizionale, con un microfono più performante.
Gli INZONE Buds convincono per la durata della batteria. Usando la connessione Wi-Fi, infatti, una sola carica può bastare per ben 12 ore, che è davvero tantissimo e sicuramente più che sufficiente per praticamente tutti gli scenari possibili. La custodia di ricarica fornisce inoltre altre 24 ore di batteria prima di dover essere ricaricata.
Dunque, potrebbero passare molti giorni, settimane persino, prima di dover mettere mano al caricatore. Di conseguenza, che non ci sia la ricarica wireless non è affatto un problema.
Sony INZONE Buds, ne vale la pena?
Gli auricolari INZONE di Sony sono senza dubbio tra i migliori auricolari gaming in circolazione - ma d’altra parte non è una categoria con molti concorrenti. L’audio è impressionante, sebbene i bassi non siano sempre convincenti e a volte un po’ confusi. La musica si sente piuttosto bene mentre l’audio dei giochi è solo da sufficienza. Anche il microfono potrebbe non soddisfare tutti. In generale, non possono sostituire un headset gaming vero e proprio, cosa che si può dire di tutti gli auricolari “gaming” che potete trovare in commercio.
Ragioni per comprare
- Portabilità e praticità: i Sony INZONE vanno bene per giocare e anche per uscire di casa. Una combinazione che può fare la differenza.
- Buona qualità musicale: la musica si sente molto bene e la cancellazione del rumore è di buon livello. Nella loro fascia di prezzo, sono fantastici.
- Grande autonomia: la batteria dei Sony INZONE Buds dura davvero tantissimo, e quindi non dovrete caricarli quasi mai.
Ragioni per NON comprare
- Bassi poco precisi. I bassi non suonano benissimo. Lo si nota nella musica ma ci si può convivere, mentre con i giochi in certi momenti può risultare sgradevole
- Microfono non ideale. La nostra voce è sempre risultata un po’ bassa. Non tanto da compromettere le chiamate telefoniche, ma abbastanza da rendere meno divertente il gaming.
- Ti interessa più la musica. Chi cerca dei buoni auricolari solo per ascoltare musica, magari con ANC, potrebbe trovarsi meglio con altri prodotti. Questi sono pensati per il gaming e chiedono qualche compromesso.
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.