Recensione Bayonetta 3

Commutatrice

Bayonetta 3
(Image: © Nintendo)

TechRadar Verdetto

Combattimenti estremamente soddisfacenti, tonnellate di armi e combo, miriadi di oggetti da collezionare e un sistema di classifiche solido ma equo rendono Bayonetta 3 altamente rigiocabile. Purtroppo, Nintendo Switch, con il suo hardware ormai superato fatica, a tenere il passo del software e spesso eclissa la brillantezza del gioco in alcuni dei suoi momenti più ambiziosi.

Pro

  • +

    Il sistema di combattimento crea assuefazione

  • +

    Cut-scene che lasciano a bocca aperta

  • +

    La nuova meccanica di Mimesi Demoniaca è avvincente

Contro

  • -

    Il sistema di combattimento crea assuefazione

  • -

    Caricamenti lunghi

  • -

    Texture di bassa qualità in alcune occasioni

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 Bayonetta 3 è uno straordinario ritorno alle origini per Platinum Games. Le sue sequenze d'azione e i suoi combattimenti non fanno una piega. Ogni arma acquisita porta con sé un elenco di combo più lungo di quelle iconiche e divertenti pergamene dei cartoni animati Looney Tunes. E destreggiarsi tra i nemici, sia piccoli che colossali, con queste stringhe di attacchi concatenati, è veramente coinvolgente.

A parte le polemiche sul doppiaggio, Bayonetta rimane la stessa amata strega che va in missione per uccidere entità divine, scenario che l’ha resa un’icona pop più di dieci anni fa. Che si tratti di una compiaciuta calma sulla scia di una catastrofe che distrugge la città, o di una lotta contro i demoni per sottometterli, Bayonetta è una stella brillante in un'ambientazione davvero scadente.

Stregalo

Bayonetta 3

(Image credit: Nintendo)

 

Nel tentativo di distruggere un nemico che esegue balzi dimensionali, l'umanoide Homunculi, dovrete attraversare portali che collegano vari mondi. Sì, si tratta di una trama multiverso, ma prima di iniziare a storcere il naso sappiate che Platinum usa questo sistema per offrire in sequenza rapida una serie di ambientazioni incredibilmente belle. 

Perché preoccuparsi di viaggiare da una località all'altra e lasciare che i paesaggi mutino in modo graduale quando si può semplicemente aprire un portale, proiettare il giocatore in una versione completamente distrutta di Tokyo in un momento, e poi lasciarlo cadere in un'isola incantevole e fiabesca il momento successivo? Ne risulta una campagna ricca di inventiva, con momenti importanti come una missione che culmina in una battaglia 1v1 tra entità demoniache di dimensioni simili ai leggendari Kaijū, i mostri dell’immaginario nipponico resi celebri dai film di Godzilla..

La storia è fortunatamente più lineare rispetto a quella spesso contorta dei primi due capitoli della serie. Questo non significa che lo schema consolidato non abbia alcun ruolo in Bayonetta 3, ma chi si dovesse approcciare alla saga da quest’ultimo capitolo non deve preoccuparsi: non si perderà alcun dettaglio cruciale. Al di là di qualche flashback o riferimento alla storia degli episodi precedenti, Bayonetta 3 è estremamente accessibile per i nuovi giocatori. 

Il concetto di multiverso brilla particolarmente, poiché la nostra strega si imbatte in "altre" versioni di sé stessa che risultano divertenti e stravaganti, dalle quali spesso acquisisce nuove armi e abilità. La vecchia guardia è ancora rappresentata da personaggi come Jeanne, l'ex rivale della strega, diventata la sua più intima compagna, e Rodin, il mercante del mondo sotterraneo dalla parlantina fluida. 

Il nuovo personaggio più importante, Viola, armata di katana, è quello che mette in moto gli eventi del gioco introducendo Bayonetta all'esistenza del multiverso. Aggiunge una frizzante spolverata di stile punk degli anni 2000 mischiato a Vergil di Devil May Cry. E ha un enorme gatto demoniaco da compagnia che guida un monociclo, quindi kudos per gli sviluppatori.

Stile Platinum

Bayonetta 3 Umbra dragon

(Image credit: Platinum Games)

Bayonetta 3 è un gioco impegnativo, anche a difficoltà Normale, e vi punirà se non darete importanza sufficiente a difesa e schivate. Questa meccanica punitiva vi incoraggia ad alternare le vostre tecniche con combo e armi diverse, ma la vostra ricompensa è costituita dalle roboanti ambientazioni che popolano la campagna. Mi è capitato di avere voglia di andare avanti semplicemente per vedere cosa mi avrebbe riservato Platinum.

