Recensione Samsung Q900R 8K QLED TV

Il TV 8K di Samsung è una vera e propria goduria per gli occhi

Best in Class
(Image: © Samsung)

TechRadar Verdetto

È facile criticare chi acquista oggi il TV Samsung 8K. Infatti ad oggi ci sono pochissimi contenuti in 8K disponibili (Giappone escluso) e quindi si è portati a pensare che, ad oggi, acquistare un prodotto del genere non abbia molto senso. In realtà le cose non stanno proprio così. Può suonare come una sorpresa questa, ma fidatevi: sebbene questo TV dia ovviamente il meglio di sé con i contenuti in 8K, la capacità di upscaling di questo televisore è sbalorditiva. È per questo che diciamo che il suo acquisto non è poi così insensato; a conti fatti, grazie all’upscaling questo televisore offre contenuti in 4K con una nitidezza mai vista prima.

Pro

  • +

    Le immagini in 8K sono semplicemente enormi

  • +

    Luminosità e colori sono di una qualità incredibile

  • +

    Upscaling rivoluzionario

  • +

    Prezzo inferiore alle aspettative

Contro

  • -

    85 pollici è una diagonale che non tutti si possono permettere

  • -

    Ogni tanto c’è qualche problemino con la retroilluminazione

  • -

    Anche a livello cromatico, a volte, si nota qualche difetto

  • -

    Manca Dolby Vision

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Al momento la maggior parte dei consumatori (e anche dei fornitori di contenuti) sta ancora abituandosi all’idea di avere prodotti in 4K e quindi la mossa di Samsung di presentare il primo TV con una risoluzione 8K può sembrare strana a molti. Visto che ci sono pochissimi contenuti in 8K, che senso ha spendere parecchio per un televisore così? 

La risposta è che, nonostante non sembri così, i contenuti in 8K sono più vicini di quanto si possa pensare. La rete televisiva giapponese NHK a dicembre avvierà il primo canale in 8K, mentre Netflix e France TV, tra gli altri, hanno già girato del materiale in 8K. 

Comunque quello che rende davvero interessante il TV 85Q900R per il presente più che per il futuro è che, sorprendentemente, non ha bisogno di contenuti nativi in 8K per produrre immagini straordinarie. Questo televisore prende qualsiasi contenuto e lo trasforma completamente, aumentando a dismisura la qualità delle immagini.

 Prezzo e data di uscita 

Che voi siate pronti per l’8K  o meno sappiate che Samsung Q900R è già disponibile per l’acquisto. In Italia sono disponibili due versioni: 65 e 75 pollici. Per quanto riguarda i prezzi, sul sito ufficiale Samsung si trovano in vendita i tagli da 65 e 75 pollici rispettivamente a 3.799 e 5.999 euro. Esisteva anche una versione da 85 pollici, tra l’altro oggetto di questa recensione, ma adesso non è più disponibile nel nostro Paese.Samsung sta infatti sostituendo (almeno parzialmente) questo prodotto con Q950R, il TV 8K del 2019 che comprende un taglio da 82 pollici. 

Design

Per quanto Q900R sia un televisore fantastico e pieno di caratteristiche, il design non è rivoluzionario: si tratta semplicemente di una sottile cornice scura attorno a un enorme pannello di ben 85 pollici. Sulla parte inferiore degli angoli, poi, troviamo due sostegni di grandi dimensioni. 

Per molti questi piedistalli potrebbero essere un problema visto che stiamo parlando di un televisore enorme e non tutti potrebbero avere un mobile adatto su cui poggiarlo. Per il resto, il design così semplice non ci è parso un problema. Dopotutto, quando si parla di un televisore di ben 85 pollici che ha un livello di luminosità mai visto prima, ci si concentra soprattutto sull’eccezionale qualità delle immagini.  

Questo minimalismo a livello di design è sottolineato anche dal fatto che tutte le porte sono poste su una scatola esterna “One Connect” che si collega al TV tramite un cavo che, con nostra sorpresa, è molto sottile. Su One Connect troviamo quattro porte HDMI 2.0. tre porte USB, Bluetooth (l’unico modo per usare le cuffie) e supporto a collegamento a internet sia via cavo sia in modalità wireless. 

