Recensione Canon EOS RP

Una piccola mirrorless full frame a tutto tondo

Canon EOS RP

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Canon EOS RP: prestazioni

  • Ampio buffer in modalità Raw e JPEG 
  • La modalità di scatto silenzioso è limitata 
  • Touchscreen reattivo e buon EVF

Le capacità di scatto a raffica a 5 fps della fotocamera, probabilmente, non riuscirà a suscitare alcun entusiasmo nei fotografi d'azione, in particolare dato che questo scende a 4 fps quando si utilizza la messa a fuoco continua. Tuttavia coloro che occasionalmente hanno bisogno di ricorrere a questa funzione, saranno sorpresi dal fatto che la fotocamera possa mantenere questa velocità indeterminatamente. 

A condizione che stiate utilizzando una scheda di memoria abbastanza veloce, Canon afferma che il buffer della EOS RP consente di mantenere tale velocità per tutti i file JPEG, C-Raw o Raw standard di cui si ha bisogno e fino a 98 JPEG Raw + Large simultanei o 170 C-Raw + JPEG di grandi dimensioni.

Queste cifre si riferiscono a una scheda di memoria UHS-II da 32 GB, ma testando la fotocamera con una scheda UHS-II da 64 GB siamo stati in grado di superarli. JPEG, file C-Raw e file raw standard vengono realmente catturati alla velocità costante di 5 fps senza limitazioni, ma siamo riusciti a scattare 125 foto in Raw + JPEG simultanei senza alcun rallentamento, invece dei 98 dichiarati, seguiti dallo svuotamento del buffer che è avvenuto piuttosto velocemente, in soli sette secondi. 

Ancora più impressionanti sono stati i 213 file C-Raw + JPEG salvati sulla scheda in circa dieci secondi. Mentre la fotocamera, terminati gli scatti, ci annunciava la sua indisponibilità a eseguire operazioni per via dell’operazione di scrittura in corso, e nonostante la scritta “Occupato”, è comunque rimasta parzialmente operativa. 

Un’ottima prestazione davvero, soprattutto se si pensa che questa fotocamera non è specificamente mirata ai fotografi d'azione; tuttavia alcuni potrebbero commentare che sarebbe stato meglio che la configurazione fosse stata maggiormente bilanciata, con un buffer meno capiente compensato però da una velocità di raffica più elevata. In definitiva la prestazione di raffica non è fantastica, ma è comunque più che accettabile, poiché i 5 fps rimangono ancora perfettamente utilizzabili per i soggetti in movimento, anche quelli a velocità elevata. 

I fotografi sportivi, probabilmente, preferiranno orientarsi su modelli più performanti sotto più punti di vista.

Dato che scattare richiede l’utilizzo dell’otturatore meccanico, catturare così tante immagini in una volta può diventare un po’ rumoroso, problema secondario se si sta documentando un evento sportivo, ma che può produrre effetti negativi durante la documentazione di eventi dove è richiesto un certo garbo, pensiamo alle nozze o alle macro su soggetti dal vivo. 

Una cosa che differenzia la EOS RP da altre fotocamere mirrorless è la mancanza di un'adeguata opzione di scatto silenzioso. Una esiste, a dire il vero, ma è confinata nelle impostazioni della scena e non consente l'accesso alle impostazioni di esposizione standard. Selezionando questa modalità è possibile schiarire o scurire l'immagine su una scala mobile che regola la sensibilità, mantenendo una combinazione immutabile di apertura e velocità dell'otturatore, ma non è possibile utilizzare lo scatto a raffica, mentre rimane disponibile una modalità di messa a fuoco a scelta. 

Lo scatto silenzioso è uno dei grandi vantaggi delle fotocamere mirrorless rispetto alle reflex, ma in questo contesto è stato implementato in maniera alquanto deludente.

