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Costruzione ed ergonomia
- Pesa solo 383g (con batteria e scheda ma senza lente)
- Schermo LCD 1,3 millimetri più sottile rispetto al X-T20
- Nuova impugnatura e grip per tenere più solidamente la macchina con lenti pesanti
Esternamente, non è cambiato molto tra X-T20 e X-T30. Il form factor è sempre lo stesso, la X-T30 ha un corpo più piccolo ma leggermente più spesso rispetto all'X-T3 più vecchia su cui si basa e un doppio comando dial a torretta, nello stile delle vecchie DSLR. La tripletta dei quadranti a torretta sulla piastra superiore per regolare la modalità di scatto, la velocità dell'otturatore e la compensazione dell'esposizione rimangono dell'X-T20, con l'apertura modificata tramite l'anello sulla lente montata o il quadrante sulla fotocamera.
L'impugnatura è stata ridisegnata leggermente per fornire un migliore supporto per lenti più lunghe e più pesanti. Questo è molto gradito su una fotocamera piccola e leggera come la X-T30, ma anche così la presa non sporge nemmeno di un centimetro dal corpo. Questa è chiaramente una fotocamera progettata per gli obiettivi più piccoli e più leggeri della serie XC e XF.
La maggior parte delle modifiche tra la X-T20 e la X-T30 sono nella parte posteriore. Il D-Pad della X-T20, che permetteva di muoversi nei menù tramite le 4 freccie e il pulsante centrale Menu/Ok, è stato sostituito da un Joystick che ha portato a uno step successivo l’esperienza utente. Questo ha spinto il pulsante Q sul lato superiore destro del pannello posteriore, favorendo così un maggior spazio per poter impugnare la macchina e permettere al pollice di distendersi e avere una posizione più naturale e comoda.
Le modifiche qui risultano un qualcosa in più di un mix quando si tratta di gestione e funzionamento. In primo luogo, mentre il pollice ha abbastanza spazio per riposare facilmente, cadrà naturalmente nella spia led, che ti dice quando le impostazioni di esposizione non sono giuste, quando le immagini vengono scritte sulla scheda e così via. Chiaramente è utile tenere d'occhio questo led mentre si scatta, ma la sua posizione su una fotocamera così piccola non consente di farlo, a meno che non si continua a spostare il pollice in modo non naturale.
La leva di messa a fuoco è a pochi millimetri di distanza dai bordi dello schermo LCD, che non è un problema fino a quando si tira lo schermo LCD lontano dal corpo, a quel punto la vicinanza dei due rende difficile il funzionamento della leva. Coloro che scattano con l'occhio sinistro sul mirino troveranno anche imbarazzante scattare per via del naso in mezzo. Detto questo, la leva di messa a fuoco è utile per muoversi attraverso i menu e spostare il punto di messa a fuoco. Inoltre risponde benissimo ai movimenti in diagonale, anche se è così piccolo che è facile da colpire sia a sinistra, destra, su o giù quando si vuole muoversi diagonalmente, quindi bisogna stare attenti e avere la massima cura durante l’utilizzo per evitare di sbagliare la selezione.
Lo schermo LCD è ora più sottile di 1.4 millimetri rispetto alla vecchia X-T20, ciò significa che si siede più a filo con la parte posteriore della fotocamera. Nonostante questo, lo spazio tra la sua base e la piastra posteriore della fotocamera consente di estrarlo facilmente e con velocità quando è necessario regolarlo in una posizione diversa. Si estende anche abbastanza lontano dal corpo e dall’oculare.
Il fatto che lo schermo LCD sia così vicino al retro della fotocamera, tuttavia, significa che il sensore di prossimità sotto il mirino è facilmente ingannevole nel pensare che il tuo viso si stia avvicinando. Quindi tende a disattivare il display quando si utilizza il touchscreen. A meno che non si disattiva lo switch automatico tra i due, questo piccolo difetto potrebbe risultare scomodo e fastidioso in alcuni momenti.
