Recensione Huawei P20 Pro

Foto fantastiche, oggi a un prezzo ribassato

Recensione Huawei P20 Pro
Immagine: TechRadar

TechRadar Verdetto

Pur essendo uscito un anno fa ormai, questo smartphone è un prodotto che si fa notare, grazie a un prezzo in calo, ottima autonomia, specifiche ancora di tutto rispetto e un comparto fotografico d’eccellenza. Insomma, al netto delle incertezze legate al futuro di Huawei dopo il blocco da parte di Google, il P20 Pro è un ottimo dispositivo.

Pro

  • +

    Autonomia davvero convincente

  • +

    Fotocamera ottima e versatile

  • +

    Sblocco tramite riconoscimento facciale rapido

Contro

  • -

    Manca la ricarica wireless

  • -

    Assente il jack da 3,5 mm per le cuffie

  • -

    Lo schermo OLED ha qualche piccolo difetto

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Huawei P20 Pro non è più tra i migliori smartphone in circolazione, visto che Huawei ha appena presentato lo Huawei P30 Pro (e, qualche mese fa, anche il Mate 20 Pro), ma chi vuole risparmiare qualcosina pur non rinunciando a caratteristiche di ottimo livello, può puntare su questo dispositivo. 

Quando fu presentato, il P20 Pro era in grado di competere ad armi pari con top di gamma del calibro di Samsung Galaxy S9 Plus e l’iPhone XS ( anche se bisogna dire che entrambi sono più potenti) quindi era davvero un prodotto di eccellenza un anno fa. 

Ci sono alcuni aspetti particolari a livello di scelte di design e di software da parte di Huawei a cui abituarsi, ma l’eccellente lavoro svolto dal punto di vista del comparto fotografico fa sì che il P20 Pro sia ancora uno degli smartphone più versatili tra i migliori per fare fotografie sia che siate degli appassionati o che scattiate qualche foto ogni tanto.  

Huawei P20 Pro: prezzo e disponibilità 

  • Prezzo attuale di Huawei P20 Pro: da circa 360 euro a circa 700 euro 
  • Prezzo di lancio: 899 euro 
  • Data di uscita: aprile 2018 

Rispetto, a quando è arrivato sul mercato ad aprile dello scorso anno, il prezzo di Huawei P30 Pro è sceso di molto. Per quanto riguarda l’Italia, però, va registrata una forte variabilità dei prezzi nei vari siti di negozi che abbiamo consultato. Infatti si passa da un minimo di circa 340 euro a un massimo di circa 700 euro (in alcuni casi anche di più, in realtà). 

Comunque si tratta di un prezzo inferiore rispetto a quello dei modelli successivi del colosso cinese Huawei Mate 20 Pro e P30 Pro.

Recensione Huawei P20 Pro

Immagine: TechRadar

Caratteristiche principali 

  • Fotocamera posteriore da 40 MP con zoom ottico 3x 
  • Processore Kirin 970 con intelligenza artificiale 
  • Ampia batteria da 4000 mAh 
Huawei P20 Pro: specifiche

Peso: 180 g
Dimensioni: 155 x 73,9 x 7,8 mm
SO: Android 8.1
Dimensioni del display: 6,1 pollici
Risoluzione: 1080 x 2240
CPU: Kirin 970
RAM: 6 GB
Archiviazione: 128 GB
Batteria: 4000 mA
Fotocamera posteriore: 40 MP + 20 MP + 8 MP
Fotocamera anteriore: 24 MP

 Se siete interessati allo Huawei P20 Pro, probabilmente è per via del comparto fotografico. Infatti questo dispositivo è dotato di tre fotocamere posteriori. Più nel dettaglio si tratta di un sensore principale da 40 MP, un sensore bianco e nero da 20 MO e un sensore per lo zoom ottico 3x da 8 MP. Da questo punto di vista, oltre allo zoom ottico da 3x, è disponibile uno zoom digitale da 5x che garantisce buoni risultati. Il punto forte di questa fotocamera, comunque, sono gli scatti in condizioni di scarsa luminosità. Gli scatti notturni in modalità standard eguagliano i migliori smartphone sul mercato, ma quando si passa alla modalità dedicata, chiamata “notte” i risultati sono sorprendenti. Gli scatti offrono una gamma dinamica in grado di competere con una reflex con sensore APS-C (Advanced Photo System tipo-C).

Lo Huawei P20 Pro può contare anche su una fotocamera frontale con un’ottima risoluzione. Parliamo infatti di 24 MP, il che garantisce selfie dettagliati e una rapida funzionalità di sblocco facciale.

Le altre caratteristiche dello smartphone sono meno innovative. Il SOC è un Kirin 970 che abbiamo già visto su Huawei Mate 10, completano la dotazione hardware 6 GB di RAM e 128 GB di archiviazione. Va detto che Mate 20 Pro, lo smartphone successivo dell’azienda cinese, presenta un nuovo processore, il Kirin 980. 

