Recensione Fujifilm X-T3

La nuova arrivata di casa Fujifilm vanta un nuovo sensore e molte funzioni aggiuntive

Fujifilm X-T3

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Prestazioni

  • Touchscreen LCD da 3,2 pollici, 1,04 milioni di punti
  • EVF dettagliato, ma suscettibile a fringing
  • Ottima risposta durante l'elaborazione delle immagini

Le prime fotocamere mirrorless erano spesso un po' lente all'avvio, specie se paragonate alle reflex digitali, ma il divario si è lentamente ridotto. L'avvio della X-T3 è quasi istantaneo, c'è solo la breve pausa prima che la fotocamera sia pronta, dopodichè il sistema di messa a fuoco automatica, il mirino/l'alimentazione LCD e tutte le informazioni di scatto si attivano tutti contemporaneamente.

La risposta è immediata durante la regolazione dell'esposizione e dei tempi di scatto ed presente solo un breve ritardo durante la navigazione nei menu. Tenendo premuto uno dei pulsanti direzionali del pad del menu, le immagini scorrono a un ritmo molto rapido, il che rende navigare tra centinaia di foto meno stressante.

La fotocamera, se impostata per acquisire immagini in modo continuo, è in grado di scattare 35 foto in raw e JPEG prima di riempire il suo buffer, riuscendo a svuotarlo nel giro di pochi secondi. La cosa più impressionante, è che mentre compie questa operazione non si blocca, per cui potete continuare a navigare tra i menu e regolare le impostazioni in qualsiasi momento.

Il mirino è stato rinnovato e ora vanta una maggiore risoluzione. Al posto del precedente pannello da 2,36 milioni di punti, X-T3 ne monta uno da 3,69 milioni di punti, che si aggiorna a una frequenza massima di 100 Hz, in modalità BOOST. Non è difficile trovare mirini con questo tipo di risoluzione sui modelli di fascia alta, ma è bello trovarne di simili su una fotocamera di fascia media, e a questo prezzo. L'ingrandimento è di 0,75x e Fujifilm indica un ritardo di 0,005 secondi.

L’immagine prodotta dal mirino dell'X-T3 è bella e nitida, e si apprezza molto quando si ingrandisce temporaneamente il display durante la composizione degli scatti. Un problema che abbiamo scoperto quando abbiamo messo le mani sulla fotocamera per la prima volta che tuttavia non sembra essere stato corretto è che appare frequentemente un effetto di purple fringing sui bordi di alcuni soggetti, talvolta  piuttosto evidente. Ciò si può notare sia quando si riprendono immagini a colori, che immagini in bianco e nero, sebbene non venga poi visualizzato nell'immagine finale.

Lo schermo LCD ha le stesse dimensioni (3,2 pollici) e la risoluzione da 1,04 milioni di punti dell'X-T2, insieme allo stesso meccanismo di inclinazione a tre assi, che consente di utilizzarlo più facilmente orientato in verticale quando è lontano dal viso. Lo schermo è bello e dettagliato e non presta fianco a critiche, anche se, in condizioni di luce intensa, la regolazione della luminosità non riesce a essere di grande aiuto.

L'unica reale differenza tra gli schermi di X-T2 e X-T3 è che quest’ultimo è sensibile al tocco. Potete usarlo per impostare il punto di messa a fuoco, scegliere e regolare le opzioni del menu Q (ma non nei menu principali), scorrere le immagini catturate e ingrandirle. La risposta in generale è molto buona, in particolare quando si impostano il punto AF e si esegue lo zoom sulle immagini per verificare la messa a fuoco e i dettagli.

L'unico vero problema è che muovere la mano attorno al display può ingannare il sensore del mirino che passa l’immagine  nel mirino. L’oculare in gomma profondo è molto apprezzato quando si scatta in condizioni di luce intensa, anche se sarebbe utile avere l'LCD più lontano dal corpo quando viene inclinato, poiché oscura la parte superiore del display, quando estratto a 90 gradi rispetto al corpo macchina.