Il mirino non è il medesimo da 0,5 pollici e 3,69 milioni di pixel che abbiamo apprezzato sulla EOS R e, ovviamente, non ci fa rimanere sbalorditi quando portiamo la fotocamera all’occhio per la prima volta. Tuttavia, nell’utilizzo che ne abbiamo fatto durante la prova, si è sempre dimostrato perfettamente in grado di svolgere la funzione per cui è stato realizzato. 

L’EVF presente sulla Canon EOS RP ha una dimensione di 0,39 pollici e una risoluzione da 2,36 milioni di punti. Il suo ingrandimento di 0,70x può sembrare un po’ scarso, ma è sufficiente per fornire una buona visione della scena, pur essendo abbastanza piccolo da poterlo comodamente utilizzare nella sua interezza appoggiando l'occhio contro l'oculare. 

Si comporta all'incirca come previsto per un mirino di questo tipo, con una chiarezza molto buona ma non eccezionale. 

Il controllo diottrico posizionato sul lato sinistro semplifica la regolazione mentre si continua a guardarlo, in maniera inusuale rispetto a quanto avviene con altre fotocamere.

Il mirino, in ogni caso, contiene bene il rumore anche in condizioni di scarsa luminosità; l'unico vero problema è quello che interessa la maggior parte dei mirini, ossia la gamma dinamica piuttosto limitata quando si scatta in condizioni di contrasto elevato.

L'oculare dovrebbe comunque essere un po' più profondo, poiché è necessario premere l'occhio in alto contro di esso quando si scatta in piena luce e si vuole osservare la scena dall'interno.

Lo schermo LCD ha prestazioni eccellenti, è bello, chiaro e in grado di mostrare dettagli molto buoni quando si ingrandisce l’immagine. 

È molto reattivo quando viene utilizzato per selezionare il punto di messa a fuoco o le opzioni del menu Q e leggermente più lento quando si tratta di fare un doppio tocco e scorrere per sfogliare le immagini, anche se esiste la possibilità di aumentarne la sensibilità tramite le opzioni. 

Non è possibile sapere esattamente se l’immagine è ingrandita al 100% nelle impostazioni di default, ma si può selezionare questa impostazione tramite il menu riproduzione. Esiste un certa lentezza durante l’operazione di zoom con le dita per controllare i dettagli delle immagini nello schermo, ma quando vi trovate al 100% diventa comunque molto fluido spostarsi per visualizzare la foto ingrandita.

Un schermo LCD da 3 pollici con una risoluzione di 1,04 milioni di pixel è più che sufficiente a questo livello, ma è interessante notare che già da tempo, fotocamere molto più economiche offrono schermi LCD da 3,2 pollici. Non è grave, ma se la vostra precedente fotocamera rientra nel caso descritto qui sopra, è probabile che rimaniate delusi da uno schermo di qualità inferiore.

Canon EOS RP: qualità dell'immagine

  • Prestazioni generalmente ottime per la parte fotografica
  • Rolling shutter e ritaglio dei video 4K
  • Sistema di misurazione troppo sensibile

Il sistema di misurazione della fotocamera fa un ottimo lavoro nelle condizioni più equilibrate e durante la nostra prova non abbiamo avuto sorprese degne di nota. 

Tuttavia, sembra essere più sensibile della norma quando si catturano immagini con aree di cielo più grandi o quando si mette a fuoco su soggetti leggermente più scuri, sottoesposti o sovraesposti. Dato che la misurazione è solitamente collegata al punto di messa a fuoco selezionato, lo si nota generalmente quando si mette a fuoco un soggetto diverso dall'ambiente circostante, che risulta quasi sempre sovraesposto o sottoesposto, pur trattandosi di un valore molto basso che corrisponde a circa 1/2 EV.  

I colori sono molto gradevoli con le impostazioni predefinite, con la modalità Auto che opera piuttosto bene con la luce diurna, mantenendo una tonalità bilanciata in tutte le foto. L'impostazione Ambience Priority AWB, se utilizzata nelle foto di interni spesso caratterizzati da fonti luminose artificiali, può servire a mantenere credibili i colori della pelle, come abbiamo verificato.

