Recensione Honor 20 Lite

La tripla minaccia di Honor per gli smartphone economici

Immagine: TechRadar

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Interfaccia e sicurezza

  • Android 9 Pie
  • EMUI 9.0

Android 9 Pie è l’ultima versione del sistema operativo Google, anche se perderà presto il suo titolo: Android Q infatti è in arrivo entro la fine dell’anno.

Per ora comunque l’Honor 20 Lite rimane aggiornato dal punto di vista del sistema operativo. 

La versione di EMUI 9.0 è più fluida e pulita rispetto alla versione precedente, in più presenta alcuni vantaggi unici che permettono di ottimizzare le impostazioni e i temi dello smartphone in un modo con cui Android non può competere.

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EMUI però ha anche i suoi lati negativi che forse superano quelli positivi. L’interfaccia utente non è particolarmente accattivante, le manca infatti il design raffinato che troviamo invece in Android o iOS.

EMUI prova ad emulare alcuni elementi di entrambi i sistemi operativi. Per esempio, le cartelle delle app e le icone sono molto simili a quelle di iOS.

Mancano però l’estetica e la raffinatezza. Non è difficile abituarvisi, ma non appena utilizzerete un dispositivo Android o iOS vi sentirete subito sollevati.

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La cosa più fastidiosa di EMUI è il gran numero di app doppie o di app inutili che sono già pre-installate. Se siete come noi, passerete i primi cinque minuti con il vostro Honor 20 Lite a spostare app in una cartella rinominata ‘ignorami’.

Però ci sono applicazioni come Tips, Calendario, Notepad, Musica, Galleria, HiCare, AppGallery, Email e Booking.com che hanno resistito al nostro tentativo di eliminazione, e non le abbiamo neanche nominate tutte.

Film, musica e giochi

  • Solo un altoparlante presente nella parte inferiore
  • Jack audio
  • 128 GB di memoria espandibile con microSD

Nonostante sia uno smartphone di fascia bassa l’Honor 20 Lite è ottimo per giocare e riprodurre contenuti multimediali grazie al display luminoso di grandi dimensioni e al chipset potente (di cui parleremo nel dettaglio a breve).

Abbiamo gradito la presenza del jack audio da 3.5 mm, soprattutto perchè l’unico altoparlante presente nella parte inferiore dello smartphone non è assolutamente degno di nota.

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Forse la cosa più impressionante dell’Honor 20 Lite dal punto di vista della riproduzione multimediale è la memoria interna. 128 GB è un quantitativo molto buono per uno smartphone di fascia medio-alta del 2019, quindi è quasi incredibile per un dispositivo di fascia bassa.

In più la memoria è espandibile con una microSD, quindi l’Honor 20 Lite è uno degli smartphone di fascia bassa che meglio si prestano alla riproduzione di contenuti multimediali disponibile sul mercato.

Specifiche e benchmark

  • CPU Kirin 710 uguale a quella dell'Honor 10 Lite
  • RAM migliorata da 4 GB

Non siamo sicuri di come giudicare le performance dell’Honor 20 Lite. Ha lo stesso chipset Kirin 710 di molti dispositivi Huawei e dell’Honor 10 Lite del 2018.

I due smartphone sono usciti a sei mesi di distanza l’uno dall’altro, ma si tratta comunque di un mancato progresso abbastanza seccante se si pensa che il modello più recente costa il 25% in più.

Detto questo, il Kirin 710 rimane comunque un buon chipset utilizzato anche per altri smartphone di fascia bassa come il Huawei P30 Lite. Permette all’Honor 20 Lite di supportare una RAM da 4 GB, contro i 3 GB dell’Honor 10 Lite.

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Con il test eseguito su Geekbench 4 l’Honor 20 Lite ha ottenuto un punteggio medio di 5,404 punti in termini di performance multicore, un risultato molto buono per la sua fascia di prezzo. Supera di parecchio dispositivi come il Moto G7 Plus, che ha ottenuto un punteggio di soli 4,877 punti.

Le performance sono ottime anche per quanto riguarda i videogiochi. Siamo riusciti a giocare ad Asphalt 9 con le impostazioni grafiche al massimo con solamente qualche piccola difficoltà occasionale. Abbiamo giocato anche a Guns of Boom, un videogioco sparatutto multiplayer che si è comportato molto bene nella modalità a 60 fps.

Nonostante tutti i lati negativi di EMUI, navigare attraverso l’interfaccia dell’Honor 20 Lite si è rivelato semplice e scorrevole, senza traccia di malfunzionamenti. Il telefono si sblocca velocemente, si riesce a passare da un’app all’altra senza problemi e la fotocamera si avvia in maniera abbastanza reattiva.

Giulia Di Venere

Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.

Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.

Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.

Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.