Però va detto che questa versione di One Connect è quella provata in sede di recensione dai colleghi inglesi. È passato qualche tempo e oggi il punto di riferimento è la compatibilità con HDMI 2.1. Si tratta di un aspetto importante visto che la versione 2.1 è in grado di trasportare molti più dati e offre il supporto all’8K a 60 fps e non più a 30 fps come i primi modelli di Q900R. A questo proposito sul sito ufficiale Samsung leggiamo la seguente nota: “Verrà fornito un aggiornamento gratuito per il supporto HDMI 2.1, quando disponibile. Per maggiori dettagli, contattare l’assistenza tecnica.” Questo vuol dire che Samsung avviserà i possessori di Q900R della disponibilità dei nuovi box One Connect e glieli invierà gratuitamente. 

In breve: A livello di design non c’è nulla che spicca, Q900R è ben costruito e l’approccio minimalista garantisce zero distrazioni quando userete questo televisore. La scatola esterna per le connessioni One Connect riduce al minimo l’ingombro dei cavi e, in futuro, dovrebbe ricevere un aggiornamento a HDMI 2.1. 

 Software (Eden 2.0) 

Samsung dice che a bordo di questo TV ci sono novità anche a livello software, ma in realtà troviamo il solito sistema smart “Eden 2.0” che è presente sulle altre TV di fascia alta e fascia media a marchio Samsung del 2018. E questo non è assolutamente un male, visto che Eden 2.0 è ricco di app e si caratterizza per un’interfaccia intuitiva e personalizzabile a cui dobbiamo aggiungere un’ottima funzionalità di controllo e ricerca tramite la voce. 

A bordo troviamo tutte le app fondamentali tra cui Amazon Prime, Netflix, e YouTube. Tutte supportano il 4K HDR, ma nessuna, sfortunatamente, dispone di contenuti 8K, almeno per ora. 

La buona notizia è che il nuovo processore di Samsung non mostra alcun segno di debolezza nell’uso della piattaforma, quindi fa meglio del TV 4K di punta di Samsung, il Samsung Q9FN QLED, nonostante debba gestire il doppio dei pixel.

In breve: Al di là del contorno bianco dietro alle app che rende l’aspetto un po’ datato, la piattaforma smart di Samsung è una delle migliori presenti sul mercato.  

Prestazioni HD/SDR 

Samsung Q900R Specifiche tecniche

 Tagli disponibili: 65 e 75 pollici (85 pollici non più disponibile) | Sintonizzatore: Digitale terrestre | 4K: Sì (addirittura 8K) | HDR: Sì (HDR10, HLG, HDR10+) | Tecnologia del pannello: Samsung QLED | Smart TV: Sì/Eden 2.0 | Curvo: No | Dimensioni: 1905,2(l) x 1094.2(a) x 36.3(p) mm | 3D: No | Input: quattro HDMI (inizialmente tutte 2.0  poi l’aggiornamento a 2.1 sarà automatico e gratuito), tre porte USB, sintonizzatore radio 

Potrebbe sembrare un po’ assurdo iniziare a parlare delle prestazioni di un TV 8K partendo dalla risoluzione HD in SDR. 

Ma oltre al fatto che comunque questo è il modo in cui solitamente procediamo, è importante dire che, per quanto possa essere intrigante pensare all’8K, la maggior parte dei contenuti che solitamente guardiamo sono in HD SDR. Ora, istintivamente si potrebbe pensare che un TV così grande e con una risoluzione così elevata faccia fatica in queste situazioni, giusto? E invece no.

Infatti la funzionalità di upscaling a 8K, che sfrutta l’intelligenza artificiale, compie un vero e proprio miracolo: il risultato finale, nonostante i pixel da generare per arrivare a un 8K partendo dal Full HD siano parecchi, è sbalorditivo. 