Come nel caso dei modelli più recenti di fascia alta a marchio Huawei, anche il P20 Pro desta subito un’ottima impressione, grazie alla sua scocca in vetro riflettente. Un altro punto a favore è rappresentato dalla batteria, che ha una capienza che, l’anno scorso, era superiore alla maggior parte dei dispositivi in commercio, visto che parliamo di 4000 mAh. Oggi i concorrenti si sono adeguati, ma questo smartphone garantisce comunque un’autonomia eccellente. Va segnalato che l’ampia batteria non va a pregiudicare il design  o le dimensioni del dispositivo.  

Huawei con questo smartphone ha compiuto uno sforzo notevole, e si vede. Il risultato finale è un dispositivo più interessante del Samsung Galaxy S9 ed S9 Plus, soprattutto per chi è interessato alle funzionalità della fotocamera, davvero di fascia alta.  

Recensione Huawei P20 Pro

Immagine: TechRadar

Design

  • Design accattivante in vetro e metallo 
  • Dimensioni ragionevoli per uno smartphone da 6,1 pollici 
  • Manca il jack per le cuffie 

Se dovessimo scegliere un aggettivo per descrivere il design di questo smartphone, ci verrebbe subito in mente “lucido”. Certo, Huawei P20 Pro è grande, ha il notch, ma quello che salta subito all’occhio sono le superfici riflettenti. 

In sostanza è composto da due lastre di gorilla glass arrotondate, con finiture metalliche ai lati. Il metallo è l’alluminio, ma in questo caso non si tratta di alluminio anodizzato, bensì di alluminio lucido e quindi somiglia molto all’acciaio. A differenza dell’acciaio inossidabile dell’iPhone X, però, dopo un mese di utilizzo, la scocca del P20 Pro risulta priva di graffi: sicuramente un punto a favore per la longevità del dispositivo.  

Sicuramente le versioni più diffuse sono quelle nere e blu, ma c’è anche una tonalità più audace caratterizzata da un effetto sfumato. In questa versione, il viola che troviamo nella parte alta dello smartphone si trasforma gradualmente in un verde-turchese nella parte bassa. Insomma, si tratta di scelte cromatiche più in voga per certe supercar che per gli smartphone.

Recensione Huawei P20 Pro

Immagine: TechRadar

Non c’è dubbio che questa versione divida i consumatori. Per chi vuole un telefono più discreto, esistono gli altri due colori che abbiamo già menzionato. Tutte le colorazioni si caratterizzano per una superficie altamente riflettente, comunque. Un’altra cosa che abbiamo notato è che il P20 Pro è un dispositivo che “attrae” molto le impronte e, inoltre, il profilo leggermente rialzato della fotocamera posteriore fa sì che la polvere si depositi piuttosto rapidamente. 

Lo Huawei P20 Pro ha una batteria più capiente rispetto ai concorrenti, ma questo non si nota in termini di peso e dimensioni. Infatti lo smartphone è più sottile e più leggero del Samsung Galaxy S9, con uno spessore di soli 7,8 mm.  Samsung, però è stata più brava a creare l’effetto “a tutto schermo” per la parte frontale del dispositivo, grazie ai bordi curvi. Lo smartphone Huawei, infatti, non ha questa caratteristica, o meglio, il vetro ha una lievissima curvatura, di pochi millimetri, che ovviamente non si nota. 

Huawei P20 Pro, assieme al fratello minore Huawei P20, è il primo del marchio cinese ad avere il notch, la tacca sul display resa famosa dall’iPhone X. 

Apple ha giustificato la presenza del notch dicendo che questa “tacca” è necessaria per ospitare tutta la tecnologia usata per la funzionalità di sblocco con il riconoscimento facciale: una fotocamera tradizionale, una fotocamera a infrarossi, un proiettore di punti, un sensore di prossimità e altro ancora. 

Huawei, però, non può usare questa giustificazione, visto che sul lato frontale del display troviamo soltanto una fotocamera ad alta risoluzione e una capsula auricolare. Infatti il notch è di dimensioni più piccole. Magari in futuro i notch saranno considerati un errore progettuale da parte degli stessi progettisti, e in un certo senso il recente arrivo sul mercato di smartphone senza notch come OnePlus 7 Pro e Asus ZenFone 6 sembra confermare la tendenza a voler ridurre il più possibile questo elemento, che comunque rimane su tantissimi smartphone. 

Recensione Huawei P20 Pro

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Con tutta probabilità, vi dimenticherete presto del notch anche perché, quando si visualizzano video in 16:9 il notch “scompare” assorbito da una barra nera.  

Huawei ha anche seguito un altro trend, ormai divenuto quasi standard per gli smartphone più recenti. Infatti P20 Pro è sprovvisto di jack per le cuffie. Comunque nella confezione sono inclusi un paio di auricolari con attacco USB-C e un adattatore USB-C/jack da 3,5 mm, nel tentativo di ovviare a questa mancanza. In alternativa è sempre possibile usare un paio di cuffie bluetooth, anche se, onestamente, avremmo preferito la presenza del jack da 3,55 mm sul dispositivo.  