In caso contrario, il funzionamento generale è molto buono. La fotocamera è pronta a scattare pochi secondi dopo l’accensione e risponde prontamente ai comandi. Le ghiere verticali della piastra superiore girano facilmente. Fujifilm ha migliorato queste ghiere in modo che non si possano accidentalmente cambiare alcuni parametri quando la si tiene in mano, cosa che in alcuni succedeva con il precedente modello X-T20.
Una stranezza dell'X-T20 è rimasta anche nella X-T30, vale a dire la posizione della vite d’innesto per il treppiede proprio accanto alla porta del vano della batteria e della scheda di memoria. Questo rende impossibile accedere alla scheda o alla batteria quando la fotocamera è montata su un treppiede. Sembra non ci sia ancora una buona ragione per cui la vite da un quarto per le piastre e i treppiedi venga spostata di uno o massimo due centimetri in modo da rendere più agevole un cambio veloce della batteria e della scheda.
Autofocus
- Sistema di autofocus ibrido a contrasto e rilevamento di fase
- 425 punti di messa a fuoco
- Il riconoscimento del viso e dell’occhio funzionano bene
La X-T30 differisce comprensibilmente dalla X-T3 in molti modi, ma il sistema di autofocus è lo stesso. In realtà, in qualche modo è un po' più avanzato, anche se la X-T3 guadagnerà alcune delle funzionalità extra aggiunte nella X-T30 con un imminente aggiornamento del firmware.
La Fujifilm X-T30 monta lo stesso sensore da 26,1 MP della X-T3 quindi ha gli stessi 2,16 milioni di pixel AF a rilevamento di fase, che coprono circa il 100% della superficie del sensore, garantendo così la massima precisione. L'utente è in grado di scegliere tra uno dei 425 punti singoli in modalità AF a punto singolo, mentre Zone AF e Wide/Tracking AF possono richiamare più zone o aree di messa a fuoco simultaneamente.
Mentre la X-T20 ha un intervallo di funzionamento AF che si limita solo a -1EV, i 2,16 milioni di pixel AF a rilevamento di fase hanno permesso di migliorare tale intervallo e permettere di operare sino a -3EV, che dovrebbe consentire alla fotocamera di mettere a fuoco più facilmente in condizioni di luce scadente o insufficiente. Si dice anche che il rilevamento di fase senza stop porti un miglioramento del 300% delle velocità di messa a fuoco quando si mette a fuoco da una distanza di close-up o viceversa.
Il sistema AF durante l’utilizzo, riesce a mettere a fuoco i soggetti molto rapidamente anche su diversi piani anche nel caso in cui l’illuminazione subisce variazioni. Riesce a comportarsi molto bene anche con i soggetti che non sono ben definiti, mentre soffre un pochino con i soggetti a basso contrasto. L’ottica continua a muoversi alla ricerca di un punto ideale di messa a fuoco senza trovarlo.
Un altro cambiamento rispetto alla X-T20 è nella Messa a fuoco con rilevamento del volto e dell’occhio, che risulta il doppio più veloce secondo Fuji e ora oltretutto riesce a rilevare anche volti più piccoli e difficili da inquadrare manualmente, feature molto utile quando il soggetto è molto distante e si avvicina ai lati dell’inquadratura. Il rilevamento dell’occhio ora è disponibile anche nella messa a fuoco in modalità continua e si ha la possibilità di dare la priorità all’occhio destro o al sinistro a seconda delle esigenze.
Un’ulteriore feature aggiunta, la Face Select, permette di seguire e un volto specifico selezionandolo dal touchscreen o dalla leva AF.
Il sistema di messa a fuoco del viso e dell’occhio funziona davvero bene durante l’utilizzo anche spinto e siamo stati particolarmente impressionati dalla sua capacità di rilevare sia il volto che l’occhio di una persona ai bordi della cornice del frame come abbiamo già rimarcato in precedenza. Durante i nostri test abbiamo potuto vedere nei dettagli come dopo aver “agganciato” un soggetto, la X-T30 riesci a seguirli senza nessun problema.
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