Innanzitutto, l’upscaling fa un ottimo lavoro nel separare il rumore proveniente dalla fonte (come difetti di compressione o sgranature eccessive) dalle informazioni visive rilevanti). Successivamente calcola l’aspetto degli oltre trenta milioni di pixel in più richiesti per avere immagini in HD più nitide, più dettagliate e più “tridimensionali” rispetto a quanto visto finora. Il risultato finale è superiore a quello dei migliori TV 4K

La “dentellatura” che di solito caratterizza gli angoli dei contorni dei vari elementi dell’immagine è assolutamente assente durante l’upscaling in 8K. L’aspetto migliore, forse, di questo eccellente risultato in upscaling è che l’upscaling avviene in tempo reale e non ci sono gli “effetti collaterali” tipici di un upscaling impegnativo. Quindi non si vedono doppi contorni, non c’è rumore MPEG in quantità esagerata, niente bordi seghettati, niente motion lag, niente sgranature e non si notano luccichii nelle zone ricche di dettaglio. Insomma colpisce davvero vedere la pulizia di queste immagini frutto dell’upscaling. Il nostro auspicio è che Samsung decida di portare questa tecnologia anche nei televisori 4K che usciranno nei prossimi mesi. 

Detto questo, vogliamo aggiungere un paio di cose sulla gestione dell’HD da parte del Q900R. Innanzitutto, vi consigliamo di attivare la funzionalità per la riduzione del rumore visivo chiamata Clean View e impostarla su “basso”, a meno che la fonte in HD sia assolutamente immacolata, dato che questa tecnologia riesce benissimo a eliminare le imperfezioni generate ai contorni da parte dell’upscaling in 8K gestito dalla IA (anche se si perde un po’ di nitidezza dell’immagine).  

In secondo luogo, dobbiamo dire che le immagini frutto dell’upscaling dell’HD non sono proprio 8K, ma più una sorta di 4K estremamente nitido e pulito. Questo, da solo, è comunque un risultato straordinario, visto che parliamo di un TV che deve generare tantissimi pixel in più. Infatti, a dirla tutta ci saremmo aspettati che il risultato finale fosse peggiore di quello ottenuto da un 4K dove il numero di pixel da creare partendo da un contenuto in HD è senz’altro inferiore. 

In terzo luogo, quando il TV si trova a dover gestire contenuti in SDR, può risultare difficile ottenere un risultato in HDR con 4000 nit di luminosità e con livelli di illuminazione in SDR, senza perdere dettagli sulle ombre nelle zone più scure dell’immagine. Allo stesso modo, è difficile sfruttare la funzionalità HDR+, che converte l’SDR in HDR, senza avere dei colori dall’aspetto fin troppo deciso e rumore da compressione eccessivo nelle aree scure.  

A nostro parere, la scelta migliore è quella di non usare HDR+ e usare soltanto le impostazioni predefinite della modalità “Standard” disabilitando le funzionalità Eco e riducendo un po’ la retroilluminazione rispetto alle impostazioni di default. 

In breve: Il sistema di upscaling di Samsung Q900R è semplicemente il migliore al mondo. È in grado di convertire le fonti in HD in 8K in maniera più convincente rispetto a quanto ritenevamo possibile. Anche i contenuti in SDR risultano ottimi, se si è attenti alle impostazioni del televisore.  

Prestazioni in 4K/HDR 

In questo caso, il titolo di questa sezione non è proprio appropriato. Dopo tutto stiamo parlando del primo televisore in 8K del mondo. Detto questo, a parte uno sparuto numero di video su YouTube, al momento i contenuti in 8K sono pressoché inesistenti. È un vero peccato: abbiamo provato con dei brevi video in 8K forniti da Samsung, in cui c’erano scene naturalistiche e possiamo dire che i contenuti nativi in 8K hanno un aspetto strabiliante. Non appena sono iniziati i video, qualsiasi dubbio sul fatto che l’8K fosse davvero meglio del 4K è stato spazzato via. Infatti non si può che rimanere ammaliati dal livello di dettaglio, dalla risoluzione complessiva, dalla chiarezza e dal maggiore senso di profondità offerti dall’8K. 

Anche i colori sembrano molto più definiti e contribuiscono a dare un aspetto più convincente agli oggetti che non hanno alcun difetto legato alla presenza dei pixel e non hanno alcuna seghettatura ai bordi. 

Se da un lato le prestazioni cromatiche di Q900R danno ancora più forza alla risoluzione in 8K, dall’altro le prestazioni straordinarie a livello di upscaling ci fanno capire, ancora una volta, quanto portentoso sia il nuovo processore che si occupa di elaborare le immagini in 8K. 