Il rumore digitale è ben controllato fino a circa ISO 3200, peggiora notevolmente se si sale a ISO 6400 e diventa evidente a 12.800 e oltre. La fotocamera offre tre livelli di riduzione del rumore per immagini ISO elevate e l'opzione "Standard" al centro è l'impostazione predefinita. 

Il confronto dei file RAW i con quelli JPEG della fotocamera mostra che questa impostazione ha un effetto piuttosto pesante nell’eliminare i dettagli fini nelle aree più scure e moderatamente illuminate, pertanto non consigliamo di usarla, a meno che non siate disposti a sacrificare i dettagli del vostro scatto in maniera inesorabile. In caso contrario, l'elaborazione di file RAW sul PC è decisamente un'idea migliore, ma se non avete tempo di ripassare le immagini, sarà meglio limitarsi all’impostazione di rimozione del rumore più bassa. C'è anche un'ulteriore riduzione del rumore multi-frame, che combina quattro immagini in una, anche se funziona bene solo utilizzando un treppiede; va da sé che se ne state usando uno, è decisamente più conveniente impostare una sensibilità ISO più bassa per aggirare il problema del rumore nei soggetti fermi.

I file non elaborati sono abbastanza dettagliati ma necessitano dell’applicazione di una maggiore nitidezza via software per poter dare il massimo, come accade generalmente in tutte le fotocamere Canon.

Le immagini con molti dettagli minuziosi, come quelle di una struttura ripresa da lontano, possono beneficiare di un tocco di nitidezza aggiuntivo che le renda ancora più dettagliate e piacevoli all’occhio; anche quelle con soggetti naturali come i fiori, nonostante sembrino già nitide con le impostazioni predefinite, possono godere di un maggior dettaglio senza incorrere nella comparsa di artefatti sui bordi.

Nonostante le varie limitazioni nella ripresa di video 4K della fotocamera stiano a indicare che probabilmente non sarà il modello di riferimento per coloro che vogliono utilizzarla per l’acquisizione video, la fotocamera è in grado di produrre filmati piuttosto dettagliati. 

Gli effetti positivi della stabilizzazione dell'immagine sono evidenti quando si impugna la EOS RP, anche se l'effetto a tendina può essere abbastanza evidente quando si sposta la fotocamera all'interno della scena, tuttavia risulta meno evidente quando si registra limitando la qualità dell’immagine al formato Full HD.

Il fattore di ritaglio risulta fastidioso quando si utilizzano obiettivi grandangolari, mentre se si ha bisogno di una quantità di zoom aggiuntiva, può venire decisamente comodo. 

In caso contrario, sarà necessario utilizzare una lente molto ampia o distanziarsi maggiormente dal soggetto, anche se non sempre è possibile. Inoltre, il ritaglio sarà automaticamente visibile prima della registrazione, evitando così sorprese durante la fase di acquisizione Il sistema di rilevamento dei volti funziona molto bene e siamo rimasti impressionati dalla facilità con cui è riuscito a identificare il volto di un soggetto che occupava una piccola parte dell'inquadratura. L'esame delle riprese mostra che mentre la fotocamera riesce spesso a trovare il viso senza problemi, il fatto che non stia utilizzando Dual Pixel CMOS AF nella registrazione 4K significa che potrebbe effettivamente non metterlo a fuoco così rapidamente come potrebbe risultare sullo schermo; tuttavia EOS RP, una volta messo a fuoco il soggetto, riesce sempre a mantenerlo piuttosto bene.

La qualità audio registrata dai microfoni stereo integrati nella fotocamera risulta essere molto buona, ma l’audio rimane piuttosto suscettibile a elementi di disturbo, come la presenza del vento o altro, in particolare se si registra all’aperto. Naturalmente, chiunque abbia mai realizzato video professionali saprà benissimo che è necessario, in tal caso, utilizzare un microfono esterno con le dovute protezioni.