Qualità dell'immagine

  • File Raw a 14 bit
  • 11 modalità di simulazione pellicola(16 opzioni separate)
  • Color Chrome

Questa è la prima volta che testiamo il sensore X-Trans CMOS 4 da 26,1 MP. Il modesto aumento della risoluzione rispetto alla precedente versione da 24 MP non è un grande passo in avanti in termini di risoluzione, ma il fatto che sia realizzato con design retroilluminato fa presagire particolarmente bene per coloro che tendono a catturare immagini all'estremità superiore della gamma ISO. 

La riduzione del rumore nella fotocamera può perdere parte dei dettagli, ma il rumore nei file Raw è piacevolmente basso fino a 12.800 ISO. Questo scatto è un JPEG con riduzione del rumore predefinita. 

Il rumore è ben gestito dall'X-T3 su tutta la gamma di sensibilità e rimane buono anche alle impostazioni più elevate. Solo una minima quantità di texture può essere vista in immagini scattate a basso numero di ISO, in particolar modo nei classici soggetti (ad esempio nelle aree grandi e senza dettagli come i cieli).
I file raw prodotti con l'impostazione nativa più alta di ISO 12.800 mantengono buoni dettagli e mostrano che la quantità rumore non disturba affatto, il che rende l'opzione di riduzione del rumore “0”, quella predefinita per i JPEG, leggermente pesante (sarebbe meglio settarla su -4).

L’esposizione sembra ben valutate dal sistema di misurazione dell'X-T3, con il valore predefinito che si comporta in maniera  prevedibile. L'opzione di esposizione media bilanciata nel centro sembra mantenere una buona esposizione su soggetti più luminosi mantenendo lo sfondo adeguatamente esposto.

Le uniche volte in cui è stata necessaria la compensazione dell'esposizione durante le nostre prove è stata quando si sono acquisite aree più ampie di cieli luminosi, il che costringeva la maggior parte delle fotocamere a sottoesporre, ma anche quando un soggetto particolarmente luminoso occupava solo una parte dell'inquadratura, in cui i dettagli delle luci erano a rischio. La ghiera di compensazione dell'esposizione è posto vicino alla posizione della mano sull'X-T3, per cui è facile effettuare lievi regolazioni.

L'obiettivo del kit OIS XF18-55mm f2.8-4 R LM offre prestazioni ragionevoli, ma un'ottica superiore, come la XF50-140mm R LM OIS WR utilizzata qui, mostra ciò di cui il nuovo sensore è realmente capace.

La modalità Simulazione Film di Fujifilm è ben calibrata, le immagini sono pronte per la stampa con ottimi colori direttamente dalla fotocamera, e c'è ben poco da lamentarsi da questo punto di vista.

La modalità Provia/Standard predefinita offre risultati piacevoli, mentre quella Velvia/Vivid assicura una resa cromatica più marcata, che è sopra le righe solo quando si riprendono scene con colori più saturi. 

Il sistema di bilanciamento automatico del bianco è accurato anche in condizioni naturali e le sue prestazioni in condizioni di illuminazione naturale e artificiale mista, sono sorprendentemente buone, mantenendo molto bene l'atmosfera delle scene.

È possibile elaborare immagini scattate in raw sull'X-T3 dopo averle acquisite e c'è una buona gamma di opzioni tra cui scegliere, ad esempio toning e Color Chrome. Le modifiche purtroppo non vengono applicate in tempo reale: Fujifilm dovrebbe davvero prendere esempio da aziende come Panasonic e Nikon, in questo caso. Le riprese video prodotte dall'X-T3 sono molto buone, sia che vengano acquisiti filmati 4K convenzionali sia che si utilizzi una delle opzioni slow-motion disponibili. 

Le riprese sono prive di artefatti e i dettagli rimangono piacevoli e nitidi, nel complesso. La qualità del suono non è male anche se la fotocamera capta parzialmente il rumore del vento, ma chiunque utilizzi l'X-T3 per registrazioni più ponderate utilizzerà senza dubbio un microfono esterno di qualità superiore.