Per fortuna, l'evasione è qualcosa a cui vorrete dedicarvi in modo attivo. Come nei giochi precedenti, una schivata all'ultimo momento attiverà l'iconica manovra Witch Time di Bayonetta, una sorta di bullet time che rallenta il tempo per tutto e tutti tranne che per lei. In questo modo si ottengono alcuni preziosi secondi per infierire sui nemici con le combo più potenti, mentre questi si dimenano impotenti nel tempo dilatato.

Bayonetta, però, non si limita a eseguire salti mortali e capriole. Le sue armi e i suoi demoni sono le vere star dello show nel combattere contro l’Homunculus. La sua mossa standard, Colour My World, utilizza pugni, calci e le sue quattro pistole montate sugli arti - due nelle mani e due negli stivali. E questo è un ottimo modo per avvicinare i principianti ai combattimenti emozionanti, dinamici e intensi di Bayonetta 3.

La nuova abilità Mimesi Demoniaca rappresenta forse l’apice delle abilità di combattimento di Bayonetta.

Tuttavia, il repertorio della strega non tarda ad ampliarsi. Le prime armi, come il G-Pillar, simile a un bazooka, e l'infernale Ignis Araneae Yo-Yo, giocattolo  in stile Fisher-Price, completano gli archetipi "forte ma lento" e "debole ma veloce". Ma in realtà impattano molto di più, arrivando persino a cambiare il proiettile di Bayonetta, il funzionamento del suo salto e le forme demoniache in cui può trasformarsi per attraversare la città.

Il pilastro G, ad esempio, può essere caricato lanciando Bayonetta a grandi distanze sparando il suo proiettile all'indietro, e spingendola quindi in avanti per effetto del rinculo. Sono dettagli come questo che mi hanno fatto sentire gratificato per aver sperimentato tutte le varie armi.

Poi c'è l'abilità Mimesi Demoniaca, una novità introdotta per la prima volta con Bayonetta 3, abilità che va a chiudere il cerchio delle capacità balistiche della carismatica strega. Tenendo premuto ZL, Bayonetta è in grado di evocare un demone. Sebbene durante l’evocazione Bayonetta sia immobile, i demoni sono in grado di attirare l’attenzione dei nemici e infliggere gravi danni all’occorrenza. 

E se siete particolarmente bravi nel gioco, potete iniziare a intrecciare gli attacchi di questi demoni, come il morso di Gomorra o il bacio stordente di Madama Butterfly, mischiando questi micidiali colpi con le combo di Bayonetta. È una fantastica meccanica di rischio e ricompensa che aggiunge ancora più opzioni e varietà al combattimento.

Switch Pro quando?

Bayonetta su un treno

(Image credit: Nintendo)

Bayonetta 3 è uno dei giochi tecnicamente più ambiziosi per Nintendo Switch. Quasi ogni scena ha un momento di stupore, sia che si tratti di una battaglia con un boss incredibilmente sgargiante o di un'ambientazione che fa girare la testa e che fa volare gli edifici. È un gioco splendido da vedere, ma purtroppo l'ambizione di Bayonetta 3 ha un costo difficile da sostenere.

Ho notato che il Nintendo Switch finiva in ginocchio di fronte alle esose pretese di Bayonetta 3, come se fosse sottoposto a uno dei sadici attacchi di tortura della strega. Platinum punta ai 60 fps come ha fatto con i giochi precedenti, ma anche nei momenti più tranquilli la console fa più fatica a mantenere un frame rate fluido. 

Gli ambienti sono molto più movimentati, gli effetti particellari abbondano e i nemici (e le loro animazioni) sono più grandi e dettagliati che mai. Il vecchio hardware della Switch non riesce a tenere il passo.

Bayonetta 3 è perfettamente giocabile e non scende mai al di sotto dei 30 fps, ma l’inconsistenza del frame rate è molto più frequente che mai rispetto ai suoi predecessori. Non vorrei che Platinum avesse realizzato un gioco sottodimensionato e funzionale ai limiti hardware della console, ma Bayonetta 3 è un chiaro segnale che abbiamo bisogno di un Nintendo Switch Pro, o forse di Switch 2.

Bayonetta 3 è il miglior sequel che potessi sperare. Forse in futuro Platinum riuscirà a ottimizzare il gioco per renderlo più fluido, ma nonostante queste imperfezioni tecniche, questo nuovo capitolo della serie non è mai prevedibile o noioso nelle 15-20 ore di gioco dense d’azione e di adrenalina che offre ai giocatori.

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