TechRadar Verdetto
Da dove cominciare? Una struttura solida, un'ottima maneggevolezza, un autofocus veloce, una raffica generosa, video in 4K fantastici, una buona stabilizzazione dell'immagine... Certo, forse non è abbastanza per giustificare un sovrapprezzo così elevato rispetto alla E-M1 Mark II o ad altri modelli concorrenti, ma la E-M1X è comunque una fotocamera estremamente piacevole da usare.
Pro
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Maneggevolezza eccellente in ogni situazione
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Autofocus rapido
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Touchscreen estremamente reattivo
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La stabilizzazione dell'immagine funziona in modo eccellente
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Ottimi video 4K
Contro
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Il mirino può essere poco chiaro in condizioni di scarsa illuminazione.
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Il rumore compare all'inizio della gamma ISO
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Sistema di menù ancora un po' scomodo
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Il tracking AF può perdere facilmente il soggetto
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L'anno appena trascorso ha visto un enorme sconvolgimento nel settore della fotografia, con il lancio di nuovi sistemi da parte dei maggiori produttori e un buon numero di ottiche dedicate alle mirrorless. Ma l'ultima OM-D E-M1X di Olympus ha un carattere più familiare, riprendendo il formato OM-D dell'azienda e migliorando nelle aree chiave.
In effetti, Olympus sembra rivolgersi a molte tipologie di fotografi con questo modello. Da un lato, la ripresa rapida a raffica, l'autofocus ibrido a rilevamento di fase a contrasto e le nuove opzioni di autofocus basate sull'apprendimento profondo per i soggetti in movimento dimostrano che la E-M1X è destinata a coloro che sono attratti da fotocamere come la Nikon D5, la Canon EOS-1DX Mark II e la Sony A9.
Tuttavia, grazie a una stabilizzazione dell'immagine ancora più raffinata rispetto al passato e alle impostazioni di acquisizione ad alta risoluzione, è chiaramente un'opzione valida anche per chi fotografa paesaggi con l’ausilio di un treppiede e per chi fa scatti a mano libera in condizioni di scarsa illuminazione. Ma in che misura è in grado di soddisfare tutti?
Olympus OM-D E-M1X: caratteristiche
- Sensore Live MOS da 20,3 MP in formato Quattro Terzi
- Stabilizzazione dell'immagine a 5 assi (fino a 7,5 stop)
- Modalità di scatto ad alta risoluzione da 50/80MP
La OM-D E-M1X è chiaramente la fotocamera più avanzata che Olympus abbia prodotto fino ad oggi e la scheda tecnica dimostra che può giocarsela con le concorrenti dirette di casa Nikon, Sony e Canon.
A differenza dei modelli della concorrenza, la fotocamera è dotata di un sensore Live MOS Quattro Terzi da 20,4 MP, significativamente più piccolo di quelli full-frame e leggermente più piccolo di quelli APS-C. L'attenzione per le riprese sportive e d'azione significa che la risoluzione non è chiaramente la priorità, anche se sarà interessante vedere quanto a lungo resisterà la barriera dei 20 MP per i sensori di questo tipo (del resto anche la Canon EOS R6 MKI ha un sensore da 20MP)..
Tuttavia, se avete bisogno di catturare maggiore risoluzione, Olympus vi assiste. La modalità di scatto ad alta risoluzione funziona secondo il principio ormai noto di catturare una serie di immagini in rapida successione prima di fonderle insieme per creare un unico file composito. In questo caso, si ottiene un massimo di 50 MP quando si acquisiscono file JPEG (è disponibile anche un'opzione più piccola da 25 MP) o raw in modalità manuale, e 80 MP (10.400 × 7.792) quando si scattano fotogrammi raw in modalità treppiede. È possibile acquisire file raw e JPEG contemporaneamente, e si ottengono sia i file raw non elaborati che il composito quando si acquisiscono i file raw.