Il telefono ha certificazione IP67 per la resistenza all’acqua. Sostanzialmente significa che è in grado di sopportare l’immersione in un metro di acqua corrente per 30 minuti. 

 Al di sotto del display è presente un sensore per le impronte digitali che è davvero rapidissimo, proprio come gli altri smartphone Huawei più recenti.

Il dispositivo è provvisto anche dello sblocco tramite riconoscimento facciale che avviene pure in modo molto veloce. Anziché usare tecnologie avanzate e “complicate”, come nel caso di iPhone X, Huawei P20 Pro si affida alla semplice lettura dell’immagine proveniente dalla fotocamera frontale per poter riconoscere il volto. 

Recensione Huawei P20 Pro

Immagine: TechRadar

Nel corso della nostra prova, questo meccanismo ha sempre funzionato molto bene ed è in grado di funzionare, seppur con qualche limitazione, comprensibilmente, anche in caso di scarsa luminosità. Questo fa pensare che questo sistema sia stato sviluppato per essere più rapido che sicuro. 

Per attivare il riconoscimento facciale, non è nemmeno necessario premere un pulsante o toccare una parte del display. È vero, il dispositivo non ha un sensore di prossimità per rilevare se il vostro volto è vicino allo smartphone o meno, ma il sensore giroscopico rileva se lo smartphone è stato sollevato o tirato fuori dalla tasca. Dopodiché il riconoscimento facciale scatta in automatico. 

Inizialmente si potrebbe pensare che uno smartphone Huawei non abbia lo stesso look and feel di marchi più noti come Samsung e Apple, ma in questo caso il produttore cinese ha fatto davvero un ottimo lavoro. Il P20 Pro, infatti, ha un aspetto pregiato e lo stesso vale per i materiali utilizzati. È un dispositivo leggero ed elegante, anche considerate le dimensioni del display.  

Recensione Huawei P20 Pro

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Schermo 

  • Display da 6,1 pollici AMOLED 6.1 
  • Risoluzione di 1080 x 2244 
  • Profilo cromatico personalizzabile 

Come nel caso della maggior parte degli smartphone di fascia alta di Huawei, il P20 Pro non dispone del display con la risoluzione più alta in assoluto. Infatti, parliamo di uno schermo AMOLED da 1080 x 2244 pixel. 

I numeri sono un po’ strani, ma si tratta di una risoluzione Full HD, adattata al  particolare formato 18.7:9 del display. In pratica il display del P20 Pro è più “ampio” della maggior parte dei display degli altri smartphone da 18:9. 

La densità di Pixel di 408 ppi è ben lontana da quella di 529 ppi del Samsung Galaxy S9 Plus. L’unico caso in cui potreste notare la differenza, però, è nell’uso di un visore VR per smartphone; una possibilità alquanto remota, per il momento. 

A dirla tutta, se si guarda molto attentamente, si può notare un difetto simile a quello che colpisce il PenTile dei display OLED Samsung che non hanno una densità di pixel elevatissima. In quel caso, il difetto è dovuto al fatto che i pixel degli OLED Samsung condividono i subpixel, riducendo un po’ la risoluzione percepita. 

Al di là di questi dettagli, comunque, il display dello Huawei P20 Pro è di qualità eccelsa. I neri sono perfetti e c’è un leggerissimo alone blu quando si inclina il dispositivo, difetto comune tra gli OLED meno avanzati tecnologicamente. 

Recensione Huawei P20 Pro

Immagine: TechRadar

È anche possibile scegliere tra diversi profili cromatici. Il profilo standard è un po’ più saturo rispetto ai normali valori sRGB generalmente adottati, ma il risultato è un look piuttosto naturale e rilassato. I colori vividi smorzano un po’ le varie tonalità, con una piccola perdita sfumature.

Come nel caso degli altri smartphone Huawei, c’è la possibilità di regolare la temperatura del colore a piacimento, sebbene l’impostazione di default sia piacevole. 

Huawei P20 Pro, inoltre, offre altre piccole impostazioni e caratteristiche per quanto riguarda il display. Per esempio la temperatura del colore può cambiare sul momento per adeguarsi alle condizioni della luce ambientale e la parte superiore del display può annerirsi completamente per nascondere il notch. Si tratta di una funzionalità intelligente, visto che questa piccola area dello schermo può essere usata per le notifiche. 

Concludiamo il capitolo relativo al display, dicendo che sul P20 Pro è già presente una pellicola protettiva, per evitare graffi di sorta. Comunque, questa pellicola non è affatto immune alle impronte e, quindi, potreste considerare l’idea di acquistare a parte una pellicola protettiva in vetro temperato. 

Andrew Williams

Andrew is a freelance journalist and has been writing and editing for some of the UK's top tech and lifestyle publications including TrustedReviews, Stuff, T3, TechRadar, Lifehacker and others.