Come abbiamo detto, i contenuti nativi in 8K su Q900R offrono un livello di qualità delle immagini mai visto prima, ma i contenuti in 4K, in ogni caso, hanno anch’essi un aspetto davvero fantastico. L’upscaling che ci aveva convinto con l’HD, ovviamente è ancora meglio con il 4K. La risoluzione è ovviamente più elevata rispetto alle normali immagini in 4K e, ancora una volta, tutto questo è ottenuto senza effetti collaterali o difetti di sorta legati all’upscaling. 

Da un certo punto di vista, le migliorie che Q900R apporta al 4K, in termini di profondità, resa cromatica e risoluzione più elevata, ad oggi, sono più importanti delle prestazioni con i contenuti nativi in 8K. Infatti, se ci si pensa, questo televisore riesce a dare un aspetto migliore ai contenuti in 4K rispetto a tutto il resto dei TV 4K sul mercato. Questo vuol dire che chi decide di puntare su questo prodotto adesso, nonostante i contenuti in 8K siano pressoché pari a zero, avrà comunque effettuato un ottimo investimento. 

Detto questo, la gamma di colori senza precedenti che Q900R è in grado di riprodurre grazie alle sue capacità di elaborazione e l’estremo livello di luminosità offerto rendono evidenti, come non mai, le potenzialità e i punti di forza del rivestimento in metallo che adesso caratterizza il QLED di Samsung. 

Grazie a questo rivestimento, i Quantum Dot del televisore possono essere “spinti” di più rispetto alla versione normale senza andare incontro a cali di prestazione o a problemi di longevità. Il risultato finale è una luminosità straordinaria che va di pari passo con la resa fantastica dell’8K. Parliamo di più di 4000 nit su una finestra HDR con 10% di bianco, in sostanza questo televisore generale le immagini HDR più spettacolari mai viste.

Un altro aspetto da sottolineare è che, pur avendo una luminosità quasi doppia rispetto a qualsiasi altro televisore in commercio, Q900R non offre prestazioni convincenti solo sulle parti luminose di un’immagine. Infatti, il sistema di retroilluminazione, la tecnologia di local dimming e la potente capacità di elaborazione consentono di avere neri davvero profondi nel caso di contenuti in HDR. Possiamo dirvi che le zone scure delle immagini in HDR sono davvero convincenti a livello di resa.  

I livelli di nero tendono a rimanere uniformi e profondi anche se compare un oggetto molto luminoso in una scena scura. Questo scenario può essere un vero e proprio incubo per i televisori LCD/LED. È questo l’ambito in cui gli OLED, tecnologia rivale di quella Samsung, hanno sempre avuto la meglio, ma dobbiamo dire che, generalmente, Q900R se la cava egregiamente, con una tendenza al grigio davvero minima e pochissime tracce di difetti di blooming (retroilluminazione non uniforme) accidentale della retroilluminazione attorno all’area illuminata. 

Bisogna dire che Q900R riduce un po’ la luminosità nei punti di picco, è una strategia per tenere il blooming della retroilluminazione sotto controllo. Per esempio una torcia accesa di notte è più luminosa su un Q9FN o sui TV OLED più recenti che sul  Q900R. In compenso, però, il problema di blooming è molto meno presente rispetto a quanto si può vedere su un Q9FN. 

Inoltre, nel caso di piccoli oggetti luminosi, questo televisore ne aumenta la luminosità, facendoli sembrare più luminosi di quanto siano e raggiungendo un livello di luminosità maggiore di quanto si può vedere su un Q9FN, per esempio. In ogni caso, tutto questo avviene senza blooming, nella stragrande maggioranza dei casi. 

Ci sono, però, tre lati negativi legati alla maggiore luminosità che caratterizza il Q900R. Innanzitutto i livelli di nero, nelle immagini che contengono un’ampia varietà di contenuti chiari e scuri, possono risultare più grigi, a confronto con un OLED o con il Q9FN. 

Inoltre, se generalmente il blooming è gestito in maniera magistrale, quest’ultimo può comparire (in maniera leggera) in aree ampie dell’immagine se in una scena molto scura sono presenti tanti dettagli in penombra. Per fortuna, le immagini che possono causare questo tipo di problemi sono molto rare.

