Addio burn-in: questa nuova tecnologia renderà gli OLED immortali

The LG C3 OLED TV displaying a blue home screen.
(Immagine:: LG)

Se possedete uno dei migliori televisori OLED, il burn-in potrebbe essere una preoccupazione costante. Tuttavia, presto potrebbe esserci una panacea a questo problema. 

Infatti, l'Università di Cambridge (grazie a una ricerca pubblicata su Nature) ha progettato emettitori blu a banda ultra stretta che evitano l'indesiderata corrente di trasferimento di energia emessa dagli OLED blu che può portare al burn-in. 

In parole povere, gli OLED blu, che sono componenti fondamentali dei display RGB, sono problematici per la longevità dei TV OLED a causa della loro costruzione e del fatto che sono i meno stabili tra i subpixel. Il trasferimento di energia da un componente sensibilizzatore a un modulo emettitore può influire sull'efficienza e sulla stabilità di un OLED blu, con il rischio di invecchiamento dell'OLED e di burn-in del pannello. 

Tuttavia, utilizzando diodi che emettono una luce blu lungo lo spettro a banda stretta, con un nucleo emissivo isolato con cinghie di alchilene, è possibile produrre OLED blu in grado di sopprimere il trasferimento indesiderato di energia, migliorando l'efficienza e la stabilità. Inoltre, utilizzando questa tecnica, è possibile aggirare la necessità di un componente sensibilizzatore con una matrice ad alto gap energetico (utilizzato per limitare il trasferimento di energia dal sensibilizzatore al modulo emettitore). 

In breve, questo potrebbe portare a pannelli OLED che hanno una durata di vita più lunga, sono più resistenti al burn-in e richiedono una fabbricazione meno complessa. Inoltre, eliminando il trasferimento indesiderato di energia, si potrebbero ottenere display OLED che consumano meno energia e quindi TV, telefoni e tablet con schermi più efficienti dal punto di vista energetico.

Naturalmente, questi nuovi OLED blu sono ancora in fase di ricerca e dovrebbero essere incorporati nella futura produzione di pannelli OLED. Ma il potenziale per portare sul mercato televisori OLED resistenti alla ritenzione a schermo delle immagini è notevole.

Per quel che vale, io uso sia un TV OLED LG C1 che il monitor Alienware AW3423DWF con pannello QD-OLED, che non hanno mostrato alcun segno di bruciatura. Tuttavia, questi monitor sono dotati di funzioni intelligenti che aiutano a gestire il refresh dei pixel e il burn-in, mentre display meno avanzati potrebbero non essere così robusti.

La continua ricerca sulla longevità e sull'efficienza degli OLED è comunque un fatto positivo, anche se ci vorrà molto tempo prima che le scoperte arrivino al mercato dei televisori di consumo. Dopotutto, anche di fronte ai display mini-LED, non sembra che gli schermi OLED siano destinati a scomparire presto.

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Roland Moore-Colyer is Managing Editor at TechRadar with a focus on phones and tablets, but a general interest in all things tech, especially those with a good story behind them. He can also be found writing about games, computers, and cars when the occasion arrives, and supports with the day-to-day running of TechRadar. When not at his desk Roland can be found wandering around London, often with a look of curiosity on his face and a nose for food markets.