Netflix si prepara ad aumentare nuovamente i prezzi
L'aumento dei prezzi dovrebbe iniziare prima negli Stati Uniti e in Canada
Sembra che Netflix sia seriamente intenzionata ad aumentare nuovamente il costo del suo servizio di streaming.
Stando a un report del The Wall Street Journal (WSJ) l'azienda sta "discutendo l'aumento dei prezzi in diversi mercati a livello globale" che inizialmente dovrebbe interessare Stati Uniti e Canada.
Non conosciamo l'entità dell'aumento, né ne quando inizierà esattamente. Netflix sta mantenendo il riserbo e ha già rifiutato diverse richieste di informazioni da parte dei media. Tuttavia, il WSJ afferma che la piattaforma di streaming prevede di aumentare i costi "qualche mese dopo la fine dello sciopero degli attori di Hollywood".
Aumento imminente
Al momento in cui scriviamo, la SAG-AFTRA (Screen Actors Guild - American Federation of Television and Radio Artists) è ancora in sciopero, anche se potrebbe finire presto. Di recente gli scioperanti hanno avuto un incontro con i quattro maggiori studios di Hollywood per trovare un accordo. Supponendo che la protesta finisca in tempi brevi, l'aumento dei prezzi di Netflix potrebbe avvenire all'inizio del 2024.
Nell'ultimo anno e mezzo circa, Netflix ha messo in atto diverse strategie mirate all'aumento dei prezzi. Tutto è iniziato nel marzo del 2022, quando la piattaforma streaming ha aumentato i prezzi per tutti i suoi livelli di abbonamento. In seguito abbiamo assistito all'implementazione del livello "ad-supported" e del controverso giro di vite sulla condivisione delle password. Infine il piano Basic è stato completamente rimosso in alcuni Paesi.
Quest'ultimo potrebbe essere considerato un secondo aumento, in quanto ha costretto gli utenti a scegliere tra il più costoso livello Standard o l'abbonamento ad-supported.
Analisi: La prossima scommessa
La domanda è: come mai Netflix sta pensando di aumentare ulteriormente i prezzi sul finire dello sciopero?
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È possibile che la società volesse già attuare un altro aumento, ma non sia riuscita a trovare una buona ragione per giustificarlo. Una teoria che abbiamo visto circolare online sostiene che Netflix utilizzerà il ritorno di attori e scrittori dallo sciopero della WGA (Writers Guild of America) come giustificazione per l'aumento.
Vista la mole di contenuti messi in pausa che usciranno a fine sciopero, la piattaforma potrebbe dire che il costo extra è necessario per "pagare gli sceneggiatori" e produrre nuovi show. Tutto questo anche se le stime di WGA rivelano che il costo del contratto aggiornato "ammonterà ad appena lo 0,2% del fatturato annuale di Netflix".
A questo punto viene da chiedersi se l'imminente aumento porterà a una migrazione di massa o se gli utenti saranno disposti a spendere di più per il servizio. Quando è iniziato il giro di vite sulla condivisione delle password si è scatenato un dibattito online in cui si diceva: "Questa è la morte di Netflix". Tuttavia, è accaduto il contrario: il numero di abbonati al servizio è cresciuto del 236%. L'azzardo ha dato i suoi frutti, almeno nel breve termine. La storia potrebbe essere diversa nel lungo periodo.
Un ulteriore aumento dei prezzi potrebbe indurre molte persone a cancellare in massa i loro abbonamenti e Netflix potrebbe ritrovarsi a perdere un numero importante di iscritti.
Naturalmente non possiamo prevedere con certezza come andranno le cose, ma terremo sicuramente d'occhio gli sviluppi della situazione.
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.
- Cesar CadenasContributor