In ultimo, l’estrema luminosità del Q900R ha un impatto solitamente molto positivo sulla resa cromatica, ma nel caso delle (rare) scene che hanno un mix di immagini scure e chiare qua e là, i colori possono sembrare leggermente sbiaditi se confrontati con Q9FN. Questo è dovuto alla retroilluminazione che si inserisce in maniera più profonda anche dove non dovrebbe.  

Un altro problema che riguarda la retroilluminazione è che la luminosità ci mette un pelino più del dovuto ad adeguarsi ai cambi di scena improvvisi da scene luminose a scene scure. Questo vuol dire che a volte potrete notare un calo della luce dopo che è comparsa sullo schermo una scena scura. 

Ad ogni modo, le immagini fantastiche che troviamo su Q900R ci esortano (e a ragione) a chiudere questa sezione della recensione con una nota positiva: quando si usa la modalità gioco, l’input lag è di soli 20 ms anche quando si fa l’upscaling da HD a 8K. Si tratta di un dato davvero incredibile.  

In breve: La risoluzione e la luminosità di questo TV sono davvero fantastiche. Questi due fattori operano all’unisono per generare le immagini più belle mai viste su un televisore. Questo vale soprattutto quando si riproducono contenuti con risoluzione nativa in 8K, ma, aspetto fondamentale, anche nel caso di contenuti in 4K HDR, grazie al fantastico upscaling, le immagini sono un vero e proprio sogno ad occhi aperti. 

Audio

Sfortunatamente, se confrontato con la qualità delle immagini, l’audio offerto da Samsung Q900R è un po’ deludente. Gli altoparlanti faticano a raggiungere i il livello di volume richiesto da un TV dalle dimensioni così imponenti (stiamo parlando di un 85 pollici, ricordiamolo) per rendere il tutto un’esperienza davvero immersiva. Non si ha la sensazione di un audio che irrompe con forza nella stanza per coinvolgere e stupire lo spettatore, a differenza di quanto accade per le immagini. Comunque il parlato risulta comprensibile e caldo e questo è dovuto anche allo Smart Sound System di Samsung. Questo sistema, davvero apprezzabile, ottimizza in maniera automatica le impostazioni audio per adattarsi al tipo di contenuto che state guardando.

In breve: Sebbene sia privo di distorsioni e possa contare su un sistema automatico che si adatta automaticamente al tipo di contenuto che si sta guardando, l’audio di Samsung Q900R non si dimostra all’altezza delle immagini, essendo privo di carattere e della forza necessaria per stupire lo spettatore.  

Se volete delle alternative da 75 pollici, Samsung Q9FN QLED è un'ottima scelta. 

Se volete delle alternative da 75 pollici, Samsung Q9FN QLED è un'ottima scelta. 

 Altri prodotti da prendere in considerazione 

Se potete fare a meno dell’8K a prova di futuro, del fantastico upscaling dei contenuti in 4K e del livello di luminosità senza pari che caratterizzano Q900R, potete puntare sulle ottime prestazioni in 4K offerte dal Q9FN di Samsung (che arriva al massimo a 75 pollici di diagonale).  

Un altro ottimo televisore da 77 pollici è il  Sony AG9 un OLED del 2019 di altissimo livello tra i migliori sul mercato. Certo il prezzo non è proprio per tutti, ma magari in occasione del Black Friday potrebbe spuntare qualche occasione interessante.  

Per chiudere, sempre puntando sugli OLED di grosse dimensioni e di alta qualità, potete scommettere anche su LG C9 OLED, il miglior OLED sul mercato al momento che comprende una versione da 77 pollici. 

Verdetto finale 

Samsung Q900R ci proietta in una nuova era, per quanto riguarda la qualità delle immagini. Le immagini native in 8K sono incredibili, sembrano davvero reali, anzi addirittura fanno ancora meglio. Un aspetto fondamentale, forse il più importante, visto che i contenuti in 8K per il momento sono inesistenti, è che Q900R riesce a trasformare radicalmente i contenuti a disposizione oggi, grazie a un upscaling in grado di fare miracoli.   

Resta da vedere se l’8K è in grado di fare lo stesso effetto anche su schermi di minori dimensioni, ma se avete spazio e le giuste disponibilità economiche Q900R è un pezzo di futuro che conviene comprare già oggi. 

Fulvio Novì

Fulvio Novì is a Professional Conference Interpreter and Translator specialised in the fields of business, economics and finance.