In questo modo si aggira la limitazione di 20MP del sensore e i file da 50MP/80MP saranno quasi certamente sufficienti quando 20MP non bastano. Coloro che pensano di utilizzare questa modalità con una certa frequenza potrebbero essere interessati a sapere che la Panasonic S1R fa qualcosa di simile, ma a 187MP - anche se chi ha bisogno di una tale dimensione di file avrà probabilmente ben altro tipo di esigenze.
La OM-D E-M1 II aveva già un ottimo sistema di stabilizzazione dell'immagine a cinque assi integrato nella fotocamera, e quello della E-M1X sembra essere ancora migliore. Mentre la E-M1 Mark II offriva una correzione massima di 6,5EV stop quando si utilizzava l'obiettivo M.ZUIKO Digital ED 12-100mm 1:4.0 IS PRO, il sistema della nuova fotocamera aggiunge un ulteriore stop per arrivare a 7,5 stop con lo stesso obiettivo. Olympus promette 7EV stop con l'M.Zuiko Digital ED 12-40mm f/2.8 PRO, anche se il sistema funzionerà anche con tutti gli altri obiettivi Olympus, seppur non nella stessa misura.
Sensore: 20,4 MP Quattro Terzi Live MOS
Attacco obiettivo: Attacco Micro Quattro Terzi
Schermo: Touchscreen da 3 pollici con angolazione variabile, 1.037.000 punti
EVF 2,36 milioni di punti
Scatti a raffica: 15 fps (fino a 60 fps)
Autofocus: 121 punti AF (tutti a croce)
Video: 4K (DCI e UHD)
Connettività: Bluetooth e Wi-Fi
Durata della batteria: 870 scatti
Peso: 997 g con batteria e scheda di memoria
Quando la priorità non è più la risoluzione ma diventa la velocità, la OM-D E-M1X scatta tranquillamente a 15 fps con l'otturatore meccanico (con messa a fuoco, esposizione e bilanciamento del bianco bloccati al primo fotogramma) e a 18 fps con autofocus e autoesposizione quando si utilizza l’otturatore elettronico in modalità Silent; se si rinuncia ad autofocus e autoesposizione, si può arrivare a 60 fps con l'otturatore elettronico. La modalità Pro Capture, già vista in precedenza, scatta anche 35 fotogrammi prima di premere il pulsante di scatto, l'ideale se c'è un momento critico che non si può perdere.
Come per alcune reflex digitali di livello professionale, tutto questo è possibile grazie alla presenza di due motori di elaborazione. In questo caso, si tratta dei più recenti motori TruePic VIII, che consentono anche di registrare video 4K sia in formato DCI che UHD, rispettivamente a un massimo di 24fps e 30fps. Per l'acquisizione viene utilizzata l'intera larghezza del sensore, il che significa che non ci sono fattori di ritaglio di cui preoccuparsi, a parte quelli per soddisfare il rapporto d'aspetto del filmato registrato. Inoltre, è anche possibile registrare fino a 120 fps in Full HD, se necessario.
A questo si aggiunge una serie di ulteriori opzioni per soddisfare gli amanti dei video, dalle porte da 3,5 mm per microfoni e cuffie alla stabilizzazione dell'immagine da parte del sensore per aiutare a stabilizzare le riprese, oltre al time code e alla nuova curva gamma OM-Log400. I filmati possono anche essere trasmessi attraverso la porta micro HDMI in formato 4:2:2 a 8 bit.
Accanto alle porte audio e micro HDMI è presente una porta USB 3.0 Type-C, che è possibile utilizzare per caricare le due batterie mentre sono nella fotocamera. Con la presenza di due batterie BLH-1 anziché una sola come quella della OM-D E-M1 II, non sorprende che l’autonomia sia quasi doppia rispetto a quella della E-M1 II, con 780 fotogrammi (fonte dati:CIPA); Olympus sostiene che se si attiva la modalità Quick Sleep si possono ottenere circa 2.580 fotogrammi con una sola carica delle due batterie, il che è davvero notevole.
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