Linux continua a crescere, ormai manca poco a un traguardo storico
I nuovi dati di utilizzo sono positivi per chi cerca una solida alternativa a Windows
Dopo che l'incidente di Crowdstrike ha messo in luce il dominio assoluto di Windows nelle aziende alla fine di luglio 2024, gli utenti potrebbero essere sollevati dall'apprendere che Linux, perennemente in ascesa, potrebbe essere in procinto di raggiungere il 5% della quota di mercato entro il 2025.
Mentre i nuovi dati di StatCounter, che forniscono dati per il luglio 2024, mostrano che Windows è ancora il favorito con una quota di mercato del 72%, Linux ha raggiunto una quota di mercato del 4,5%.
Questa potrebbe essere una notizia gradita per tutti coloro che non fanno parte dell'ecosistema Apple o che vogliono uscirne, o che sono scontenti degli interminabili tentativi di Microsoft di trasformare Windows in un servizio.
Linux e la vostra piccola impresa
Come il nostro sito gemello Tom's Hardware ha spiegato, l'ascesa di Linux non è stata facile. Sebbene abbia raggiunto il 4% alla fine di febbraio 2024, è poi tornato indietro a una quota del 3,9% in aprile e maggio. Quest'ultimo risultato, tuttavia, dimostra che i progressi si susseguono rapidamente e, se l'attuale traiettoria della quota di mercato del sistema operativo alternativo si mantiene, raggiungerà il 5% entro febbraio 2025.
Windows e MacOS sono nomi onnipresenti nello spazio dei sistemi operativi e Crowdstrike ha dimostrato, nel caso del primo, che molte aziende puntano anche sul riconoscimento del marchio e, cosa più pertinente, sull'interoperabilità con i sistemi client Windows esistenti.
Tuttavia, Linux offre diversi vantaggi rispetto a questi, che sono rilevanti per un ambiente aziendale di piccole dimensioni, se si è in grado di convincere il proprio sysadmin a riconoscerne l'esistenza. Il primo e più importante è il prezzo: la stragrande maggioranza delle distribuzioni di (tra cui Ubuntu, Linux Mint e Zorin OS) sono gratuite o offrono versioni a prezzi modesti con strumenti di produttività aggiuntivi.
Ciò contribuirà a spingere l'abbonamento in futuro, ma per il momento un fattore chiave dell'immediata ascesa di Linux è rappresentato dalle distribuzioni popolari che puntano molto su funzionalità e interfacce grafiche (GUI) non solo intuitive, ma che assomigliano in modo evidente ai suoi competitor.
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Ubuntu, il sistema operativo utilizzato da chi scrive, combina una barra delle applicazioni simile a quella di Windows con il "Launchpad" di MacOS per le applicazioni, oltre a un "app store" che serve applicazioni cross-distro ("flatpak") dalla popolare piattaforma di distribuzione di applicazioni Flathub. L'utente o l'impiegato medio può cavarsela senza mai toccare la riga di comando, e questo accade ormai da una manciata di anni.
In realtà, anche il 5% di quota di mercato non infrangerà alcun record o aspettativa, ma non c'è da stupirsi che Linux stia vivendo il suo momento, quando i suoi concorrenti sembrano impegnati nella filosofia del "giardino recintato". Se non siete convinti, considerate le app della Universal Windows Platform (UWP), la crescente dipendenza dagli account Microsoft per la creazione di Windows e Apple dall'inizio del tempo registrato, il 2007.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.